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Configni

Piccolo comune laziale in provincia di Rieti con circa settecentodieci abitanti, ha una superficie di 22,7 chilometri quadrati per una densità abitativa di 31,06 abitanti per chilometro quadrato. Sorge a 549 metri sopra il livello del mare. Il comune è ai confini con l'Umbria.

Storia

Tutti gli altri eventi storici si collegano alle vicende politiche della città suddetta che comunque coinvolsero Configni. Nel 1224 Federico II pose assedio a Narni e respinto più volte ne saccheggiò torre e castelli. Il 27 Gennaio del 1277 nella loggia del palazzo comunale di Narni, gli uomini del castello di Configni rinnovarono il loro giuramento di fedeltà e di vassallaggio al comune narnense. In 1229 nasceva una contesa tra Narni e Rieti per questioni di confine; soltanto la “tregua di Dio” che papa Bonifacio VIII aveva proclamato in tutt’Italia, onde rendere sicuro il cammino dei pellegrini che si recavano a Roma per il 1° Giubileo, evitò in questi luoghi un’aspra battaglia. Nel 1352 le terre di Narni e Terni si donarono interamente al cardinale Albornoz, inviato da Innocenzo IV da Avignone in Italia a difesa degli stati ecclesiastici. Nel 1401 Papa Bonifacio IX scorporò dal contado di Narni Configni e ne nominò signore il fratello Andrea Tomacelli che lo detenne per non molto tempo. Il 4 Dicembre del 1411 Papa Giovanni XXIII concesse in feudo a Francesco Orsini, i castelli di Configni e di Lugnola in cambio di un censo annuo. Alla morte di Francesco Orsini, i due castelli furono ereditati dall'Arcivescovo di Tarano Marino e dai suoi fratelli, mentre il censo fu convertito in 8 fiorini di Camera. Per breve tempo dal 1603 al 1609, Configni entrò in possesso di Paolo Emilio Cesi, Marchese di Riano, per tornare nel 1609 sotto il dominio di Giovanni Antonio Orsini, Conte di Nerola, Duca di San Gemini e Principe di Scandriglia. Agli inizi del '700 passò sotto il Governo di Spoleto, per tornare poi sotto il Governo distrettuale di Poggio Mirteto nel 1817, governatorato di Calvi, con una popolazione, inzieme a Lugnola, di 551 abitanti. Con l’invasione francese lo Stato Pontificio veniva unito all’Impero Francese e diviso in dipartimenti; quello del Tevere comprendeva sei circondari tra cui Rieti, il quale a sua volta era diviso in nove cantoni e Configni faceva parte di quello di Torri. Il Governatorato di Calvi fu successivamente riorganizzato e al suo posto fu Magliano a divenire sede di Governo nel 1847. Nel 1870, allorché le truppe presero le mosse da Terni per avanzare su Roma, il territorio di Configni fu zona di operazione del 21° battaglione bersaglieri comandato dal maggiore Gela. Questa unità faceva parte della II divisione che agli ordini del luogotenente generale Cosenza, operò direttamente alla presa di Porta Pia il 20 settembre. Nel 1927 venne costituita la provincia di Rieti e Configni fu assoggettata ad essa. Ancora oggi il paese fa parte della Diocesi di Terni - Narni.

Da vedere

Chiesa di Santa Maria Assunta - edificio di stile tardo barocco a navata unica, al cui interno sono presenti in entrambe le pareti dipinti e affreschi di buona fattura; tra le opere d’arte presenti, spicca per motivi storici e artistici il ligneo altare maggiore. Si vuole che l’altare provenga dalla chiesa romana di S. Gregorio Magno, dove sarebbe stato demolito nel corso dei lavori di ammodernamento. Gli Orsini, in quel periodo signori di Configni, ne vollero il trasferimento nella parrocchiale di Configni.

Il castello di Configni - fu feudo probabilmente nel X Sec., in un sito di confine come attesta lo stesso toponimo tra il Comitato di Sabina e quello di Narni, nel quale era incluso. La prima notizia che lo riguarda compare nel 1207 quando Susanna, figlia di Landolfo, con il consenso del marito Attone, lo donò a Farfa. Nella seconda metà del VII Sec., Configni era soggetto allo Stato della Chiesa e doveva corrispondere come censo annuo 50 soldi, più altri 6 da versare ai collettori. Agli inizi del 200 il Castello si era sottomesso al Comune di Narni.

Chiesa della Madonna - della neve con all’interno tela del martirio di S.Sebastiano ed un’altra tela che sovrasta l’altare, dedicata alla Madonna col bambino.

Chiesa di S.Cassiano - in località di Lugnola con all’interno due dipinti del secolo XV.

Come arrivare

In auto: da Roma si prende l’autostrada sole e si esce a Soratte - Ponzano.

In treno: stazione più vicina: Terni.

Tipologie