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Castelnuovo Cilento

E un comune di due mila abitanti della provincia di Salerno. Comprende il capoluogo e due frazioni, rispettivamente denominate Casalvelino Scalo e Castelnuovo Vallo Scalo. L'economia è quella tipica del centri collinari, con la popolazione dedita alle attività agricole e pastorali. Le origini di Castelnuovo Cilento sono antichissime e alcuni storici le fanno risalire al periodo della dominazione romana.

Storia

Secondo alcuni il nome del paese deriva dal latino castrum novum, ossia castello nuovo. Dopo la caduta del castello della Bruca, gli ultimi abitanti l'abbandonarono e, risalendo la piana verso l'interno in cerca di un rifugio più sicuro, posero la loro dimora nei pressi di una vecchia fortificazione normanna che da allora, accresciuta dal nuovo flusso, prese il nome di Castelnuovo.
La collina sulla quale sorge il paese fu nel passato ricoperta da piccole celle ed eremitaggi di benedettini, di cui di tanto in tanto si trovano dei ruderi. Secondo l'Antonini, il costruttore del castello, che aveva un'importante posizione difensiva, fu il grande giustiziere del regno di Federico II Gisulfo di Mannia e risale all'anno mille. La struttura del castello, con l'arco abbassato e le pietre disposte a taglio e a filari, è una struttura normanna. Ci troviamo di fronte ad un'architettura militare di difesa e se osserviamo la torre, possiamo comprendere che doveva servire come ultimo baluardo difensivo quando le altre parti del castello fossero cadute in mano dei nemici ed è molto indicativo che l'ingresso della torre non è a pian terreno, ma è elevato. Il castello, scomparsa la casa d'Alemagna nel 1469, appartenne a diverse altre famiglie e solo nel 1724 alla famiglia dei marchesi Talamo - Atenolfi, che ne è ancora proprietario. Durante i tre terremoti che si ebbero tra il 1850 e il 1857 ci furono diversi crolli ed anche la torre venne gravemente danneggiata. Allora i Talamo - Atenolfi si trasferirono giù alla contrada Pantana, dove avevano un enorme caseggiato, che nel 1848, durante i moti cilentani, fu luogo d'incontro delle numerose colonne d'insorti e nel 1860 la torre di Castelnuovo fu definitivamente abbandonata e con le lesioni provocate dai precedenti terremoti divenne un rudere. Secondo una leggenda, il castello di Castelnuovo era collegato con il castello di Velia e con altri castelli della zona attraverso dei cunicoli sotterranei. Alle pendici del colle un insediamento di tipo rurale, dove numerosi materiali quali attrezzi in ferro e grossi contenitori in terracotta per derrate alimentari suggeriscono lo sfruttamento agricolo del suolo; la presenza di numerosi pesi da telaio è indice della tessitura della lana mentre il toponimo moderno "Foresta" suggerisce un'attività di legnatico.

Da vedere

Castello di Castelnuovo Cilento - edificato in tempi remoti, ha subito numerosi rifacimenti a causa della sua importanza strategica.

Chiesa Parrocchiale - di antiche origini, conserva al suo interno numerose opere di artisti locali.

Castelnuovo Cilento - si trova all'interno dei confini del Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano.

Come arrivare

In auto: dall'autostrada A3 Salerno - Reggio Calabria, uscite di Battipaglia ed Eboli. Collegamenti con Vallo della Lucania, Agropoli e la costa percorrendo la variante della Strada Statale 18.

In treno: da Roma e dagli scali regionali di Napoli e Salerno, collegamenti con le stazioni di Agropoli, Vallo della Lucania.

Tipologie