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Casargo

Casargo è un comune di 894 abitanti che si trova in in provincia di Lecco, della regione Lombardia. Un ampio fondovalle dominato dalla massiccia sagoma del monte Legnone è la cartolina di presentazione del paese di Casargo, situato nell’Alta Valsassina a 800 metri di quota. L'economia del paese poggia su alcune aziende. Resistono ancora attività tradizionali come il formaggio, il latte e l'allevamento.

Storia

Le più antiche testimonianze archeologiche dei primi abitatori di Casargo risalgono ad un arco di tempo compreso fra la Prima e la Seconda Età del Ferro e sono state trovate nelle vicinanze della Chiesa parrocchiale, frutto di fortuiti ritrovamenti alla fine dell'Ottocento. Si tratta di tombe del periodo celtico, del tipo sia a cremazione sia a inumazione, che hanno restituito reperti di vario genere attestando la presenza umana stabile nel territorio di Casargo già fin dall'epoca preromana. Casargo deriverebbe così, secondo Pasetti e Uberti, da "Casa Argi", in onore della divinità dai cento occhi, ipotesi non del tutto inappropriata per un paese posto a sentinella tra due valli. L'insediamento umano nella Val Casargo risale certamente ad epoche molto remote. La Val Casargo fin dall'antichità costituì un importante snodo viario. Se dal lago era possibile raggiungere la Val Casargo attraverso la Muggiasca e Taceno, l'asse viario principale della valle era costituito dall'antico tracciato che collegava in modo diretto Milano alla Valtellina e da qui al nord Europa. Dalle più remote epoche, fino alla costruzione della litoranea, costruita dagli Austriaci fra gli anni 1824 e 1832, questa era una via molto frequentata e di grande valore strategico. Secondo alcuni il controllo militare di questo punto importante di passaggio, alla fine di una valle rinserrata e vicino ad un valico, non sarebbe estraneo alla fondazione del paese, concepito come baluardo contro eventuali minacce provenienti sia dalla Val Varrone che dal fondo valle o dal lago.

Da vedere

Chiesa di San Bernardino - oggiIn origine la chiesa era un semplice oratorio ad un'unica navata la cui costruzione risale al Quattrocento. La chiesetta viene ripristinata e ingrandita, anche con le rimesse di alcuni emigrati nel Torinese. Viene ulteriormente ingrandita con l'aggiunta delle navate laterali nel 1833-34 e fu ampliata verso occidente e quindi sottopopsta a decorazione a cominciare dal 1842. Risale a quell'anno l'organo di Giuseppe Valli revisionato nel 1899 da Vittore Ermolli. Di qualche tempo più avanti sono gli affreschi di Giovan Maria Tagliaferri, che illustrano l'arco trionfale con i profeti, la volta del Presbiterio con l'Annunciazione e gli Evangelisti, e il coro con numerosi medaglioni di santi. Nell'oratorio di San Giacomo di Codesino la pala precedente di Sant'Antonio del 1658 firmata da Luigi Reali. Del 1824 è l'altare maggiore a tempietto in marmi e formelle scolpite.

Chiesa di San Martino - a IndoveroLa parrocchia di San Martino si trova in una posizione isolata e equidistante tra i due paesi di Indovero e Narro vicino al profondo solco della Valresina. Data la sua antica origine, San Martino fu la prima chiesa della alta Valsassina a diventare una parrocchia autonoma staccandosi definitivamente da Margno, l'allora chiesa matrice. Questo avvenne il 3 maggio del 1472 su decreto dell'arcivescovo di Milano Stefano Nardini, quando era già stato ricostruito con l'inversione dell'asse. In compenso il parroco, Ambrogio Mornico, oriundo di Cortenova, che lo accolse insieme alla popolaziione era una persona straordinaria. Nella relazione della visita viene descritto cosi: "piccolo di statura era un pozzo di scienza. La chiesa appare non ancora completamente arredata; manca ancora un battistero e ci sono altari disadorni. In compenso c'è una acquasantiera, il cimitero è recintato e la casa parrocchiale, anche se scomoda e disadatta, si trova comunque ad Indovero. Nell'interno neoclassico si trovano una tela di Sant'Antonio da Padova del Settecento e la cappella del Rosario, adorna di stucchi e di un altare ligneo del 1667, con i Misteri su tavolette euna statua della Vergine che risale alla fine del Cinquecento.

Chiesetta di San Rocco a Narro - la piccola costruzione precede il paese con una curiosa facciata a capanna caricata sulla sinistra da un ampio campaniletto a vela. I rimaneggiamenti non cancellano la antica struttura riferibile al Trecento e legata ad un probabile voto contro le pestilenze. L'edificio consiste oggi in una modesta aula grosso modo rettangolare, divisa a metà da una specie di arco trionfale: la prima parte ha un soffitto piano, mentre la seconda ha delle voltine a crociera costolate, con la parete di fondo dell'altare piana e verticale.

Chiesetta di Santa Margherita - è collocata su uno sperone roccioso nelle vicinanze del valico di Piazzo, poco fuori dall'abitato di Somadino a 865 m. s.l.m. Ancora oggi l'edificio si presenta con forme omogenee se si esclude il portichetto aggiunto in epoca più tarda ed è composta da una piccola navata suddivisa in due campate con volte a vela rivolta ad oriente e da un abside semicircolare sovrastata dal catino. La facciata, stando sotto il portico, ha un portale di accesso e due finestre munite di grata. Sul lato meridionale c'è una apertura di dimensioni maggiori che illumina l'interno. Intorno all'abside sono visibili gli archetti sotto gronda e le tre monofore. I muri esterni, per la caduta degli intonaci, mettono in luce, nella zona absidale e nella parete meridionale, una tessitura muraria di pietre a vista. La costruzione originaria, senza portico e con una piccola porta sul lato nord, ha comunque subito nei tempi rimaneggiamenti e aggiunte. All'interno, a sinistra per chi entra, nella prima campatella della navata è presente un affresco che rappresenta la Vergine con Bambino, santa Margherita alla sua sinistra e un santo martire alla sua destra che il Borghi identifica cone San Giorgio.

Come arrivare

In auto: è raggiungibile da Lecco attraverso la statale 36 in direzione della Valtellina. Si deve imboccare l'uscita per Bellano in direzione di Taceno e proseguire nell'Alta Valsassina. Casargo dista da Bellano 14 km e da Taceno 4 Km. Sempre da Lecco si raggiunge Casargo.

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