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Mongiana

Comune della Calabria, in provincia di Vibo Valentia con 881 abitanti e ha una superficie di 20,7 chilometri quadrati. Sorge a 922 metri sopra il livello del mare. Confina con i comuni di Serra San Bruno, Arena, Fabrizia, Nardodipace, Stilo. E situata nel centro delle Serre Calabre, tra il mar Ionio e il mar Tirreno, in un'oasi di verdi e lussureggianti boschi di conifere e latifoglie.

Storia

Le origini del paese, il cui nome pare derivare da quello di un ruscello che scorreva nella Piana Stagliata Micone al centro di fittissimi boschi, sono recenti. Il centro abitato fu fondato l'8 marzo 1771 sul colle Cima come residenza per operai, artigiani, impiegati, dirigenti e guarnigioni militari impegnati a svolgere attività produttiva nelle Reali Ferriere e Fabbrica d'Armi impiantatavi dai Borboni. A Mongiana tra il 1825 ed il 1828 furono realizzati i primi ponti sospesi in ferro d'Italia: il Real Ferdinando sul fiume Garigliano ed il Maria Cristina sul Cadore. Inoltre fu costruito il fucile da fanteria modello "Mongiana". Era tanto importante la Fabbrica d'armi di Mongiana che ricevette la visita del re di Napoli Ferdinando II di Borbone: precisamente il 16 e 17 ottobre 1852. Abitava a Mongiana il Cavaliere Ferdinando Iorfida che possedeva la patente n. 1 per la Calabria e conduceva una delle prime automobili allora in circolazione di proprietà della famiglia Morabito. Dopo l'unità d'Italia inizia una rapida decadenza dell'insediamento produttivo. Nel 1856 si ravvisò l'urgenza di ingrandire lo stabile, finchè nel '59 il Savino su suo progetto realizzò la Casa del Comandante affacciata sulla piazza della Fabbrica d'Armi, su tre piani. Il primo era riservato ai cavalli, sul secondo le truppe ed il terzo ospitava il comandante. In età murattiana, si pensò anche agli operai con la costruzione di case in muratura. Tutte molto simili, secondo uno dei principi illuministici. Alla chiusura dello stabilimento furono acquistate dai superstiti, quelli che, non facendo parte delle maestranze delle officine che videro ridursi le prospettive di sopravvivenza fuggirono ove stavan sorgendo altri siti siderurgici, cioè verso il Nord della penisola o Francia e Germania, con un compenso di buona uscita in attrezzi, strumenti vari, risorse di magazzino e quant'altro. Chi riuscì a resistere in qualche modo al disastro economico furono i contadini, i boscaioli e i carbonificatori, che se pur decimatisi riuscirono a trovare il do di acquistare le abitazioni abbandonate e i siti di quanto le intemperie si lasciavano dietro. Molti divennero terreni fertilissimi per piccoli vigneti, legumi, mais e ortaggi vari. Le risorse faunsticche, pastorizie e di allevamento in genere furono di ausilio nelle ristrettezze. Mentre i magazzini della fonderia divennero case di abitazione, la fabbrica d'armi magazzini e abitazioni insieme alle caserme e i capannoni dei manovali. Il territorio che circonda l'abitato è caratterizzato dalla presenza di rigogliosi boschi attraversati da torrenti incontaminati, aria pura e acqua cristallina che è possibile bere direttamente dalle sorgenti.

Da vedere

Villa Vittoria - Centro Polifunzionale del Corpo Forestale dello Stato, ubicata all'interno della Riserva Naturale Biogenetica Cropani-Micone. Posta alla periferia di Mongiana, costeggia la SS 510 che costituisce la via di accesso al centro. La struttura costituisce un costante punto di riferimento, oltre che per il turismo montano, per visite didattiche e per gli stage legati ai problemi ecologici ed ambientali organizzati da Università. Nelle riserve naturali delle serre Cropani-Micone e del "Marchesale" sono stati elaborati, numerosi percorsi naturalistici, a cura del Corpo Forestale dello Stato di Mongiana, ove è possibile richiedere l'opuscolo contente tutte i percorsi e diverse informazioni come i tempi di percorrenza, difficoltà.

Come arrivare

In auto: da nord: A3 uscita Pizzo (bivio Angitola) - SS 110 fino al bivio per Mongiana - SS 501 fino al paese. Da sud: A3 uscita Serre - SS 182 fino a Serra San Bruno - SS 110 fino al bivio per Mongiana
- SS 501 fino al paese.

In treno: Fs a lunga percorrenza stazione di Lamezia Terme.

In autobus: da Lamezia Terme, Vibo Valentia, Soverato, Catanzaro.

In aereo: aereoporti di: Lamezia Terme, Reggio di Calabria.

Tipologie