Cervara è la porta d’ingresso al Parco Naturale Regionale dei Monti Simbruini; rappresenta la più grande area protetta del Lazio. L’intero territorio si estende su depositi carbonatici di età mesozoica, costituiti da rocce calcaree e dolomitiche che formano l’ossatura dei rilievi montuosi.
Cervara è famosa perché molti artisti vi lasciarono il segno della loro presenza. Il paese è cosparso di murales , di sculture, di poesie e dediche incise sulle pareti delle strade.
Il primo documento medioevale in cui è menzionata Cervara è la grande donazione alla data 21 agosto 883, con la quale Cesario dona all'Abbazia Sublacense molte terre, tra cui Cervara di Roma. La fortezza raggiunse il suo massimo splendore all'epoca di Pompeo Colonna (1508), quando, l'abitato del castello assunse l'aspetto che ancora conserva e la comunità si dette un primo statuto (1536).
La chiesa dedicata a Maria SS. della Visitazione caratterizzata da una estrema semplicità di forme, è ad aula con cappelle ricavare nello spessore murario delle pareti longitudinali, privo di abside, presenta l'altare maggiore settecentesco addossato alla parete di fondo.
La chiesa di Santa Maria della portella è situata alle porte del paese. Qui sì venera un'antica statua in terracotta della Madonna col Bambino.
Il Museo della Montagna presenta principali sezionidedicate alla pastorizia, ai grandi cicli cerimoniali, all'attività femminile, ai costumi locali, all'agricoltura, all'artigianato ed alla religiosità.
In Auto: Autostrada A24 Roma - l'Aquila; Uscita Vicovaro-Mandela; Via Tiburtina fino ad Arsoli poi strada panoramica provinciale per Cervara.