Italynet

Hotel Cuccaro Vetere, Agriturismo Cuccaro Vetere, Bed and Breakfast Cuccaro Vetere

Italia

ricerca

Cuccaro Vetere

Comune cilentano in provincia di Salerno, regione di Campania, con circa 622 abitanti. Sorge su di una collina nel Cilento orientale, nel parco nazionale del Cilento e del Vallo di Diano, alle pendici del Monte Sacro, fra il monte Timpa e l'Eremiti, fra il Lambro e il Palistro. Fa parte del Parco del Cilento e Vallo di Diano.

Storia

Le origini si perdono nella notte dei tempi mescolandosi alla leggenda. Il suo nome deriva dal greco “Kyclos” e significa “recinto fortificato”, ed è dovuto alla posizione geografica che domina la vasta zona circostante. Tale posizione ne fece prima un rifugio e poi un caposaldo difensivo di Velia. E’ stata una delle quattro terre normanne che costituivano la baronia di Novi, poi feudo autonomo e capoluogo dello stato omonimo che, oltre Cuccaro, con il casale di Laureto fino al 1404, comprendeva Abatemarco, Castinatelli, Eremiti, Butani, Massicelle, Montano S. Mauro la Burca e S. Nazario. Nell’edificio, secondo gli storici, vi era una stanza chiamata, appunto “la stanza del conte”. Che il castello e le mura di Cuccaro fossero state costruite prima del 1189 è certo, altrimenti sarebbero state abbattute secondo la disposizione emanata da Federico II che elevò quel territorio da suffeudo a feudo. Nella metà del XV secolo divenne proprietà di Barnaba Sanseverino, Conte di Capaccio, pochi decenni più tardi passò nelle mani di Berengario Carafa. Nel 1558 il feudo divenne proprietà della famiglia Pignatelli di Monteleone e, nel 1641, fu venduto a Cesare Zattera. Infine, dal 1696, passò ai principi Pappacoda a cui rimase fino al 1806, anno in cui fu abolita la feudalità.
Cuccaro Vetere conserva ancora l'aspetto di una fortificazione, arroccata su una collina a guardia della valle del Lambro. Ne sono testimonianza i resti della Cinta Muraria e quelli del Castello certamente precedente al 1350, avendo notizie dal Gravina che nel Castello di Cuccaro, ormai prigione di Stato, fossero stati poi rinchiusi alcuni ungheresi partigiani del re. Ad est dell'odierno villaggio vi era un monastero italo - greco con attiguo abitato e la Chiesa di S. Nicola dei Greci, originariamente intitolata pare alla Vergine protettrice dei monaci itineranti greci, nella dizione popolare S. Maria dei Greci. Secondo alcuni documenti nel 1308, ed ancora nel 1611, in questa chiesa si celebrava con il rito greco-latino. Certo è che ancora nella seconda metà del '600 nelle chiese di Cuccaro si celebrava con quel rito se mons.

Da vedere

Il castello - attualmente restano pochi ruderi del maestoso edificio fortificato. Sono visibili principalmente le fondazioni sul poggio che sovrasta il centro storico. Cinta muraria medioevale - A testimonianza dell'esistenza di una città fortificata restano pochi ruderi delle torri, posizionate all'esterno del centro storico.

Ruderi del Convento di San Francesco - fondato nel 1333, si racconta che un gruppo di monaci diretti verso un lontano paese dove avrebbero dovuto fondare un convento, fecero sosta proprio dove oggi sono i ruderi del monastero, per far riposare i muli carichi di arredi sacri. Alla fine quei santi frati, cercando di scoprire quel mistero, vuotarono il carico e con grande meraviglia, rinvennero una reliquia della Croce di Cristo. Convinti che questo era un segno del Signore, edificarono il convento in quel luogo. Il monastero divenne molto accorso per la Santa Reliquia, e, nei pressi nacque anche una fiera, che ancora oggi si tiene il Venerdì Santo, ed è detta " del Legno Santo". Dopo che il convento cadde in rovina, il Sacro Legno venne portato nella Chiesa di S. Pietro a Cuccaro ed oggi è ancora oggetto di grande venerazione da parte dei fedeli che il Venerdì Santo lo portano in processione; in questo giorno ci si reca a baciarlo.

Chiesa Madre - e fondato nell'anno 1000, si presenta ad una navata. La Chiesa fu completamente ristrutturata nel '800 con stucchi di chiara espressione barocca. Al suo interno vi si conservano interessanti quadri risalenti al '700, statue in legno ed un prestigioso organo a canne. Splendida l'acquasantiera in pietra lavorata che è murata sulla sinistra della facciata principale

La Chiesa di S. Pietro - è stata costruita nel XVIII secolo insieme al suo imponente campanile Sono molti i documenti che ne indicano la realizzazione e l'importanza per la popolazione del luogo, come un inventario del 1727 in cui si ricorda che Cuccaro fu staccato da Montano, Massicelle e dalla metà di Laurito.

Chiesa di S. Teresa - la chiesa che domina la piazza principale del paese sono conservate statue in legno ed un altare in marmo intarsiato.

La Cappella della Madonna del Carmelo - e situata nella piazza principale, oggi adibita a biblioteca, Museo Itinerante della Civilta' Contadina. La struttura conserva testimonianze significative delle tradizioni locali in particolare quelle legate al mondo agrario e rurale. Il museo e' allestito nel borgo medievale, in cantine, stalle, case rurali. Oltre 1230 i pezzi in esposizione, tra cui emerge per interesse e bellezza un antico torchio del 1800 ed alcune statue in legno.

Come arrivare

In auto: da Nord l'autostrada A3 Salerno - Reggio di Calabria, uscita Battipaglia, percorrere la variante alla SS.18 Paestum - Vallo - Futani, uscita svincolo di Cuccaro Vetere; da Sud l'autostrada A3 Salerno - Reggio di Calabria, uscita Eboli, seguire le indicazioni Capaccio - Paestum, immettersi sulla variante alla SS.18 Paestum - Vallo - Futani, uscita svincolo di Cuccaro Vetere.

In autobuz: autolinee private collegano Cuccaro Vetere co Salerno.

In treno: stazione di Vallo Scalo, da qui autobus per Cuccaro Vetere.

Tipologie