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Cottanello

Cottanello è un comune di circa 570 abitanti che si trova nel Lazio, in provincia di Rieti, ha una superficie di 36,5 chilometri quadrati per una densità abitativa di 15,67 abitanti per chilometro quadrato. Sorge a 551 metri sopra il livello del mare. Posto nel cuore della Sabina, Cottanello si trova al centro si un anfiteatro di monti e boschi, che donano al borgo un fascino d'altri tempi. L'economia di Cottanello è quella tipicamente montana, legata soprattutto all'agricoltura ed all'allevamento.

Storia

Le origini del borgo sono antiche e vengono fatte risalire al periodo della dominazione romana della Sabina. Superata la Casa Cantoniera, la strada inizia a discendere immergendosi nella fitta macchia di querce e castagni. Dopo pochi chilometri il paesaggio muta e compare l'argento degli ulivi sabini, qualche tornante ancora ed ecco, sul cucuzzolo di una collina tondeggiante, l'abitato che prende il nome della famiglia di Lucio Aurelio Cotta, capitano romano forse originario di questa zona. Secondo la tradizione il Santo Vescovo di Taranto pare si rifugiasse in questo luogo alla ricerca di solitudine. Del vocabolo Cottanello si ha notizia dal 1207 quando Susanna, figlia di Landolfo e Tassia, discendente degli Arimanni longobardi, dona all'Abbazia di Farfa "Cottanella e le sue pertinenze". Nel maggio 1495 i soldati di Cottanello assalirono la Rocca uccidendo il castellano. Era la guerra. I reatini alleati con i Savelli posero l'assedio a Cottanello. Contro i ribelli cottanellesi, guidati da Orso Orsini, anche il duca di Urbino mosse guerra. Un trattato di pace nel 1498 prevedeva per i reatini il possesso della rocca e per i cottanellesi l'usufrutto perpetuo della montagna di Monte Calvo con l'obbligo di cedere un quinto del raccolto. Nel 1527 soldati reduci dal Sacco di Roma tentarono di assalire il castello, ma furono messi in fuga. Le cose andarono diversamente nel 1799, quando i francesi assalirono, saccheggiarono e incendiarono il paese che si era mostrato fedele alla Chiesa ed aveva osteggiato le idee rivoluzionarie e la Repubblica Romana, capo riconosciuto del partito filo - papale fu il parroco don Andrea Tiburzi. Un affresco databile tra la seconda metà del sec.XII e il principio del XIII, riproduce il Redentore crocifisso e benedicente seduto in seggio tra gli Apostoli con la palma sinistra aperta, alla maniera greca, gli Apostoli a destra e a sinistra del trono hanno manti rosei e sono disposti in due file, ciascuna di tre, sotto gli apostoli di destra si trovano due belve, sotto il seggio del Redentore e sotto gli apostoli di sinistra si allineano sei Sante Donne, precedute dall'Offerente che si presenta supplice al Redentore. Un tau posto sulla tunica di Cristo sembrerebbe testimoniare la presenza di San Francesco nel romitorio.

Da vedere

Villa di Collesecco - importante esempio di "domus romana" nella Sabina è costituita dalla Villa di Collesecco, appartenuta alla famiglia romana degli "Aurelii Cottae", da cui deriva il toponimo di Cottanello. La porzione di villa visibile ha un'estensione di circa 700 mq., ed è ad oggi indagata per circa un terzo. La villa rientra nella tipologia della domus con "atrio e peristilio", l'impianto termale ed altri ambienti come il "tablinum, il triclinium, cubicola" perfettamente conservati ed iI "cripto - portico" lungo 37 mt.

Eremo di S. Cataldo - il caratteristico Eremo di San Cataldo è una perla incastonata nella roccia che da oltre un millennio protegge la piccola comunità di Cottanello. All'interno la piccola cappellina, custodisce affreschi di particolare bellezza, come il millenario dipinto del Redentore, datato IX° - X° secolo, ed altri bellissimi affreschi quattrocenteschi, raffiguranti Madonne con Bambino e Santi Vescovi.

Centro Storico - ha mantenuto intatta nel tempo la sua caratteristica struttura architettonica, si notano infatti numerosi fregi a testimonianza della dominazione della famiglia Orsini, padroni di Cottanello per tanti secoli.

Chiesa S. Maria dei Casali - ubicata nella contrada denominata Collelungo, è sicuramente la chiesa più antica di Cottanello, e sorge sui resti di un tempio pagano. In un atto conservato nell’archivio capitolare di Rieti, datato 1233, si citano il donatore Defendi di Configni e i signori di Labro che ricevono per donazione terre e diritti. Tra questi diritti figura il giurispatronato sulla chiesa. Questa chiesa fu molto importante anche nei secoli successivi, infatti, nel tempo della visita episcopale del Vescovo Pietro Ispano, essa era abitata dall’arciprete e da otto canonici. Era chiesa con sede dell’arcipretura fino al 1610, trasferita poi nella parrocchia di S. Andrea, e sotto di se dipendevano tutte le altre chiese di Cottanello, Castiglione e Monte Calvo. Fu formata, nella seconda metà del XVI secolo, la Venerabile Compagnia di Santa Maria dei Casali, filiazione della più antica ed importante Confraternita del Santissimo Sacramento, per mantenere il ricordo di quell’evento prodigioso che, secondo la tradizione popolare, salvò Cottanello da una terribile sorte, per onorarne l’artefice e per celebrare gli anniversari con cerimonie religiose ed atti di carità.

Castiglione - è un borgo medievale abbandonato in quanto tutti i suoi abitanti alla fine della IIa guerra mondiale scesero a valle nel nuovo abitato oggi frazione di Cottanello, lasciando il piccolo borgo nel più completo degrado e malinconico decadimento. Nel medioevo Castiglione era chiamato molto probabilmente Castel Leone, perché, come afferma Carlo Bartolomeo Piazza nel 1703, possesso della Famiglia dei Pier Leoni, era un castello, saldamente fortificato con alte mura di cui oggi purtroppo non se ne vede traccia. Attualmente intorno ai ruderi del paese troviamo alcuni casali in pietra gradevolmente ricostruiti mantenendo l’atmosfera storica del pittoresco borgo.

Chiesa di S. Andrea - se ne hanno notizie dal 1283, prima che venisse distrutta dall’incendio ad opera delle truppe francesi nel marzo del 1799. Nella chiesa, sopra l’orchestra e il portone d’ingresso una lapide ricorda il drammatico evento e l’anno della ricostruzione, iniziata nel 1809 e ultimata nel 1810. Del vecchio edificio restano l’ingresso secondario su via Cavour e tracce di un finestrone romanico nell’interno del campanile. Il Cardinale Corsini nel volume della sua opera dedicato a Cottanello, documenta l’esistenza di epigrafi funerarie incise sul pavimento, come le tombe di famiglia quali: la famiglia Lalli, dei Stoppini, dei Ceccani, degli Antonelli, dei Volpi, dei De Cesaris e dei Serpaoli.

Chiesa di S. Luigi - era utilizzata come oratorio della Ven. Confraternita del S. Sacramento, ricavato nella torre che stava a difesa della “porta reatina” e del relativo ponte levatoio. Nel piano sottostante vi era la tomba, dove, fino al 1794, venivano seppelliti i forestieri.

Chiesa S. Maria Colafonte - è ubicata nella contrada denominata Madonna di Colle della Fonte;non si hanno notizie sull’epoca della sua costruzione; sorge probabilmente sui resti di un tempio pagano e nei pressi della sorgente che alimentava la villa dei Cotta a Collesecco. Nel suo sottosuolo vi era la tomba nella quale venivano seppelliti i forestieri morti nella zona limitrofa.

Come arrivare

In auto: per raggiungere Cottanello si lascia Rieti imboccando la Via Tancia da Porta Romana, raggiunto Contigliano dopo circa dieci chilometri si prende la strada per Fonte Cerro, si sale dominando la piana reatina con il massiccio del Terminillo sullo sfondo.

Tipologie