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Buccino

E una comune di provincia di Salerno, regione di Campagnia e ha circa 5.659 abitanti, e ha una superficie di 65,4 chilometri quadrati. Nocera Superiore sono altri comuni interessanti nella stessa provincia. A pochi km si trova il comune di Salerno. Centro agricolo dell'Appennino campano, posto alle falde orientali del monte Marzano, sul versante destro della bassa valle del fiume Bianco, affluente del fiume Tanagro. L'abitato si raggruppa su un poggio al margine di un vasto piano carsico, un tempo invaso dalle acque e ora prosciugato e coltivato.

Storia

Grazie alla sua posizione geografica dominante e ben protetta, la località è stata frequentata sin dalle epoche più remote. I materiali più antichi risalgono al primo Neolitico, particolarmente nelle località di San Mauro e di Piani di Buccino. In località Sant'Antonio invece sono emerse diverse testimonianze calcolitiche, risalenti dunque alla seconda metà del III millennio a.C., più precisamente alcune tombe appartenenti alla vicina civiltà del Gaudo, oggi riconducibile ai primi abitanti di Paestum. Con l'età successiva l'abitato s'insedia nel territorio oggi occupato propriamente dalla città di Buccino. Dopo un certo sviluppo per tutta l'età romana, alla fine dell'epoca imperiale si osserva un lento abbandono della cittadina, terminato nel XII secolo con l'instaurazione di un castello normanno, che ricalca in gran parte l'antico abitato. Le origini della città si perdono nella notte dei tempi. Il colle su cui sorge l'odierna Buccino è, infatti, interessato da insediamenti umani fin dal VII secolo a.C.: gli edifici moderni sorgono infatti sui resti della città romana e preromana di Volcei. L'antico centro, seppure di modesta estensione, fu fiorente soprattutto come scalo di passaggio per l'estremo sud: un tempio su podio della metà del I secolo, un edificio pubblico con pavimenti a mosaico, strade basolate e strutture di edifici privati costituiscono gli esempi più significativi del patrimonio archeologico dell'area. Per quanto concerne i beni architettonici ricordiamo il Convento degli Eremitani di S. Agostino, caratterizzato da un bel chiostro di stile angioino - durazzesco risalente al 1476 e progettato dall'architetto Natale di Ragusa, nonché il Convento di Santa Maria delle Grazie, di impianto cinquecentesco, appartenuto all'ordine francescano. Di notevole interesse è anche il Castello del Marchese Imperiali, il cui impianto originario si fa risalire ad età normanna, che rappresenta il monumento più interessante del centro storico che intorno ad esso si è sviluppato. Purtroppo, l'edificio fu progressivamente abbandonato a partire dal '600. Infine, va segnalata la Chiesa di Santa Maria Solditta che conserva sulla facciata ancora elementi originari dell'impianto cinquecentesco. ultima area presenta una folta vegetazione in cui il percorso fluviale si snoda con ampie sinuosità presentando anse ampie e profonde dove trovano rifugio trote, cavedine, anguille. La vegetazione spondale è costituita da canneti, pioppelle, ontano e salici. Si segnalano, infine, imponenti azioni di rimboschimento con conifere operate in località Cornito, su una superficie di circa 22 ettari, in località Costa S. Maria, con un'area di circa 28 ettari, e in località Coste e Carpenino, per circa 38 e 43 ettari, rispettivamente.

Da vedere

Castello Imperiali - fa risalire all’età normanna, rappresenta il monumento più interessante del centro storico che intorno ad esso si è sviluppato. Esso fu rifugio di papa Urbano VI perseguitato da Carlo Durazzo.Purtroppo, l'edificio fu progressivamente abbandonato a partire dal '600.

Convento degli Eremitani di S. Agostino XIII sec - convento degli Eremitani di S. Agostino, e costruito nel XIII secolo, ha al suo interno un suggestivo chiostro di stile angioino-durazzesco risalente al 1476 e progettato dall'architetto Natale di Ragusa cinto da 23 colonne con capitelli corinzi, provenienti da un tempio romano. E stato dedicato Dedicato forse al Dio Vulcano, fu ristrutturato dall'architetto Natale di Ragusa.

Chiesa di Sant'Antonio - è in stile barocco. Il suo interno è arricchito da un altare, a tarsie policrome, costruito con roccia locale.

Chiesa di Santa Maria Solditta 1500 - conserva sulla facciata elementi originari dell'impianto cinquecentesco. Stata distrutta nel corso dei secoli da diversi terremoti, come ricorda un'epigrafe posta sul portale, è ricostruita ed oggi è ancora in fase di restauro per il sisma del 1980.

Complesso rupestre in via Egito - grotte scavate interamente nel banco roccioso risalenti al VI - VII sec. d.C. e abitate in origine da eremiti dediti al culto di San Giovanni d’Egitto. Dopo l’abbandono da parte degli eremiti furono usate per secoli come abitazioni., cantine e stalle.

La Necropoli Santo Stefano - costituita da resti di un antico santuario, disposto su più livelli, da numerose tombe, da resti di edifici di cui oggi è visibile un ambiente quadrangolare identificato come la sala del banchetto il cui pavimento presenta il più antico mosaico a tessere dell’Italia peninsulare.

Il Castello normanno-angioino - al XII sec. d.C. risale la costruzione della torre quadrata, unica testimonianza della fase normanna del Castello. Con la dominazione angioina il Castello viene munito di un apparato difensivo costituito da un fossato con due torri circolari, da una doppia cinta muraria e da un ponte levatoio, mentre l’interno viene abbellito con eleganti saloni.

Come arrivare

In auto: dall'Autostrada Salerno - Reggio di Calabria, con uscita al casello di Sicignano degli Alburni, dista fino a Buccino sono 9 km.
In treno: la stazione piu vicina è quella di Buccino - San Gregorio Magno sulla linea Salerno - Potenza.

Tipologie