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Calvatone

E un comune lombardo, in provincia di Cremona, con più di 1.248 abitanti. Sorge a 29 metri sopra il livello del mare. Il comune è ai confini con la provincia di Mantova.

Storia

La leggenda vuole che Calvatone abbia preso il nome da Caio Mario, in onore della sua vittoria sui Cimbri ottenuta tra Verona e Cremona. Per alcuni secoli le vicende del Borgo seguirono quelle di Brescia al cui territorio il contado apparteneva e della cui diocesi faceva parte la parrocchia. Dopo la scomparsa dei Conti di Calvatone il comune di Brescia concesse Calvatone in feudo alla famiglia Sali di Brescia. Dopo una serie conflitti le parti affidarono il compito di arbitro a Francesco Sforza, che divise il territorio marianese in due settori: la Rocca di Calvatone, con parte della contrada, restò con i Gonzaga, il resto andò alla Repubblica di San Marco. Calvatone divenne dunque terra di confine tra due Stati che, tranne in momenti particolari, conservarono buone relazioni e quindi non necessitavano di apparati difensivi rilevanti. Non per questo la rocca venne trascurata. La data del 1466 può essere collegata a Ludovico, secondo Marchese che si avvalse dell'abilità di Giovanni da Padova per dotare la rocca di Calvatone di un sistema difensivo idoneo anche a sopportare i tiri delle bombarde. Alla Fine del Quattrocento venne aperto da alcuni ebrei un banco per il prestito e il cambio di valute. Durante il Cinquecento il borgo si arricchì di numerose abitazioni di prestigio, e la comunità raggiunse un discreto benessere,grazie anche alla presenza di numerose famigli di nobili, per cui dal 1505 si poteva permettere di mantenere un maestro per l'educazione dei fanciulli sull'esempio della casa gioiosa di Vittorino Da Feltre a Cremona. Per un lungo periodo mancano notizie di rilievo, a parte i rinnovi dei privilegi sempre concessi dai Signori di Cremona e le nomine dei parroci. La guerra del 1630, e le conseguenti occupazione e peste causarono danni notevoli e duraturi provocando la decadenza delle attività economiche, visto che negli archivi non si trovano più richieste per la riconferma dei privilegi. Dopo l'occupazione austriaca due avvenimenti caratterizzano la vita del paese nel 1700: il passaggio della parrocchia sotto la diocesi di Cremona ed la ridefinizione dei confini del trattato di Vario, che diede al territorio del comune l'assetto attuale.

Da vedere

La Rocca - all'interno della rocca vi erano poche abitazioni, probabilmente la residenza del comandante della guarnigione ed i locali per ospitare soldati, cavalli e forse il deposito delle derrate. Attualmente la maggior parte della rocca è stata demolita e si conservano solo la grande torre e l'ingresso con il relativo tratto di mura.

Come arrivare

In auto: dista 22 chilometri da Cremona.

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