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Francavilla Angitola

Comune della Calabria, in provincia di Vibo Valentia, con 2.354 abitanti e ha una superficie di 28,3 chilometri quadrati. Il comune è ai confini con la provincia di Catanzaro. Sorge a 290 metri sopra il livello del mare. L'economia è legata principalmente all' agricoltura ed all'allevamento, anche se negli ultimi anni  sta  divenendo un' ambita meta turistica.

Storia

La fondazione di Francavilla, risalente al X-XI secolo per la riunificazione dei preesistenti abitati di Cartopoli, Clopani e Santo Foca, casali di Rocca Angitola. Nel sistema d’incastellamenti, relativamente all’area geografica dell’Angitola, assumevano rilievo ed importanza strategica Monteleone, Rocca Nicefora - Rocca Angitola, Maida e Nicastro; mentre sul lato ionico dell’istmo lamitino rivestivano lo stesso peso militare Catanzaro, Rocca Falluca, Squillace. La schematica rappresentazione del sistema difensivo normanno sulla costa occidentale e orientale consente di avanzare l’ipotesi che il “Castellum” di Francavilla, oltre a coprire una delle antiche vie istmiche, costituisse un punto di raccordo tra i centri fortificati disposti lungo il percorso dell’antica via romana Popilia e quelli posizionati sul litorale Jonico. Fortalizio considerevole e popolato, cioè centro d’importanza militare ed economica, Francavilla è indicato da Ibn Hawqual e Idrisi, cartografi arabi del X e XII secolo. Il Fiore menziona un tal Gentile San Giorgio signore di Francavilla nel 1270. Nel 1309 Roberto d’Angiò assegnò lo Stato di Mileto al conte Roberto Sanseverino, i cui discendenti lo detennero fino al 1501, quando il capitano Consalvo de Cordova ne spogliò Giacomo Sanseverino, che aveva parteggiato per i francesi. L’espansione urbana fuori dalle mura, al di là della zona di sicurezza rappresentata dal castello, è dovuta all’incremento demografico registrato nel Cinquecento per effetto delle migliorate condizioni economiche e sociali dell’intera regione. Nel secolo successivo per effetto della negativa congiunta economica e i terremoti del 1638 e del 1659 il numero dei fuochi diminuì paurosamente, infatti, nel 1669 furono registrati appena 81, cioè 324 abitanti, se si considera ogni fuoco formato, in media, da quattro persone. Nel Settecento si registra un’inversione di tendenza. Per l’aumento della popolazione il vescovo di Mileto, Giuseppe Carafa (1756-1786), istituì, nel 1763, una nuova chiesa parrocchiale sotto il titolo di S. Maria delle Grazie. Negli anni successivi le crisi sanitarie, le difficoltà economiche, gli sconvolgimenti sociali provocarono un sensibile regresso demografico, recuperato nel periodo 1849-1856. Nella seconda metà del secolo XIX, l’aumento della popolazione venne vanificato dal flusso emigratorio verso le Americhe.

Da vedere

Chiesa di S. Foca Martire - fu costruita nel medioevo e fu ubicata vicino al locale castello. Fu l’unica chiesa parrocchiale del paese, guidata originariamente da tre rettori, poi ridotti a due, fino al 1763 anno in cui il vescovo di Mileto, per evitare i frequenti litigi tra i due parroci, assegnò al più anziano  la chiesa di S. Foca, e al più giovane la chiesa di S. Maria delle Grazie. Il terremoto del 1783, che per i gravissimi danni provocati venne definito flagellum, colpì Francavilla e distrusse la chiesa parrocchiale di S. Foca Martire.

Chiesa di S. Maria  delle Grazie - sita nel rione medioevale di Pendino si deve far risalire periodo a cavallo tra il XVI° e XVII° secolo. Il 10 marzo 1763 fu elevata alla dignità di parrocchiale dal vescovo mons. Giuseppe Maria Carafa (1756-1785). L′istituzione di una seconda parrocchia era un′esigenza sentita, ma continuamente rinviata, perchè la chiesa non aveva i requisiti strutturali adatti.

Convento domenicano di S. Maria dell'Annunziata - fu fondato nel 1545 con breve di Paolo III. Nei censimenti cinquecenteschi è sempre annoverato tra i vicariati.

Come arrivare

In aereo: l'aeroporto più vicino è Lamezia Terme a circa 30 Km.

In auto: l'autostrada Salerno - Reggio di Calabria  la cui uscita, quella di Pizzo, dista da Francavilla Angitola circa 10 Km, oppure percorrendo la statale 18.

In treno: stazioni ferroviarie di Lamezia Terme, che dista circa 32 Km, e quella di Vibo - Pizzo, che dista circa 20 Km.

Tipologie