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Caccuri

Comune della Calabria, in provincia di Crotone, con 1.780 abitanti e ha una superficie di 57,3 chilometri quadrati. Il comune è ai confini con la provincia di Cosenza. L'altitudine sul livello del mare è di 646 m. Dista da Crotone e di 42 chilometri.

Economia

La principale risorsa economica è l'agricoltura. Vi è una modesta produzione di ortaggi, salumi, formaggi, vino. Ci sono alcuni piccoli allevamenti ovini e caprini e numerosi frantoi, tra cui uno che produce olio biologico non trattato. Resiste ancora l'arte del ricamo che viene tramandata da madre in figlia e che però non ha mai raggiunto una produzione tale da permetterne la commercializzazione. In località Calusia si trova una centrale idroelettrica suddivisa in due strutture. Modesto è il tessuto impiegatizio, ma diverse sono le attività commerciali.

Storia

Il nome di Caccuri pare che derivi secondo il Barrio, dal greco MI GLORIO o da CACUMEN,  vetta. E' una delle più antiche città della Calabria. Come attestano alcuni reperti archeologici rinvenuti un po' ovunque sul territorio caccurese, ed in particolare modo dalla scoperta sepolcreto avvenuta nel 1929 a "Pantane" località a pochi km da Caccuri è che il territorio era abitato sin dal neolitico. Nel periodo romano, la popolazione preferiva vivere sparsa per le campagne come ci confermano le grotte scavate nella roccia. Nell'XI secolo il territorio faceva parte della diocesi di Cerenzia, esistevano tre monasteri basiliani: il monastero di S. Maria, il monastero dell'Abate Marco, il monastero di S. Maria dei Tre Fanciulli. Essi furono istituiti da monaci basiliani venuti in Calabria nel 726 allorquando Leone III pubblicò un decreto contro il culto delle immagini, con il quale vietava l'esposizione e venerazione nelle stesse chiese. Pertanto i monaci che, per secoli avevano diffuso professato il culto delle immagini, preferirono recarsi nell'Italia Meridionale, dove lontani dall'imperatore potevano liberamente esercitare il culto dell'immagini.

Da vedere

Chiesa di Santa Maria delle Grazie - che presenta una struttura di epoca medioevale e che fu costruita nel centro della cittadina nel secolo XVº, e in seguito rimaneggiata, tanto da cambiare completamente aspetto.

Chiesa Santa Maria del Soccorso - costruita alla periferia della cittadina nel secolo XVIº ossia nel periodo tra il 1515 e il 1520 e caratterizzata da una navata, nella quale a destra si trova una cappella con un meraviglioso altare barocco dove è situata la statua di San Domenico. Il monumento, oggi, appare molto danneggiato all´interno, anche se negli ultimi anni è stato sottoposto a restauro da parte della soprintendenza.

Castello Baronale - costruito in luogo dell´antico castro bizantino nel VI secolo. Molte volte restaurato vide l´ultimo pesante intervento nel 1885, quando chiamato un architetto napoletano vi aggiunse il rivelino e una torre cilindrica di puro stile medioevale. Ebbe, nel corso dei secoli, diversi proprietari e attualmente tutto il complesso resta privato anche se gran parte del monumento si trova nello stato di abbandono.

Fontana Canalaci - rasalente al 1884 e costruita anch’essa alla periferia del paese. Fu fatta costruire dal Sindaco Guglielmo Barracco per soddisfare le esigenze della gente quando ancora non esisteva la rete idrica.

Come arrivare

In treno: Stazione F.S. di Cosenza.

In auto: Attraverso la statale silana Crotone - Cosenza raggiungere Caccuri.

In aereo: l'aeroporto S. Anna di Crotone.

Tipologie