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Forano

Forano conta 2.453 abitanti,  si trova nel Lazio, in provincia di Rieti, e ha una superficie di 17,6 chilometri quadrati per una densità abitativa di 139,38 abitanti per chilometro quadrato. Sorge a 218 metri sopra il livello del mare. La sua economia è legata principalmente all'agricoltura ed all'allevamento.

Storia

La storia di Forano inizia nel periodo Curense cioè della civiltà Sabina. Le origini del borgo sono molto antiche e alcuni studiosi le fanno risalire al periodo della dominazione  romana. Questa si integra con quella  Romana dal 290 a. C. quando il console Curio Dentato  occupa la zona.  In quel periodo sorgono numerose ville appartenenti a ricche famiglie di Roma. Dopo la caduta dell’Impero Romano e le invasioni barbariche, i Longobardi presero possesso del territorio; successivamente, con la conversione al cristianesimo, lo restituirono all'amministrazione della Chiesa. Entriamo nel periodo della rinascita agricola con la creazione del fundus. Nel 816 - 817 il Patrimonium Sabinense passò sotto l'amministrazione della potente Abbazia di Farfa. Il territorio dell’attuale Comune di Forano era formato da Gavignano, Forano e Colle di Nera. Forano e Gavignano  ebbero il loro grande sviluppo nel periodo medioevale. Dopo la seconda distruzione di Farfa ad opera dei Saraceni i Conti della Sabina, approfittando della dispersione e della fuga dei monaci, usurpano molti dei castelli, compresi Forano, Gavignano e Colle di Nera. Questi castelli torneranno in proprietà di Farfa durante il governo dell'abate Berardo I°. Le prime notizie sul castello di Forano risalgono all’XI secolo. Non è chiaro il ruolo svolto da Farfa nelle sue origini, dato che in un elenco di beni sottratti al monastero, redatto probabilmente  poco prima della meta del secolo XI,  si trova registrato il castello di Forano. I suoi uomini  nel 1278 giurarono fedeltà al papa Niccolò III. Agli inizi del XIV secolo, signore di Forano era Tebaldo di Sant’Eustachio. Ribellatosi alla Chiesa, Forano si sottomise spontaneamente nel 1347 a Cola di Rienzo accettando un podestà e rettore da lui nominato. Sullo scorcio del secolo, il castello fu tolto ai  Sant’Eustachio  da Luca  Savelli. Nel 1410 il possesso di Forano fu formalmente riconosciuto a Battista Savelli. Con   il testamento del1445 Battista Savelli lasciò Forano al figlio minore Giacomo. Durante la sua signoria il feudo gli fu confiscato dalla camera apostolica per ordine di Pio II, in conseguenza del fatto che il Savelli si era schierato con gli Angioini nella vertenza per il regno di Napoli. Forano fu rivenduto nel 1463 a mons. Giorgio Cesarini. Due anni dopo, però, i Savelli tornarono in possesso del feudo e nel 1473 Filippo concesse gli statuti ai foranesi con elencate le molteplici prestazioni in natura pretese dagli abitanti del castello. In 1579, a causa dei forti debiti accumulati, Onorio Savelli fu costretto a vendere Forano al conte Michelangelo Spada, i cui eredi nel 1584 lo retrovendettero ai Savelli, che nel 1599, per fronteggiare un nuovo pesante deficit finanziario, furono costretti a cederlo in modo definitivo agli Strozzi. La nobile famiglia fiorentina fece ristrutturare ed ampliare il palazzo demolendo l’antica rocca. Tra il 1675 e il 1682, il duca Luigi Strozzi, diede l’avvio ad una profonda ristrutturazione urbanistica dell’abitato facendo costruire la nuova chiesa parrocchiale dedicata alla SS. Trinità, al posto dell’antica S.Maria che trasformò in cappella privata.

Da vedere

Palazzo Ducale -costruito sui resti della Rocca medievale.  

Chiesa parrocchiale della SS. Trinità - eretta nel 1682.

Castello di Forano - le prime notizie sul castello di Forano risalgono all'XI secolo. Il castello venne recuperato sotto il governo dell'abate Berardo I, che lo concesse in locazione a terza generazione. Non si hanno molte altre notizie sul castello di Forano, divenuto nel tempo comune rurale. I suoi uomini nel 1278 giurarono fedeltà a papa Niccolò III. Il papa, per evitare che Collenero fosse occupato con la violenza, aveva inviato uno dei suoi cappellani a prenderne possesso. L'aspro confronto tra il papa Clemente IV ed il cardinale Orsini fu risolto dalla nascita di un figlio postumo al quale venne dato il nome di Pietro. Con il testamento del 1445 Battista Savelli lasciò Forano al figlio minore Giacomo. Durante la sua signoria il feudo gli fu confiscato dalla camera apostolica per ordine di Pio II, in conseguenza del fatto che il Savelli si era schierato con gli angioini nella vertenza per il regno di Napoli. Forano fu rivenduto nel 1463 a mons. Giorgio Cesarini, che si era associato per l'occasione con i fratelli della Valle, e a Marcello Rustici. Due anni dopo, morto il pontefice, i Savelli ne tornarono in possesso. Nel 1579 a causa dei forti debiti accumulati Onorio Savelli fu costretto a vendere Forano al conte Michelangelo Spada, i cui eredi nel 1584 lo retrovendettero ai Savelli, che, nel 1599, per fronteggiare un nuovo pesante deficit finanziario, furono costretti a cederlo in modo definitivo agli Strozzi. Nel paese c'erano un'osteria, un caffè, una rivendita di sali e tabacchi, una bottega di merci e di tessuti, tre di ferri lavorati, un falegname, dei calzolai, otto trasporti con cavalli, un "misuratore di fabbriche" e un medico.

Come arrivare

In auto: distanza da Rieti 55 Km.

In treno: stazione più vicina: Stimigliano.

Tipologie