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Canino

Canino si trova nel Lazio, in provincia di Viterbo con 5.072 abitanti e ha una superficie di 123,4 chilometri quadrati. Il comune è ai confini con la Toscana. Sorge a 229 metri sopra il livello del mare. Il territorio caninese è attraversato da numerosi fiumi, tra cui il Timone, affluente del Fiora. A circa tre chilometri dal paese sorge il Monte Canino che, a differenza dei Monti Volsini e Cimini.

Storia

Canino, antica dimora niente meno che di Luciano Bonaparte fratello del più celebre imperatore col quale in realtà non correva buon sangue. Grazie alla sua vocazione di mecenate furono condotte numerose campagne di scavo, sicuramente le prime nella zona, per riportare alla luce i tesori nascosti dell’antica civiltà etrusca nella vicina Vulci. Durante l'egemonia etrusca Canino faceva parte di Vulci e solo più tardi divenne un territorio a se stante, porto sicuro per le popolazioni dei dintorni durante le scorribande dei Saraceni. Il bel borgo medievale era un tempo circondato da possenti mura fino a quando Ludovico il Bavaro nel 1327 non le fece distruggere per entrare nella cittadina e infierire sugli abitanti. Alla fine del '300 la città conobbe un periodo di prosperità dopo essere stata annessa alla chiesa che l'affidò ai Farnese.Quando nel 1808 arrivarono a Canino Luciano Bonaparte, fratello dell'imperatore Napoleone, e la sua famiglia la città conobbe una nuova età d'oro durante la quale venne abbellita di nuovi palazzi e chiese. Durante il '900 Canino ha subito numerosi cambiamenti a livello sociale e soprattutto economico.

Da vedere

CASTELLARDO - insediamento fortificato ubicato nei pressi di Canino. Il castello fu oggetto di contese tra Viterbo e Tuscania. In seguito fu occupato dai pontefici fino al 1337, quando Papa Benedetto XII ordinò che la guarnigione rientrasse a Vulci. In seguito divenne di proprietà degli Orsini di Bracciano che, probabilmente, dopo qualche tempo lo persero: infatti, nel 1459 i Caninesi, forse sotto l’istigazione degli Orsini stessi o forse per dispute di confine, lo distrussero.
 
CHIESA COLLEGIATA SANTI APOSTOLI GIOVANNI E ANDREA - in piazza Costantino De Andreis svetta la facciata settecentesca della Chiesa Collegiata dedicata ai SS. Andrea e Giovanni Battista, risalente alla fine del XVIII secolo. L’edificio attuale fu costruito tra il 1783 e il 1793, in stile neoclassico, ha un impianto basilicale a tre navate alle quali si accede attraverso un vestibolo tripartito nel quale si aprono i tre portali di ingresso. La navata centrale, delimitata da grandi pilastri, è coperta da una volta a botte decorata a cassettoni. La due navate laterali, notevolmente inferiori in altezza a quella centrale, sono suddivise in tre campate coperte da volte a vela. Le navate minori contengono piccole cappelle laterali ricavate sotto le arcate che costituiscono la muratura perimetrale.
Interrompe il corpo longitudinale dell’edificio il transetto, di questo i due bracci sono coperti con volta a botte ed anch’essi sono decorati a cassettoni; la parte centrale, che contiene l’altare maggiore, è coperto, invece, da una cupola su pennacchi sferici.

CHIESA DI SANTA CROCE - e’ la più antica delle chiese caninesi. La facciata è dominata da un pregiato portale romanico in marmo arricchito da uno splendido ornato. L’interno conserva una Deposizione del XVI secolo e un pregiato Crocifisso ligneo.

COMPLESSO DI SAN FRANCESCO - poco distante dal centro storico si trova l’ex convento di San Francesco, fatto edificare alla fine del XV secolo da Gabriele Francesco Farnese. Nell’armonioso chiostro rinascimentale sono conservati frammenti marmorei con raffigurazioni di animali e modesti affreschi settecenteschi sulla vita del Santo. A sinistra dell’ingresso al convento si vede, sormontato da un rosone, il bel portale romanico della Cappella dell’Annunziata che risale al X secolo.

FONTANA FARNESIANA - la costruzione della fontana risale alla prima metà del secolo XVI ad opera della famiglia Farnese, probabilmente a terminazione del primo acquedotto della città. La fontana appartiene alla tipologia a coppe sovrapposte, evoluzione dell’antico modello “a saliente” a cui appartenevano le “mete”, fontane dell’antica Roma, a bacino circolare o poligonale e saliente centrale.

PALAZZO BONAPARTE - opera dell’architetto Valadier, al quale fu commissionato il restauro agli inizi del XIX secolo da Luciano Bonaparte, fratello di Napoleone. Il Valadier, però, non si limitò ad intervenire soltanto sul Palazzo, ampliandolo e arricchendolo di affreschi, ma avviò anche una serie di interventi urbanistici e architettonici che contribuirono a dare un nuovo aspetto a quella parte del paese che era compresa all’interno delle mura farnesiane del XV secolo.

Come arrivare

In auto: da Roma, via Aurelia fino a Montalto di Castro e, quindi, deviazione per Canino.

Tipologie