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Acerno

Comune montano in provincia di Salerno con 3.013 abitanti. Sorge a 727 metri in un'amena vallata circondata dai monti Picentini, sulla destra dell'alto corso del fiume Tusciano, stretta fra i monti Cervialto, Polveracchio e Acellica.I suoi confini sono: a est: Calabritto - Senerchia - Campagna, a
ovest con Giffoni Valle Piana - Montecorvino Rovella, in nord con Montella - Bagnoli Irpino e a sud con Campagna - Montecorvino Rovella - Olevano sul Tusciano.

Storia

La fondazione di Acerno risale ai profughi dell'antica Picentia, distrutta dai Romani dopo la II Guerra Punica. Il documento più antico, conservato presso l'archivio della Badia di Cava dé Tirreni, dal Catalogo Baronum risulta feudatario di Acerno, intorno al 1150.La fondazione di Acerno risale ai profughi dell'antica Picentia, distrutta dai Romani dopo la II Guerra Punica. Il documento più antico, conservato presso l'archivio della Badia di Cava dé Tirreni . Dal Catalogo Baronum risulta feudatario di Acerno e Giffoni Sei Casali, intorno al 1150, Guido de Acerno, che aveva ereditato i feudi dal padre Tomrnaso. Il 1254 Papa Innocenzo IV conferma a Filippo d'Acerno il possesso di Acerno, Castronuovo e di vari beni feudali.La ricchezza e la varietà dell'ambiente e delle strutture consentono al turista di vivere una vacanza di alto valore naturalistico e storico. Acerno quindi località ideale per le vacanze personalizzate: da un turismo ambientale - naturalistico - escursionistico ad un turismo culturale e studentesco, da un turismo per la terza età e per la salute ad un turismo invernale.Alcuni dicono che derivi dal verbo latino “cerno”, con “a” privativa, che vorrebbe significare “nascosta” riferendosi alla particolare posizione geografica del luogo. Altri dicono che il nome potrebbe derivare dal latino “acernus” in origine formazione aggettivale da “acer”, che significa acero, in riferimento alla grande abbondanza di questi alberi in tutta la zona.

Da vedere

Chiesa dell' Annunziata del XV secolo che conserva un antichissimo crocifisso ligneo del XII secolo uno dei pochi rimasti di epoca angioina, una tavola dipinta quattrocentesca raffigurante l' "Annunciazione", attribuita a Dello Delli.

Chiesa del Suffragio del XVII-XVIII secolo.

Chiesa di San Pietro XVI-XVII secolo..

Cappella della Madonna Santissima di Montevergine del XIX secolo.

Il "Castello Baronale", distrutto dai Longobardi nell'834, divenne feudo degli Aquino fino al XIII secolo. Seguito fu conquistato dal conte Roberto Sanseverino; entro poi nel possesso di Gurello Orilia che lo abbelli per ospitare degnamente il consorte della regina Giovanna Giacomo de La Marche.Ospita anche il famoso capitano di ventura. Attendolo SforzaNel 1421, il castello fu assediato dagli aragonesi, ma non venne espugnato per la valorosa resistenza degli Acerrani. Divenne sede del comune, oggi è sede di numerosi musei. Nelle fondamenta del lato orientale sono stati rinvenuti i resti di un teatro romano.

Chiesa del Corpus Domini del XVI secolo, oggi sede del museo Diocesano.

Cappella di Santa Maria delle Grazie, del XVII secolo.

Come arrivare

In aereo: aereoporto Napoli - Capodichino.

In treno: Stazione FS più vicina è Pontecagnano a 30 km di distanza sulla linea Salerno - Reggio di Calabria.

In auto: autostrada A3, uscita di Pontecagnano - SS 18 direzione Bellizzi, di qui proseguire sulla strada provinciale per Acerno.

Tipologie