Italynet

Hotel Afragola, Agriturismo Afragola, Bed and Breakfast Afragola

Italia

ricerca

Afragola

Comune della Campania, in provincia di Napoli, con 62.319 abitanti e ha una superficie di 18,0 chilometri quadrati. Sorge a 43 metri sopra il livello del mare. Situato nella piana fra Napoli e Caserta, nei Regi Lagni, la zona di bonifica tra basso corso del Volturno, Vesuvio, Campi Flegrei e preappennino campano. Il comune è a pochi chilometri da Napoli.

Storia

L’etimologia del toponimo è controversa, il primo documento che vi fa riferimento, scoperto dallo studioso Batolomeo Capasso risale al 1131 e riporta il nome Afraore, in carte successive si ritrova via Afragone, Afraolla, Fraolla, Afrangola e dal 1272 Afragola. Secondo la tradizione la città sarebbe stata fondata nel 1140 dal re Ruggero II di Sicilia, detto Ruggero il Normanno, che avrebbe distribuito terre incolte ai suoi veterani. La tradizione era tuttavia già stata riconosciuta come falsa dallo storico ottocentesco Bartolomeo Capasso. Probabilmente il centro si sviluppò a partire da una serie di insediamenti rustici, divenuti piccoli villaggi e attorno a chiese probabilmente preesistenti.
La prima menzione del nome risale alla prima metà del XII secolo. Fu feudo dell'arcivescovo di Napoli e uno dei casali considerati parte integrante di Napoli. Nel 1576 l'universitas acquistò i diritti della parte feudale e della parte demaniale del suo territorio, mentre il re si riservava il diritto di nominare un governatore per l'amministrazione del casale. Nel 1639 il duca di Medina, viceré di Napoli, decise la vendita dei casali per finanziare la guerra dei Trent'anni e gli abitanti di Afragola furono costretti a versare nuovamente una considerevole somma di denaro. Nel 1799 Afragola partecipò alla Repubblica napoletana e fu issato nell'attuale piazza Municipio l'albero della libertà. Solo nel 1809 si ebbe la prima amministrazione comunale. Sotto il regime fascista Afragola, come tutte le città di una certa importanza, era amministrata da un podestà. Il 5 ottobre 1935 il re Vittorio Emanuele III, su proposta del podestà, conferì al Comune il titolo di città, come commemorato da una targa marmorea affissa nell'atrio di Palazzo Civico il successivo 28 ottobre.
Si ebbe il progetto di trasformare Afragola in una grande città, mediante la riunione con Casoria.

Da vedere

Basilica di Sant'Antonio - fu eretta in stile barocco a partire dal 1613 con annesso convento dei "Frati minori riformati" dell'ordine francescano, nonostante l'opposizione dei domenicani. Il culto di sant'Antonio ha reso la chiesa un celebre luogo di pellegrinaggio, facendo di Afragola la "Padova del sud". Dal 1995 il santuario è gemellato con la Basilica di Sant'Antonio a Padova.

Piazza del Municipio - in origine esisteva come piccolo slargo con il nome di "piazza dell'Arco". Vi si affacciava la piccola chiesa di San Nicola di Bari. L'antica universitas, organizzazione degli abitanti che rappresentava la città, che si era riunita inizialmente nella chiesa di Santa Maria della Misericordia, prese in affitto nella prima metà del XVIII secolo alcuni ambienti di "palazzo Tuccillo" in via San Giovanni.

Chiesa del cimitero - fa parte del progetto cimiteriale 1841 da Ferdinando Patturelli. Lo stile dell'edificio è chiaramente di impronta neoclassica, la facciata esterna è costituita da due colonne doriche e da due pilastri laterali che sorregono il maestoso timpano, mentre le pareti laterali sono ornate con semplici liste orizzontali, allegerite da due riquadri, la parte frontale invece è ornata da tre ghirlande circolari. L'interno è a croce greca e le braccia sono voltate a botte con lacunari, al centro si ereggono quattro piloni atti a sostenere la cupola a catino, ancora a lacunari, con otto finestre nella parte bassa per diffondere la luce all'interno, così come i finestroni posti sulle braccia laterali della chiesa.

Chiesa del Santissimo Rosario - nacque nel 1602 per ospitare i padri Domenicani, presenti ad Afragola già dal 1500 per volere degli amministratori. Inizialmente la struttura sarebbe dovuta sorgere in un'area molto ampia ma lontana dalla città, tuttavia si ripiegò per un lotto di terreno molto più' piccolo di quello originale ma vicino al centro abitato. Grazie alla massiccia collaborazione dei cittadini la chiesa fu eretta in un solo anno mentre il vicino convento richiese un lavoro più lungo nonostante la sua semplicità. La facciata della chiesa è in stile tardo Barocco, chiaro segno delle varie ristrutturazioni. L'interno conserva ancora il sapore settecentesco, con i suoi marmi, stucchi, cornici e pavimenti maiolicati. La struttura della chiesa è a croce latina, con abside piano; possiede cinque cappelle su ogni lato dell'unica navata, coperte da archi a tutto sesto, vi è un breve transetto, un presbiterio rettangolare ed è dotata di un'ampia volta a vela.

Chiesa di S.Maria d'Ajello - è forse la più antica di Afragola. Essa sorge al centro di un vecchio rione agricolo, e si affaccia su una piccola piazza a cui si accede da tre stretti vicoletti. Originariamente l'edificio era costituito da un'unica navata centrale e da due cappelle laterali: a destra la cappella del Presepio, a sinistra la cappella del Fonte Battesimale. Intorno al 1580 l'edificio fu ampliato da due navate laterali costituite da sei altari ciascuna, che erano le tombe delle famiglie più importanti e ricche. Nel corridoio della navata centrale ci sono delle botole che portano a un cimitero comune e sotterraneo,diviso in quattro parti: la prima parte, situata sotto l'ingresso principale, era assegnata ai bambini e ai non battezzati; la seconda alle donne; la terza agli uomini; e la quarta, situata sotto l'altare, era assegnata ai Sacerdoti.

Basilica di S.Antonio - l'origine del tempio risale al lontano 1638 quando il Sig. Giovan Battista Lajezza di Afragola acquisiva il territorio ove ora si erge la chiesa, il convento e il convitto con l'anesso giardino. Inizialmente la chiesa fu dedicata all'Immacolata Concezione poi a S.Francesco d'Assisi infine al glorioso taumaturgo S. Antonio di Padova che portò la parola di Dio nelle missioni in Marocco. La chiesa è di stile barocco e la facciata ne è la più ampia espressione, inizialmente era dipinto a fresco un magnifico quadro, rappresentante S. Antonio, ma il tempo e le intemperie corrosero quasi completamente tale affresco al posto del quale è stata collocata l'effige di S. Antonio,tutta in maiolica.

Chiesa della Misericordia - fu costruita alla fine del XV secolo da monaci dell'ordine dei "I servi di Maria". Purtroppo negli anni ha subito numerose modifiche, di cui tre radicali databili nel 1857, nel 1938 e nel 1970. La facciata presenta un unico livello a capanna con a centro il portale architravato. L'interno è a navata unica, e si chiude su un abside poligonale. Al di sopra del cornicione sei finestre illuminano l'interno, alternandosi a medaglioni in passato sicuramente completati da affreschi. Il presbiterio viene illuminato da due sole finestre rettangolari ed è coperto da una volta a spicchi.

Chiesa di S. Giorgio - una cappella in onore del Santo già esisteva ad Afragola nel 1131, e dunque a quella data un piccolo centro abitato già doveva esistere. In origine doveva esserci una piccola parrocchia di forma rettangolare, non atta però a soddisfare le esigenze religiose di un rione che andava via via popolandosi. La nuova Chiesa venne terminata in un breve arco di tempo che va dal 1695 al 1702. Sorgeva nel punto più alto della città. Al centro si innalza l'altare maggiore, un capolavoro autentico: una divina poesia si sprigiona da tutto l'insieme ricco di marmi policromi, intarsiati con abile e fine magistero. Maestoso, austero, solenne si eleva il campanile da una base di piperno, scorniciato nel lembo superiore, per tre piani leggermente rientranti; ogni piano ha uno stile che lo caratterizza e che si fonde con gli altri due in un tutt'uno.

Chiesa di S. Giovanni Battista - posta sul lato sinistro di piazza Municipio, sorse probabilmente tra il XV ed il XVI secolo. L'edificio odierno è differente dall'originale a causa delle radicali modifiche apportate nella struttura nel 1784 ordinate dall' avvocato Antonio Della Rossa. La facciata esibisce una lunetta ad arco, per illuminare l'interna, al di sotto della quale si trova l'ampio portale d'ingresso; ai lati due lesene decorative sembrano davvero sorregere il timpano triangolare che sovrasta il tutto. L'altare maggiore, vero reperto storico, risale al 1784 ed è di fattura barocca. Esso ha pero' subito nel tempo continue e brutali modifiche che ne hanno alterato la bellezza e l'armonia originaria.

Chiesa di S. Marco - le origini della chiesa di San Marco in Sylvis risalgono al 1179, data che c'è stata tramandata da P.Domenico Stelleopardis, dotto domenicano vissuto nel 1300-1400. In seguito le mura della navata furono rialzate e dotate di nuove monofore murate che sono visibili solo all'esterno. Attualmente l'interno della chiesa è caratterizzato da un'unica navata di tipo basilicale coperta da un tetto spiovente retto da capriate in legno. Sul lato sinistro i primi due archi immettono in due cappelle intercomunicanti. La parete sinistra è affrescata con un trittico in cui sono raffigurati Maria con Bambino tra San Stefano e San Marco. In origine la chiesa era costituita da un'unica navata che fu ampliata nell'800 con quattro cappelle e due sagrestie. Il campanile fu costruito secondo lo schema classico del barocco controriformato. Il muro absidale era caratterizzato in origine da una tela su cui era rappresentato un Angelo con Ostensorio adorato da San Marco e dai Confratelli di S.Croce.

Piazza Municipio - sulla quale si affaccia oggi il palazzo comunale originariamente non si presentava così; essa era formata da un piccolo slargo creato dall'incrocio di alcune strade che prendeva il nome di Piazza dell'Arco; il posto occupato oggi dalla fontana e dal palazzo comunale era occupato da case, cortili e anche da una piccola chiesa dedicata a S.Nicola di Bari; quest'ultima era dislocata proprio al posto della vasca. Il palazzo municipale è una delle migliori produzioni realizzate nella provincia di Napoli. La pianta dell'edificio è rettangolare ed irregolare ed è molto allungata rispetto alla profondità; molta cura è stata dedicata al prospetto del palazzo, che nella parte centrale avanza leggermente rispetto alle due parti laterali infatti, con quest'artificio, si ha l'impressione di trovarsi di fronte ad un palazzo molto più ampio.

Come arrivare

In treno: stazione ferroviaria sulla linea Napoli - Roma via Formia - stazione di Casoria - Afragola.

In auto: è collegata alla rete autostradale dal casello di Napoli nord della Milano - Napoli (A1), che prosegue verso sud con Napoli - Reggio di Calabria (A3). Dalla A1 sono raggiungibili i vicini allacci per la Napoli - Canosa (A16) e per la tangenziale di Napoli (A 56) verso Pozzuoli.

In aereo: l'aeroporto più vicino è Napoli Capodichino.

Tipologie