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Manzano

Manzano è un comune di 6.960 abitanti in provincia di Udine, nella regione Friuli Venezia Giulia e ha una superficie di 30,9 chilometri quadrati. Sorge a 71 metri sopra il livello del mare. L'abitato sorge sulle sponde del fiume Natisone sulle prime alture del Friuli orientale.

Storia

La prima presenza dell'uomo nel territorio manzanese risale all'epoca romana, non essendoci testimonianze della stessa di periodi antecedenti. L'origine romana sarebbe infatti l'origine del nome Manzano, che si suppone possa provenire dal nome di un colono, Amantius. A seguito della decadenza dell'impero romano, il territorio fu oggetto dell'invasione da parte di Longobardi, Avari, Schiavi, e dall'809 al 952, anche dei più terribili Ungheri, costringendo la popolazione a ritirarsi in costruzioni fortificate raccolte tra di loro. Verso il 1090, fu la volta di una famiglia tedesca, che accompagnando il patriarca Voldarico, si installò a Manzano, diventando padrona incontrastata ed abbandonando il nome originario, assunsero quello del luogo appena conquistato. I Signori di Manzano, spinti dal desiderio di espansione e di natura poco tranquilla, parteggiarono sia per il Patriarca di Aquileia che per il Conte di Gorizia, prendendo parte alle lotte tra le due parti. Manzano conobbe in seguito anni terribili, sia quando nel 1477 i turchi si resero protagonisti di feroci incursioni, che nel 1509 quando i soldati del Duca Ottone di Brunswich la incendiarono.

Da vedere

Villa Piccoli Brazzà Martinengo - è costituito dall'edificio padronale e da un annesso rustico addossato alla villa in posizione arretrata sul lato nord orientale. Un cortile d'onore ornato da un pozzo centrale e chiuso da un basso muro lungo il quale si sviluppa la peschiera precede la villa. La villa riprende il tipo del palazzo urbano di forma cubica. La pianta presenta un salone centrale passante e gli ambienti laterali; la distribuzione verticale è affidata ad una scala a due rampe collocata tra gli ambienti di destra. La tripartizione interna è denunciata in facciata dall'asse centrale verticale costituito dal portale d'ingresso al quale corrispondono superiormente le tre finestre del piano nobile, le aperture simili a una serliana del secondo piano e il fronzone rialzato sopra il cornicione.

Palazzo Romano - complesso di edifici costituito da un palazzo con torretta in pietra, cui si accede attraverso una porta ad arco superiore con sovrastante stemma. Nel parco, oltre alle piante ornamentali, si trova la distilleria, ma l'edificio fu certamente adibito anche a deposito di prodotti agricoli. All'esterno, inserito in una muraglia, si trovava probabilmente un pozzo od un abbeveratoio per cavalli.

Villa Ottelio - situato sulle colline di Manzano, il complesso dominicale si affaccia su un cortile terrazzato che si apre sul paesaggio circostante. Il cortile, ornato da un pozzo caratterizzato da una preziosa decorazione in ferro battuto, è delimitato da due ali: quella est è costituita da un annesso rustico, quella a ovest invece è occupata dalla cappella di famiglia dedicata a San Gaetano. All'esterno del cortile si trovano, in maniera disordinata, alcune costruzioni rurali. L'edificio è il risultato della commistione di influssi veneti con la tradizione della casa padronale rurale friulana: di quest'ultima ha adottato la forma stretta ed allungata e l'articolazione su tre piani (piano terra destinato a cantina, piano nobile al primo piano e granaio nel sottotetto) oltrechè il tetto fortemente aggettante. La facciata presenta un semplice portale in pietra sormontato da una finestra semicircolare; sul cornicione si eleva una monofora campanaria.

Palazzo Torriani - Adibito attualmente a scuola elementare, è costituito da un corpo centrale a due piani e soffitto con portale, sottoportico e finestre con cornici di pietra, da poco restaurato. Per salire al primo piano, esisteva una scala esterna in pietra con bella ringhiera in ferro battuto, ora sostituita. La porta di entrata, sopra la maestosa scala, era costituita da cornice con arco superiore in pietra: sul lato sinistro era dipinta una artistica meridiana, attualmente cancellata.

Casale Michelloni e chiesa di Sant'Egidio - in un contesto collinare, ricco di vigneti e di casolari sparsi, è situato il casale fortificato Michelloni costituito da un gruppo di edifici delimitanti una corte interna con attigua chiesa. Il complesso fu costruito in epoca medioevale come ospedale dai monaci dell'abbazia di Rosazzo. La facciata interna, con tre ordini di aperture simmetriche, è caratterizzata dal portico arcuato a doppia altezza con pilastro centrale, lateralmente, al piano terra, si rilevano i due portali, ad arco ribassato, delle cantine, sul fianco nord spiccano delle feritoie. La facciata interna, con muratura in pietra a vista, presenta un passaggio arcuato, mentre, di recente fattura, sono le rimanenti aperture riquadrate ed il ballatoio ligneo. Il lato ovest è costituito da una costruzione bassa e poco profonda, terminante con un edificio a forma di torre con scala esterna in pietra e fenditure disposte sull'asse centrale della facciata. Nei pressi si trova la chiesetta di Sant'Egidio costruita in epoca medioevale e rimaneggiata nel 1711 da un Michelloni, famiglia tutt'ora residente nel casale. La costruzione con aula rettangolare e abside semicircolare presenta una facciata timpanata e ingresso centrale con cimasa soprastante.

Palazzo Conti di Manzano - sul transetto del ponte troviamo un grosso cane di pietra, mentre sulla facciata della costruzione vera e propria esiste lo stemma in pietra dei conti di Manzano, installato in epoca recente. Un altro analogo stemma si trova sulla parte retrostante che dà sul ponticello in legno e ferro battuto, collegante l'edificio con il bellissimo parco di piante secolari. Il palazzo vero e proprio è costituito da una costruzione che probabilmente rappresentava la foresteria del vecchio castello, senza alcuno stile architettonico, ornato solamente da decorazioni verso il sottotetto.

Castello di Manzano - i resti del castello sovrastano una piccola collina disposta a nord est dell'abitato lungo l'alveo del fiume Natisone. Le rovine del castello sono visibili dal greto del fiume Natisone: si conserva un tratto di alta muraglia con aperture. Alcuni anni or sono è stata condotta un'indagine archeologica che ha rilevato la presenza di numerosi frammenti di ceramica invetriata verde e maiolica arcaica, della metà del XIV secolo, oltre a varie cuspidi di freccia per archi e balestre e molti altri frammenti di ceramica e di vetro del XV secolo. Lo scavo ha messo in evidenza l'andamento pseudo circolare delle mura superstiti, tuttavia non ha permesso di definire con esattezza la forma della pianta del castello.

Palazzo Maseri - ha un bel portone di entrata in pietra ad arco romanico con sovrastante stemma. Sulla destra entrando si trova la foresteria con finestre in pietra e grate in ferro; sul retro si possono vedere due finestre di forma ogivale in mattoni a vista. Il palazzo vero e proprio ha due porte con arco superiore e finestre con cornice in pietra ed è sovrastato da una torretta belvedere.

Come arrivare

In auto: Austrada A4 direzione Venezia - Trieste, uscita Palmanova, seguire indicazioni Manzano; Autostrada A23, direzione Venezia - Udine, uscita Udine Sud, seguire le indicazioni per Manzano.

In aereo: aeroporto Regionale Friuli Venezia Giulia di Ronchi dei Legionari.

Tipologie