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Caselle in Pittari

Caselle in Pittari conta 2.026 abitanti appartiene alla provincia di Salerno, e ha una superficie di 44,7 chilometri quadrati per una densità abitativa di 45,32 abitanti per chilometro quadrato. Sorge a 444 metri sopra il livello del mare.

Storia

Le indagini archeologiche compiute negli ultimi decenni documentano che il territorio fu abitato sin dall'età preistorica; infatti nella Grotta di San Michele si è rinvenuta ceramica appartenente all'orizzonte preistorico. Nel V secolo a.C. i Lucani, provenienti dalle aree interne, si insediano in località Laurelli luogo in cui impiantano un abitato prolifico sino al III secolo a.C. epoca in cui il territorio fu conquistato dai Romani. A seguito della caduta dell'Impero romano Caselle è ricordato dalle fonti per la pratica del culto dell'Arcangelo Michele, diffusosi nel territorio nel VII secolo con l'arrivo dei monaci bizantini, sul monte San Michele. In epoca angioina, in particolare negli anni della guerra del Vespro combattuta dagli Angioini di Napoli e gli Aragonesi di Sicilia, Caselle dovette costituire uno dei castri della seconda linea difensiva interna come sembrano testimoniare i resti del maschio a forma di torre cilindrica. Caselle, dopo anni difficili caratterizzati dalle scorrerie dei pirati saraceni e turchi, si ingrandì e offrì condizioni favorevoli di vita sino agli ultimi decenni del XVI secolo. Nel 1570 Pietro De Stefano acquistò Caselle per la somma di 11.500 ducati. Il dominio dei De Stefano si protrasse sino al 1674 anno in cui Pietro, ultimo della nobile famiglia napoletana, fu costretto a vendere il feudo al giudice Angelo Cristiani a causa dei debiti che aveva assunto e che non riuscì a pagare: i nobili furono costretti a contrarre debiti a causa delle carestie, dell'eccessivo carico fiscale e delle epidemie che ridussero le entrate. È il breve identikit di Caselle in Pittari, di questo raccolto paese dell’anima dove si può assaporare ancora il gusto semplice e sano della vita arcaica: aria salubre, cibi genuini, ulivi secolari, l’emozione di scorci panoramici irripetibili, tradizioni radicate e gelose, gente cordiale e il piacere di un’antica, sacra ospitalità. Secondo alcuni studiosi il toponimo, di chiara derivazione latino-medievale, significherebbe, letteralmente, “piccole case sul monte pietroso”, ad indicare le prime, antiche abitazioni indigene costruite sul monte Pittari. Le prime invasioni barbariche indussero gli abitanti dei borghi a cercare rifugio sulle alture; i contadini di Laurelli dovettero allora abbandonare la loro sede secolare, facilmente visibile ed attaccabile e cercare rifugio su di un’altura nascosta dal monte S. Michele e dal monte Pannello e accessibile agevolmente soltanto da Sud Ovest; questa costituì il nuovo e definitivo sito per i contadini ed i pastori della zona.

Da vedere

Città di Laurelli - disposta lungo il versante meridionale del monte Centaurino, risale al IV secolo a.C. Recenti scavi della Soprintendenza hanno messo in luce delle tombe, resti di una cinta muraria e fondazioni di edifici, oltre a monete e reperti fittil.

Grotte di San Michele - lasciata la macchina nei pressi della piazzetta San Michele, si prosegue a piedi per un sentiero sterrato che gradualmente si arrampica sui fianchi del monte. Questo spazio è una sorta di atrio per accedere alle due grotte naturali che da tempi remoti sono votate a luogo di culto. Infatti si trova qui il santuario di San Michele. Le due grotte sono interessanti sia per la presenza di concrezioni, ma sopratutto per la presenza di manufatti probabilmente molto antichi fra cui due bassorilievi e un´acquasantiera in pietra. La grotta di S. Michele è più articolata poiché possiede anche due cunicoli laterali dietro l´altare e anche in questi si trovano grosse concrezioni, opere in muratura e blocchi squadrati forse usati un tempo come altari.

Come arrivare

In auto: l'autostrada A3 Salerno - Reggio Calabria, uscire allo svincolo di Padula - Buonabitacolo e proseguire sulla Strada Statale 517 in direzione di Sapri; superato l'abitato di Sanza imboccare la variante alla S.S. 517. La distanza da Salerno è di 113 km.

In treno: stazione FS più vicina è quella di Sapri sulla linea Napoli - Reggio Calabria.

In aereo: l'aeroporto più vicino è Napoli - Capodichino.

Tipologie