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Madignano

Madignano è un comune di 3.022 abitanti della provincia di Cremona, nella regione Lombardia.

Storia

Lo storico Monsignor Angelo Zavaglio fa risalire il nome, invece, alla parola "matinianus", da cui Madenianus, a indicare un luogo situato a mattina, cioè verso est e verso il confine cremonese. Storicamente si ha la prima notizia il 5 agosto dell'anno 1000, quando a Tauriano, in una sentenza giudiziaria, tra i giudici che costituiscono la corte c'è Lanfranco di Madignano. In anno 1095 si ha la prima menzione del priorato cluniacense, posto alle dipendenze del monastero di San Paolo d'Argon: la piccola comunità monastica rimase a Madignano fino alla metà del XV secolo, allorché il monastero fu eretto in commenda. Politicamente Madignano seguì le sorti e rimase sempre nell'orbita di Crema.

Da vedere

Chiesa Parrocchiale di San Pietro in Vincoli - sono legati strettamente alla fondazione del monastero dei Benedettini Cluniacensi avvenuta verso la fine del secolo XI in seguito all'impulso dato dalle edificazioni di altri monasteri ad Ombriano e a Crema. Il nucleo primitivo dell'antica chiesa benedettina, è stato individuato durante i lavori di restauro del 1972 - 1973, evidenziando, in corrispondenza della facciata laterale, la presenza di strutture murarie, di circa 5 metri di altezza, realizzate in pietra e tavelle posate a spina di pesce, coperte con tetto a capanna.

Il Santuario della Beata Vergine del Marzale - è una delle più antiche chiese del cremasco, dapprima appartenente alla parrocchia di Ripalta Arpina e dal 1584 inclusa, invece, nel territorio parrocchiale di Ripalta Vecchia. La derivazione storica del nome "Marzale" è piuttosto dibattuta tra gli storici: chi sostiene l'esistenza di un rapporto, dai primi decenni del XVIII, con la festa dell'Annunciazione della Vergine che avrebbe dato il nome al santuario della Madonna di Marzo, altri sostengono la derivazione germanico - longobarda del nome del località inerente anche alla particolare posizione geografica. Le origini della chiesa del Marzale si possono far risalire alla prima metà dell'anno 1000 d.C.con il nome Santa Maria del Marzale.

Chiesa Parrocchiale di Sant'Imerio Vescovo - risalgono al 1041, allorché Guinizone di Rivoltella rifondò due chiese con gli stessi santi titolari di altrettanti edifici di culto di Cremona: a Santa Maria è dedicato il Santuario della Beata Vergine del Marzale a Sant'Imerio è dedicata la chiesa in oggetto. L'edificio presenta una semplice facciata a capanna con una grande finestrone centrale a vetro, che sovrasta il portale ed affiancato da due finestre più piccole. Su lato settentrionale è stata murata la lapide che ricorda i Caduti di Ripalta nei conflitti mondiali; l'interno, ad aula unica, è piccolo ma arioso e oggi conserva il prezioso, un tempo ospitato nel Santuario, e qui trasferito dopo un un furto ed il clamoroso recupero.

Chiesa Sussidiaria del Sacro Cuore - fu voluta dal priore Celestino Premoli nel 1840 pensandola come chiesa sussidiaria, ma forse coll'intento di sostituirla in seguito alla "césa ècia" la chiesa parrocchiale ancora correntemente utilizzata. Mentre la costruzione dell'edificio avanzava si optò per una modifica al progetto, allungando la chiesa di una campata e inalzando quella centrale per mantenerne le proporzioni. L'edificio ritornerà di proprietà della parrocchia nel 1911.

Come arrivare

In auto: dista 39 chilometri da Cremona, capoluogo della omonima provincia cui il comune appartiene.

Tipologie