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Cividale del Friuli

E un comune in provincia di Udine, della regione Friuli Venezia Giulia con 11.515 abitanti e ha una superficie di 50,78 Kmq. E' sede del Museo Archeologico Nazionale.

Storia

In prossimità della città sono state trovate stazioni preistoriche del Paleolitico e del Neolitico, mentre abbondanti sono le testimonianze dell' Età del Ferro e della cultura paleoveneta, su cui successivamente si sviluppò quella celtica a partire dal IV secolo a.C.. Arrivati i Longobardi nel VII secolo, fu la capitale del primo ducato longobardo d'Italia con duca Gisulfo, nipote di Alboino. Nel 737, durante il regno di Liutprando, vi giunse Callisto Patriarca di Aquileia per sfuggire alle incursioni bizantine. La sede del Patriarcato di Aquileia vi rimase anche dopo la cacciata del Longobardi. Nel 769 vi si tenne il concilio che riconfermò l'indissolubilità del matrimonio. Sotto i Franchi fu ducato e poi marca. Il duca del Friuli Berengario I divenne re d'Italia (888-924) e nel 915 anche imperatore. A partire dal IX secolo prese il nome di Civitas Austriae, da cui deriva il nome attuale. Nel 1077 il Patriarca ricevette l'investitura imperiale. A partire al XII secolo fu libero comune e centro di un importante mercato; da allora fu il massimo centro politico e commerciale di tutto il Friuli, tanto da ottenere dall'imperatore Carlo IV l'apertura dell'Università nel 1353. Nel 1419, durante la guerra con Venezia, per scacciare gli Ungari di re Sigismondo che l'assediavano, Cividale si arrese a Venezia. Nel secolo XVI fu contesa tra l'Impero e Venezia; nel luglio del 1509 fu assediata dalle truppe imperiali del duca di Brunswick, ma i cividalesi, dopo epica lotta, riuscirono a rompere l'assedio costringendo alla fuga l'esercito tedesco. Al termine della guerra rimase sotto la dominazione veneziana. Nei secoli successivi dovette subire parecchie incursoni dei Turchi. Nel 1797 con il trattato di Campoformio tra Napoleone e l'Austria Cividale passò all'impero asburgico, al quale, dopo il breve periodo in cui fece parte del napoleonico Regno d'Italia, fu confermato dal Congresso di Vienna (1815). Fra il 1848 ed il 1866 vi fu la presenza di un vivace movimento risorgimentale; nel 1866, dopo la Terza Guerra d'Indipendenza, fu annesso al Regno d'Italia con il Veneto ed il Friuli. Durante la Prima Guerra Mondiale fu sede, per un breve periodo, del comando della II armata e rimase anche danneggiato da bombardamenti aerei. Fu occupato dagli austriaci in seguito alla disfatta di Caporetto. Cividale è tra le Città decorate al Valor Militare per la Guerra di Liberazione perché è stato insignito della Medaglia d'Argento al Valor Militare per i sacrifici delle sue popolazioni e per la sua attività nella lotta partigiana durante la seconda guerra mondiale.

Da vedere

Duomo - dedicato a S. Maria Assunta e sorto sul luogo di un'antica basilica dell'VIII secolo voluta dal patriarca Callisto, risale ai secoli XV-XVI. La costruzione dell'edificio sacro, iniziata nella metà del XV secolo, fu affidata a Bartolomeo delle Cisterne, il cui progetto prevedeva una chiesa di gusto gotico-veneziano. La realizzazione della fabbrica proseguì a rilento e numerose furono le interruzioni. Il Duomo ospita il Museo cristiano ed opere di notevole valore storico-artistico quali la pala di Pellegrino II, il crocifisso ligneo del XIII secolo, due tele di Palma il Giovane.

Monastero di Santa Maria in Valle - nasce a metà del VII secolo d.C. riservato alle Suore Benedettine, successivamente ha subito molte aggiunte e restauri dovuti ad invasioni e terremoti che lo hanno danneggiato anche in maniera grave. Sul lato Sud della costruzione è possibile vedere le strutture murarie più antiche, che in parte inglobano il Tempietto Longobardo.

Ponte del Diavolo - la leggenda narra che anticamente i cittadini di Cividale si riunirono in assemblea per escogitare il modo di costruire un solido ponte in pietra, che congiungesse le due sponde del Natisone. L'assemblea accettò le condizioni del Diavolo, il quale in una sola notte edificò la struttura. La mattina seguente il Diavolo pretese la ricompensa. Egli venne però ingannato, infatti, i cividalesi fecero attraversare il ponte da un cane. Il Diavolo cercò di distruggere la costruzione ma una Croce, seguita dal popolo, lo mise in fuga.

Chiesa di Santa Maria di Corte - la costruzione attuale, come informa l’epigrafe del portale, risale al 1590, mentre il campanile, restaurato di recente, appartiene forse al sec. XIV – XV. La facciata molto semplice, conserva di cinquecentesco il bel portale in pietra, architravato, cui sovrasta una nicchia con la statuina della Vergine. L’interno si dimostra un piccolo oratorio a una sola navata, completamente rinnovato nel settecento, con due altari laterali e il maggiore di marmi mischi, piuttosto trito nella fattura del frontespizio sul quale si levano il Redentore, due angeli e due puttini.

San Giovanni Battista o in Valle - il complesso è il più antico della città e si erge sulla sponda destra del Natisone. Il complesso che oggi vediamo è una struttura cinquecentesca, parzialmente ampliata nel Settecento , organizzata attorno ad un chiostro a forma irregolare affrescato da Francesco Colussi nel 1795. L’unico elemento architettonico è il portale d’ingresso all’ area antistante alla chiesa di San Giovanni.

Come arrivare

In auto: autostradale A23 Udine; Strada statale 54 Udine - Cividale; dista da Udine Km 23, da Gorizia Km 30,da Trieste Km 65.

In treno: Ferrovia Udine - Cividale.

In aereo: Aeroporto di Ronchi dei Legionari (50 km da Cividale).

Tipologie