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Civitella d'Agliano

Comune che si trova in provincia di Viterbo, della regione Lazio, con 1.734 abitanti e ha una superficie di 32,9 chilometri quadrati. Sorge a 262 metri sopra il livello del mare. Confine con la regione Umbria dalla quale è diviso da un lungo tratto del fiume Tevere e dal lago artificiale di Alviano.

Storia

Civitella d’Agliano è un tipico borgo medievale che sorge su un colle degradante verso la valle del Tevere. Abbiamo premesso che l’origine del Borgo è medioevale, ma prima della comparsa dei castelli baronali, la zona Teverina era stata già popolata dagli Etruschi e poi dai Romani. Ancora prima, forse, le popolazioni primitive che vivevano lungo le sponde del Tevere. E’ con la caduta dell’Impero Romano che le popolazioni contadine, prima libere di commerciare i loro raccolti con i mercanti che risalivano il Tevere, si rifugiano sulle colline da dove potevano avvistare per tempo le orde dei barbari o le bande di malviventi, e quindi organizzare la difesa. Le vicende storiche di Civitella e del suo castello risultano travagliate. I feudatari nel 1322 erano Ghibellini, ossia avversari del potere temporale dei Papi, tanto che, in quell’anno il castello venne fatto demolire per ordine del Comune di Orvieto, che puniva con questa misura l’aiuto che i Signori di Civitella avevano prestato ai Ghibellini ribelli di Orvieto. I Monaldeschi non mollarono. Eccoli di nuovo, nel 1329, ritornare saldamente in possesso di Civitella. Nel 1353, fu Giovanni a preparare l’invasione. Ma l’occupazione del Prefetto di Vico durò poco; infatti, i Monaldeschi, due anni dopo, tornarono in possesso del feudo. Nel 1517, Leone X, figlio di Lorenzo il Magnifico, rinnovò l’infeudazione di Civitella d’Agliano al Comune di Orvieto, concedendola a questi in “vicariato perpetuo”. Civitella si eresse poi, nel 1564, in Comune, sempre tributario del patrimonio di S. Pietro come tutti i feudi dello Stato Pontificio, sino all’annessione al Regno d’Italia nel 1870. Non meno interessante di quella di Civitella è la storia della frazione di S. Michele in Teverina, che fu Comune autonomo fino al 1927, quando fu unificato con Civitella d’Agliano.

Da vedere

Chiesa della Madonna delle Grazie - e l'antica parrocchiale dei SS. Pietro e Callisto in parte restaurata dal cardinale Angelo Maria Dolci. All'interno è possibile ammirare un bellissimo affresco del Quattrocento, restaurato, attribuibile al Pastura.

San Michele in Teverina - fu fondato nel 1164 da Pietro Baglioni di Mignano da cui il primo nome Castel di Piero.

Come arrivare

In auto: Autostrada A1 Firenze - Roma, da nord uscita Orvieto direzione Castiglione in Teverina e di qui per Civitella d'Agliano; da sud uscita Attigliano, di qui per Sipicciano, Graffignano e poi Civitella d'Agliano.

Tipologie