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Canepina

Canepina è un comune della regione Lazio, in provincia di Viterbo, con 3.174 abitanti e ha una superficie di 21,0 chilometri quadrati. Sorge alle falde dei monti Cimini, in una conca coperta da un manto boscoso creato da castagneti a distesa, che danno ottimi marroni e ha un altitudine di 501 metri sopra il livello del mare.

Storia

L'origine del paese è Etrusca, a testimonianza di ciò vi sono numerosi reperti archeologici. Il borgo medioevale, appartenne, come molte altre zone nella Tuscia, alla pontente famiglia dei Prefetti Di Vico che vi costruì un castello nell'anno 1000. L’origine di Canepina risale all’alto medioevo: il primo documento che ne fa menzione risale al 1093 e sappiamo che la sua costituzione fu voluta dai prefetti di Vico. I dintorni furono frequentati fin dall’epoca etrusca, come dimostrano i reperti rinvenutivi, e le numerose attestazioni della presenza umana nel territorio inducono a pensare alla nascita di un abitato rustico in epoca molto antica. Canepina conserva numerose testimonianze del suo passato il Borgo Medievale, visione degna di un racconto fantastico nei giorni di bruma invernale. Canepina si trova sui Monti Cimini, in una conca coperta da un manto boscoso creato da castagneti a distesa, che danno ottimi marroni. Non a caso è qui che si svolge la rinomata Sagra della castagna. Adesso Canepina è una tranquilla cittadina economicamente e culturalmente agraria che ha nel suo passato ha tracce di civiltà etrusca e romana. Il paese è stato sempre sotto il dominio ecclesiastico dello Stato Pontificio, anche se attraverso alterne vicende e con brevi interregni temporali. Tornata per lungo tempo sotto il dominio papale fu inglobata nel Ducato di Castro fino alla sua disgregazione.

Da vedere

Chiesa della Madonna del Carmine - l'interno di questa chiesa è riccamente decorato con stucchi, dipinti ed affreschi del XV sec.

Chiesa di S. Maria Assunta - ha una originale facciata rinascimentale ed un elegante campanile. All'interno sono conservati un calice ed una catena d'argento dorato, lavorati a sbalzo e a cesello ,sul calice sono incisi l'Ecce Homo, il Crocifisso e vari Santi.

Chiesa di S. Giuseppe - e cappella della Madonna delle Scalelle posta fuori delle mura di Canepina sotto la cura dell’Insigne Collegiata di detta Terra. La chiesa di S. Giuseppe, prima di subire le trasformazioni descritte, aveva avuto una sua storia: in un primo momento era stata mantenuta da una Confraternita di uomini e donne, sotto il titolo di S. Giuseppe. Così, sempre più abbandonata a se stessa, era andata quasi completamente in rovina; solo dopo poco più di un secolo e mezzo è stata completamente restaurata e restituita alla dignità del culto ed alla storia di Canepina.

Castello degli Anguillara - nella funzione propriamente detta, fu eretto come presidio su un dirupo allora inaccessibile, proprio per vigilare, con la sua torre d’oriente sulla piana del Tevere, da dove si temevano attacchi offensivi. Ai primi del 1900 anche Rem - Picci fraziona in appartamenti civili l’altra parte che vende, donando la torre d’oriente, la più piccola, al comune di Canepina, il quale allestirà all’interno un museo della flora e della fauna, ora chiuso. Sul piazzale d’ingresso del castello, dove si immagina chiaramente vi fosse un tempo il ponte levatoio, vi è tuttora un pulpito da dove si dice, che predicò S. Bernardino da Siena.

Chiesa di S. Corona - e’ sicuramente la chiesa più antica di Canepina. Costruita sul monte più vicino al paese, esisteva già alla fine del 1200, quando Onorio IV la concesse al Monastero di S. Silvestro in Capite di Roma, con alcuni territori confinanti.

Come arrivare

In auto: l'autostrada A1 uscendo al casello di Orte, si prosegue per Vasanello, Vignanello, Vallerano fino a raggiunge Canepina.

In treno: Si scende alla stazione di Orte, si prende poi l'autobus COTRAL per Canepina.

Tipologie