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Montalto di Castro

Montalto di Castro è un comune di 8.434 abitanti che si trova in provincia di Viterbo, della regione Lazio. Ha una superficie di 189,7 chilometri quadrati. Sorge a 42 metri sopra il livello del mare. Il comune è ai confini con la Toscana.

Storia

Montalto di Castro si estende su un lembo di terra all’estremità settentrionale della Tuscia romana, su un territorio multiforme che degrada dalle rocche tufacee al mare della costa tirrenica. Le prime testimonianze scritte dell'esistenza di Montalto di Castro risalgono al IX secolo, quando una bolla papale ne dichiara l'appartenenza alla diocesi di Tuscania, sicuramente la zona era abiatata già da lungo tempo come testimoniano le numerose necropoli disseminate sul territorio che costituiscono un'importante area archeologica. Nell'attuale località delle Murelle rimangono i pochi resti della zona più antica, mentre nelle campagne circostanti sono ancora visibili tombe a fossa. Montalto fu contesa in epoca medievale e rinascimentale da potenti famiglie, alcune delle quali lasciarono traccia di sè come gli Orsini che fecero edificare uno splendido castello arroccato dalla funzione chiaramente difensiva. Dal 1535 i Farnese hanno detenuto il governo per più di un secolo, durante il quale la città fece parte del Granducato di Castro. Le incursioni dei Saraceni tormentarono le nostre coste dal secolo ottavo al secolo dodicesimo d.C.. La costruzione si fa risalire a Desiderio, duca di Tuscia, poi re dei Longobardi, ma non esiste alcun documento storico sull’edificazione del primo castello in Montalto. Per secoli, il territorio montaltese fu devastato dalla lotta sostenuta contro i Pontefici e gli Stati loro alleati, dai potenti baroni di Vico, che furono signori feudali di Montalto sin dalla metà del secolo XII. Questa lunga lotta tra i Papi e i baroni di Vico, quasi annichilì il castello di Montalto: le campagne in rovina, le case abbandonate, una rarefazione paurosa della popolazione. Il Papa si interessò anche delle condizioni dei terreni, delle case diroccate e delle vigne abbandonate. La bolla di Papa Martino V del 28 febbraio 1421 è di importanza fondamentale per conoscere la storia di Montalto. Dopo la sconfitta dei potenti signori di Vico nel 1359, il Castello di Montalto cominciò a passare di mano in mano. Vista panoramica della chiesa Con la costituzione del Ducato di Castro, nel 1537, voluta da Papa Paolo III Farnese a favore del figlio Pier Luigi, Montalto godette di un periodo di discreta tranquillità. Con la distruzione di Castro nel 1649, voluta da papa Innocenzo X, il Ducato di Castro venne reincamerato tra i beni della chiesa amministrati dalla camera apostolica. Si spezzò l’unità del territorio che fu concesso in enfiteusi, per tempi brevi, a diversi signori. Ciò non consentì interventi rilevanti. Nel 1870, con la presa di Roma, termina il dominio dei Papi. Montalto entra nello stato unitario.

Da vedere

Castello Guglielmi - il cui nucleo più antico è costituito dall'imponente torre quadrangolare. Costruito probabilmente nel XV secolo dagli Orsini, come ricordato dalla lapide posta sulla torre, il castello subì in seguito numerose ristrutturazioni. L'interno è a navata unica e al di sopra dell'altare, custodito entro una teca in vetro, si conserva un pregevole dipinto, raffigurante La Madonna della Vittoria.

Santa Maria Assunta - si giunge davanti alla bella facciata settecentesca della chiesa parrocchiale di Santa Maria Assunta. L’edificio mostra sopra il portale di travertino lo stemma di Papa Pio VI Braschi che ne promosse il completo rifacimento nel 1783. L’interno, a unica navata, è decorato con interessanti dipinti della fine del XVIII secolo. In una teca, sulla destra, sono conservate le reliquie di Quirino e Candido, santi patroni di Montalto. In piazza Giacomo Matteotti si trova il Palazzo del Comune. La struttura, sorta in origine come convento francescano, venne successivamente trasformata in fortezza dai Farnese e inglobata nella cinta muraria.

Fiume Fiora - scorre sinuoso tra pareti di roccia, interrotto da cascate e rapide, ma rallentando il suo flusso quando si trova ad attraversare le ampie pianure dove un tempo si creavano stagnanti acquitrigni.

Archeologica di Vulci - si trova l'Oasi di protezione per la salvaguardia dell'ambiente dove esistono ancora gli ecosistemi che un tempo caratterizzavano tutta la zona. Imboccando i percorsi creati all'interno dell'oasi per guidare il visitatore si può quindi ammirare l'ambiente fluviale nella sua integrità.

Spiaggia della Marina - la parte litoranea della città si è sviluppata soprattutto a partire dagli anni ’50 quando ha iniziato a diventare una apprezzata località turistica. Oltre la fascia costiera di tipo sabbioso si trovano vaste pinete dove ci si può riparare dal sole nelle ore più calde per poi tornare a fare un bagno prima di rientrare e vedere cosa c’è in serbo per la serata nel borgo antico e nei dintorni.

Casale dell'Osteria - pregevole esempio di architettura colonica risalente al tempo della riforma fondiaria.

Come arrivare

In auto: l’autostrada del Sole A1, è consigliabile l’uscita al casello autostradale di Orte, collegato a Viterbo con una moderna superstrada. Da Viterbo, si raggiunge Tusciania attraverso la SP Tuscanese e quindi Montalto di Castro.

Tipologie