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Isola di Capo Rizzuto

E un comune della Calabria, in provincia di Crotone con 14.233 abitanti e ha una superficie di 125,3 chilometri quadrati. Sorge a 90 metri sopra il livello del mare. L'economia è prevalentemente turistica e numerose sono le attività alberghiere e commerciali sorte negli ultimi anni.

Storia

Fu fondata da un popolo proveniente dall'Africa del nord, dagli stessi luoghi dove poi fu eretta Cartagine, i Japigi che si stabilirono tra Isola Capo Rizzuto e Capo Piccolo (1200 a.c.). Nel medioevo diventando importante centro della diffusione della religione cattolica nell'Italia del sud e sede vescovile, fino al 1818. In questo periodo si costruiscono molte chiese e monasteri si diede vita al poderoso sistema difensivo che era formato da importanti costruzioni quali il castello dei Ricca e le mura di cinta del borgo vecchio ad Isola C.R., il castello aragonese di Le Castella, le numerose torri costiere di avvistamento e di difesa: Torre Vecchia e Torre Nuova a Capo Rizzuto, Torre Cannone tra Capo Cimiti e Le Cannella, Torre Bugiafro, Torre Griscuolo a Le Castella, tutte dotate di guarnigioni militari e di cannoni. Denominatore comune della vita del popolo di Isola dal medioevo alla seconda guerra mondiale fu la condizione di estrema povertà in cui spesso fu costretto dai vari feudatari che si susseguirono nella proprietà dei terreni agricoli, i quali pur essendo tra i più produttivi della Calabria, come del resto tutti i terreni del cosiddetto Marchesato Crotonese, ben poca ricchezza produssero per gli Isolitani. Solo nell'ultimo periodo dopo la riforma agraria, con il parziale disgregamento dei latifondi e la successiva assegnazione ai contadini dei fondi coltivabili, la condizione economica è migliorata. Dal 1970 in poi, con la costruzione di alcuni centri vacanza di importanza nazionale, si è avviata uno sviluppo turistico che valorizzando le notevoli ricchezza naturali della zona ha fatto conoscere Isola Capo Rizzuto in Italia e nel mondo.

Da vedere

Chiesa di S. Marco - costruito nel 1549 per volere del feudatario Antonio Troylo Ricca, l'edificio sacro presenta una facciata semplice e lineare, sulla quale si apre un bel portale in pietra, lavorato a bassorilievo con motivi agresti e puttini, opera di abili maestranze locali. L'interno, a navata unica, conserva un sarcofago in tufo del XVI secolo, con epigrafe e stemma dei Ricca, sul cui coperchio e' scolpito un guerriero con spada e celata alzata sul viso.

Castello Feudale - edificato nel XVI secolo dal principe Antonio Ricca. Di pianta quadrata, con torri angolari speronate di forma quadrilatera, il maniero rientrava nel sistema difensivo realizzato per proteggere la popolazione dalle scorrerie dei turchi. Dell'originaria struttura rimangono soltanto resti delle torri.

Torre Vecchia -  edificata nel 1575, essa faceva parte del sistema difensivo realizzato per proteggere le popolazioni dalle incursioni dei turchi. Di pianta cilindrica, con cordonatura a conci di pietra, la torre fu sede di un presidio armato fino al 1800; oggi si presenta in cattive condizioni a causa dei danni provocati dalla salsedine e dagli agenti atmosferici.

Duomo - edificato tra il '500 e il '600 per volere del vescovo Annibale Caracciolo, sorge sul sito di un preesistente monastero normanno. L'elegante facciata barocca, sulla quale si apre un bel portale del XVII secolo, finemente decorato e sormontato dallo stemma vescovile, e' fiancheggiata da un possente campanile con bifora, che risale alla struttura originaria. L'interno, a tre navate e con abside quadra, e' mirabilmente ornato da stucchi settecenteschi, e conserva pregevoli opere d'arte, tra le quali si segnalano un settecentesco altare barocco in marmo policromo, un polittico del '500, un coro con stalli intagliati, del XVII secolo, e due bellissimi troni vescovili, uno in legno inciso, l'altro in marmo, di scuola napoletana, databile al 1758.

Riserva Naturale Marina - fu istituita nel 1991. Le cavita' delle scogliere sono un ottimo rifugio per polpi, aragoste, datteri di mare e ogni tipo di pesce; le numerose buche del fondo ospitano invece interessanti esemplari di cernia, murene e il raro e variopinto pesce pappagallo, tipico dei mari tropicali. All'interno dell'area protetta si distingue una "riserva generale" e due zone piu' piccole, indicate come "riserve integrali", con un regime di tutela piu' rigido, nelle quali sono vietate tutte le immersioni, la navigazione e qualsiasi tipo di pesca. La Riserva dispone inoltre di barche dotate di un ponte superiore, per una veduta panoramica della costa, e di chiglia trasparente, dalla quale i visitatori possono ammirare la splendida flora e fauna marina e le numerose testimonianze archeologiche che i fondali custodiscono da secoli.

Come arrivare

In auto: A3, uscita Cosenza, proseguendo poi lungo la S. S. 107 silana - crotonese, quindi lungo la S. S. 106 Ionica per circa 18 chilometri; oppure, sempre A3, uscita Sibari - Spezzano Terme, quindi percorrendo la S. S. 106 Ionica. Isola di Capo Rizzuto dista da Crotone 19 chilometri.

In aereo: l'aeroporto più vicino è il "S.Anna" di Crotone.

Tipologie