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Bracigliano

Comune campano, in provincia di Salerno, con più 5.363 di abitanti. Situata ai piedi del Piesco, nella conca del Lavinaro, ai margini nord orientali dell'agro Sarnese. Dista 24 km dal capoluogo della omonima provincia, Bracigliano ha una superficie di 14,0 chilometri quadrati per una densità abitativa di 373,57 abitanti per chilometro quadrato. Sorge a 327 metri sopra il livello del mare, ai piedi del Piesco, nella conca del Lavinaro, ai margini nord orientali dell'agro Sarnese.

Storia

Le origini sue non sono fatte in una data precisa ma alcuni reperti archeologici testimoniano la presenza di insediamenti umani intorno all'era volgare. Il paese ha origini molto antiche, ci sono tanti elementi decisivi per una presenza attiva, commerciale e civile di Fenici e Pelasgi, di Etruschi e Sanniti possono essere forniti dal materiale archeologico del Museo di Napoli, che non può essere retrodatato oltre il VII sec. a.C. Le origini di Bracigliano risalgono a tempi assai remoti. Vari archeologici, dovuti all'opera di sbancamento per la costruzione di edifici o a quella di sterro causale e sporadica, testimoniano che la nostra conca fu abitata più o meno stabilmente, e in ogni caso conosciuta e attraversata, vari secoli prima dell'era volgare. Documentare la vita politica e civile, l'economia, il commercio, la floridezza delle contrade sarnesi e vesuviane, non restano che le pesanti elencazioni di battaglie e di guerre che le hanno avute come teatro. Dalla prima guerra sannitica con le sue battaglie del Monte Gauro e di Suessola, per andare alla grande guerra latina con le famose battaglie del Vesuvio e di Trifano. Seguono, la seconda guerra sannitica e la terza guerra sannitica che diede luogo al saccheggio del Sannio. Le stesse guerre puniche che ebbero per teatro l'Italia meridionale e soprattutto la vicina Nocera, non potevano non coinvolgere la sorte delle nostre contrade.

Da vedere

Palazzo De Simone - la sua struttura non ebbe la struttura del castello tradizionale; fu piuttosto un piccolo forte, o se si vuole, una fortezza di modeste proporzioni. Forse il castello fu fondato su di un antico caposaldo romano, simile a quelli che Roma eresse qua e là dopo la conquista della Campania e del Sannio, per consolidarvi il dominio. La supposizione trae origine dal fatto che la conca di Bracigliano per la sua posizione riveste particolare importanza per la protezione e difesa delle antiche strade militari nelle valli adiacenti al di là dei rispettivi spartiacque. Confrontando il complesso delle opere del Vanvitelli, a lui ben note, giungeva alla conclusione che il palazzo, per l'architettura in generale ma soprattutto per il cortile, ottenuto tagliando la montagna, è opera di Luigi Vanvitelli.

Il Convento di S. Francesco D'Assisi - e stata fondato nel 1618 dai pii coniugi Alessandro e Francesca dei Piccolomini d'Aragona, marchesi di Bracigliano. Il convento divenne ben presto centro di vita che polarizzò gran parte della storia del paese. Nella sua primitiva struttura, il convento comprendeva il chiostro, i terranei e il primo piano. Tra il 1818 ed il 1829, grazie all'opera del P. Bernardino Calabrese da Lioni, il convento fu ampliato con la sopraelevazione di un secondo piano, fornito di celle da un lato soltanto. Inoltre lungo tutto il perimetro dei lati SE e SO fu costruita una serie di pilastri ed archi che consentì di creare dinanzi ad ogni cella una comoda loggetta, chiusa da finestrone.

La Cappella di S. Michele Arcangelo - si compone di due vani intercomunicanti che rappresentano rispettivamente la primitiva cappella e quella attuale. La cappella primitiva fu fondata probabilmente nel Seicento. È lunga circa 8 metri e larga 3. Il pavimento, in calcestruzzo battuto, è a due stadi: il primo di metri 5 è piano, il secondo è a piattaforma rialzata sulla quale si elevano tre archi che sorreggono la volta a forma di ombrello. Nella parete di fondo si apre una nicchia di metri 1,80 per 0,70, che conteneva la primitiva statua ele Arcangelo, con ai lati due piccole nicchie vuote. La facciata della cappella è adorna anche di una lastra di marmo che raffigura S. Michele Arcangelo e il demonio. S. Michele ha l'elmo, le vesti e i calzari da soldato romano. Poggia il piede destro in terra e il sinistro sull'addome del diavolo.

La Chiesa Parrocchiale della SS. Annunziata - primitiva chiesa parrocchiale della SS. Annunziata fu costruita ai primordi del s. XIV; non si hanno notizie anteriori al 1309. In tale data Cesario de Urbe ne è il rettore e D. Maffeo de Batono l'estalerio. Gli avanzi della chiesa primitiva, costituiti da tracce di vecchie cappelle, sono tuttora visibili nel locale adibito a deposito che fiancheggia per buona parte a settentrione la chiesa attuale. Però la testina della Madonna e quella dell'Arcangelo non sono originali. Si nota chiaramente che le due testine sono state sostituite da due altre di pessima fattura.

Come arrivare

In auto: autostrada A30, Roma - Caserta - Salerno, uscita Castel San Giorgio ed sul'autostrada A1, Napoli - Pompei - Salerno, uscita Nocera Inferiore.
In treno: stazione ferroviara più vicina è quella di Mercato San Severino

Tipologie