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Fiamignano

E un comune montano in provincia di Rieti con circa 1.569 abitanti, ha una superficie di 100,9 chilometri quadrati per una densità abitativa di 15,89 abitanti per chilometro quadrato. Sorge a 988 metri sopra il livello del mare. Il comune è ai confini con l'Abruzzo.

Storia

La storia del territorio nonostante la povertà della regione, collocata fra impervie montagne e da sempre configurantesi con insediamenti umani frazionati, è stata ricca e varia. L'ubicazione delle quali è attestata da molteplici ritrovamenti archeologici, reperti archeologici posteriori sono stati di recente individuati nei pressi di Corvaro e attestano un antichissimo popolamento del territorio. Ma quali che furono le vicende equicole dell'antichità il Cicolano attuale affonda le sue origini umane e sociali nel Medioevo. Nei secoli XVII e XVIII il Cicolano conobbe uno sviluppo demografico notevole che portò l'espansione dei centri maggiori come Petrella, Fiamignano e Borgocollefegato e in misura minore Borgo S.Pietro. Il Secolo XIX, che per il Cicolano come per tutto il Regno si apre con la fine del Feudalesimo è denso di avvenimenti: adesione all'Unità d'Italia, fenomeno del Brigantaggio. Il racconto dei briganti è vivo ancora oggi nella memoria popolare posseduta da anziani narratori. La popolazione è costituita quasi esclusivamente da anziani, le nascite stanno purtroppo diventando un evento raro. Se non si verificheranno eventi che faranno invertire la tendenza al calo demografico l'intero territorio e destinato a diventare, nel giro di qualche decennio, completamente disabitato. Le principali rotte di emigrazione che prima erano orientate verso la Svizzera e la Germania, si sono successivamente spostate verso Roma e poi verso Rieti, richiamate dal suo nascente nucleo industriale. Una particolare forma di emigrazione è stata, per lunghissimi anni, quella stagionale verso la Sardegna. Molti uomini, reclutati dai caporali , si trasferivano in dicembre presso i caseifici della Sardegna, per tornare a casa non prima di giugno. Questi casari erano diventati così esperti che, ad un certo punto, erano richiestissimi e mandavano avanti molti dei caseifici sardi. La gente di questa valle è sempre stata avvezza agli spostamenti, chi non si trasferiva definitivamente fuori dalla sua terra lo faceva nella sua terra. Nel 1915 un terremoto cancellò gran parte del territorio di S.Anatolia di Borgorose, Oiano e Petrella Salto. Alcuni centri come Collefegato scompaiono del tutto, altri furono ricostruiti cambiando totalmente fisionomia. Nel 1927 il Cicolano entrò a far parte della nuova Provincia di Rieti, poi venne la guerra e il fascismo accettato supinamente dagli abitanti della zona. In 1940 la costruzione dell'invaso idroelettrico del Salto sommerse i paesi di S.Ippolito, Fiumata, Teglieto e Borgo S.Pietro, ricostruiti più a monte.  Molti paesi sono ormai spopolati e ridotti a centri della Domenica, il loro turismo non riesce a decollare, mentre la recente costruzione della strada a scorrimento veloce Rieti -Torano, se da una parte ha contribuito a migliorare le condizioni di vita della zona, non pare riesca a farla risorgere. In quest'ultimo secolo si sono registrate le seguenti dinamiche demografiche: tra il 1901 ed il 1951 la popolazione ha subito un incremento del 10%, la situazione si è nettamente ribaltata tra il 1951 ed il 1961 quando si è registrato un decremento del 10%.

Da vedere

Chiesa parrocchiale dei santi Sebastiano e Fabiano - conserva un ciborio ligneo settecentesco, i resti del Convento dei Cappuccini, del Castello medievale.

La Chiesetta Alpina - si trova ai piedi del Montre tra le Serre, a 15 minuti di auto dal paese di Fiamignano; raggiunto il valico di S. Angelo, da cui è possibile ammirare sia la vallata dell'Aquilente che la Valle del Salto, ci si inoltra nel fitto boschetto di pini fino a raggiungere la chiesetta.

Pian di Rascino - altopiano situato tra gli Appennini. In questa enorme distesa vengono praticate la coltivazione della lenticchie, delle patate, del grano e delle cicerchie. Rappresenta inoltre un ottimo pascole per i numerosi greggi di pecore e le mandrie di bovini, pascolanti allo stato brado. Zona ideale per un passeggiata a piedi o a cavallo, a questa altitudine basta poco per abbronzarsi; nel cuore della pianura, il rifugio dell'Uscertu offre ristoro con pizza, panini, birra e buon vino. L'altopiano di Rascino è inoltre famoso per la presenza di laghetti perenni, che offrono la possibilità di pesca, specialmente al luccio; nel periodo estivo questi rappresentano la naturale riserva d'acqua per il bestiame al pascolo. Nel periodo invernale, l'altopiano si trasforma in un immensa distesa bianca; i laghi si ricoprono di uno strato di giaccio ed in questo panorama lunare è possibile praticare lo sci di fondo, sia su piste battute che in pieno stile escursionistico. In questo periodo viene organizzata una competizione alla quale hanno spesso preso parte nomi di spicco nel campo.

Come arrivare

In auto: prendere la superstrada per Rieti uscendo a Gamagna. Seguire le indicazioni per Fiamignano attraversando i piccolissimi centri di S.Salvatore, Colle Mazzolino e Corso.

Tipologie