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Follo

Comune ligure, in provincia della Spezia, con poco meno di 5.579 abitanti. Il comune è situato alla confluenza fra il fiume Vara e il fiume Magra. Posto nel cuore della Val di Vara, Follo  sorge ad oltre 70 m.s.l.m. L'economia è legata principalmente all'agricoltura ed all'allevamento.

Economia

Negli ultimi anni si è sviluppata un'ampia zona artigianale ed industriale. Di spicco le strutture sportive di cui il territorio si è dotato, tra le quali una "Città dello Sport", parzialmente in fase di completamento, comprensiva di uno stadio per il gioco del calcio con tribune coperte e pista per l'atletica leggera, una pista ciclabile, e campi da tennis e da calcetto.

Storia

Il nome di Follo compare  in documenti dell'anno 1197 d.C.e probabilmente deriva , come l'omonimo Fullo presso Genova, o il toscano Follonica, dal verbo tardo latino fullare. Nella preistoria le popolazioni locali, tribù liguri - apuane, si sostentavano con l'agricoltura, integrata dall' utilizzo  delle acque del Vara e del Durasca  per l'irrigazione, la macinazione dei cereali, il trasporto del legname e  la pesca. Fin dal 238 a.C. anche in Val di Vara la fiera civiltà  dei Liguri Briniates si oppose validamente all'espansione romana. Le varie guerre, epidemie, carestie produssero sconvolgimenti e paurosi cali nella popolazione locale. Seguendo la sorte dei territori della Lunigiana, durante il secolo X, anche la zona del fiume Vara divenne estense e obertenga. In seguito  Carpena, Follo, Tivegna  insieme al castello di Portovenere, furono ceduti dai nobili vezzanesi a Genova nel 1113, e la Repubblica vi insediò dei feudatari fedeli tra i quali i Malaspina  a Follo, i Da Passano e i Conti di Lavagna nelle altre zone; poi tutto ripassò sotto i vescovi di Luni, per entrare quindi, nel febbraio del 1224, direttamente nella "Compagna" di Genova. Nel 1252 il papa Innocenzo IV concesse il territorio al nipote Nicolò della nobile famiglia dei Fieschi , che nel 1276 lo vendette alla Repubblica di Genova che lo rese "terra di confine" e caposaldo da opporre alle mire espansionistiche dei fiorentini e dei pisani. In anno 1578 viene infatti redatto un primo vero statuto della comunità di Follo che regola la legislazione, gli usi e le consuetudini. Il codice prevede le leggi civili e le leggi criminali. Il Congresso di Vienna del 1815, che ridisegnò l'Europa dopo le campagne napoleoniche, assegnò il territorio al Regno Sardo - Piemontese.  Dopo l'unità d' Italia e la successiva grande espansione economica del capoluogo di La Spezia, avvenne, nel 1923, la creazione della Provincia della Spezia di cui Follo e il suo Comune fanno tuttora parte.  La popolazione del comune contribuì in larga misura al grande sviluppo che caratterizzò il capoluogo con la costruzione dell' Arsenale Marittimo Militare della Spezia e con le nuove attività commerciali del porto mercantile voluto dal politico follese Giobatta Paita.  La rappresaglia fascista e tedesca del 28 luglio 1944 causò lo sfollamento ed il rogo del vecchio centro storico del paese di Follo Castello, ritenuto covo dei partigiani della brigata "Giustizia e Libertà". Oggi  Follo è uno dei comuni  emergenti per le attività economiche, sportive, folcloristiche, culturali, sociali e per essere "il comune più giovane"della provincia di La Spezia per età media degli abitanti.

Da vedere

FOLLO ALTO -  è  ricco di antichi portali di arenaria, vicoli suggestivi e silenziosi dove i resti dell' antica fortificazione dialogano con la robusta architettura del campanile. Notevole è la robusta chiesa di S. Leonardo Abate nel punto più elevato. La chiesa, di origine seicentesca, conserva una Crocifissione ed una Madonna del Rosario e Santi con intorno i Misteri del Rosario.

PIANO DI FOLLO - è il centro urbano più popoloso, sede del comune, degli uffici pubblici, dei principali servizi e strutture pubbliche, commerciali  e sportive.

PIEVE DI S: ANDREA DI MONTEDIVALI - è stata modificata l'entrata che era a monte e ora si affaccia sulla via principale. L'edificio ha come caratteristica  un impianto biabsidato che si inserisce nella caratterstica tipologia lunigianese e sembra accostarsi a quello della coeva cattedrale di Brugnato, del San Prospero di Vezzano e del San Venerio di Migliarina. All' interno sono conservati quadri e tracce di affreschi del 1400, uno dei quali raffigura la parabola di S. Martino e il povero pellegrino.

Come arrivare

In auto: pertanto il casello autostradale di Vezzano Ligure sull'autostrada A15 è l’uscita consigliata per raggiungere la destinazione.

In treno: la stazione ferroviaria più vicina è quella di Vezzano Ligure.

Tipologie