Capriglia Irpina è un comune di 2.332 abitanti della provincia di Avellino. Situato nella media valle del Sabato, fra il torrente San Giulio e le falde occidentali del monte Partenio, ai piedi del Vallatrone sorge a 575 metri sopra il livello del mare. Il panorama che si gode da le colline e tra i più belli che l’ Irpinia possa offrire. Ha dato i natali al pontefice Paolo IV ed è ubicato nella splendida cornice del Parco Regionale del Partenio. Il santo patrono è Sant'Antonio.
L’economia di Capriglia è basata sulle attività legate all’agricoltura.
Le sue origini risalgono all'epoca romana come testimoniano le numerose necropoli, ville rustiche e reperti di tipo vascolare rinvenuti nella zona. Il primo documento in cui si fa menzione del centro è un atto di donazione del 955. Nel medioevo fu borgo fortificato. Fu feudo di alcune potenti famiglie napoletane, i Carafa, i Caracciolo principi di Avellino e gli Schifani.
La Parrochhia di San Nicola di Bari, centro di aggregazione di Capriglia, fu costruito su di una preesistente cappella dedicata a vescovo.
La Chiesa di S.Antonio presenta alcune decorazioni in stucco. L’alto portale è in pietra scolpita.
Chiesa di San Felice è un importante edificio religioso cinquecentesco.
Il Castello o Palazzo Carafa presenta la facciata, con sei finestroni ad arco disposti simmetricamente su due piani. Al piano superiore è un grande salone, che fino al secolo scorso era decorato da artistici affreschi. L'edificio era abitato fino alla Seconda Guerra Mondiale quando fu definitivamente abbandonato.
Nel centro antico sono anche alcune edicole funerarie in travertino con personaggi togati in rilievo visibili nelle murature esterne della chiesa parrocchiale, della torre campanaria e del palazzo Carafa.
Da non perdere: Festa patronale di San Felice (Dicembre); Festa patronale di San Nicola di Bari.
In Auto: A16, uscita Avellino Ovest, SS 374 dir. Mercogliano-Benevento, oppure raccordo Salerno-Avellino E841, SS 7 bis.