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Ercolano

E un comune della Campania, provincia di Napoli, con 56.738 abitanti e ha una superficie di 19,6 chilometri quadrati. Sorge a 44 metri sopra il livello del mare, alle falde sud occidentali del Vesuvio, in affaccio sul golfo di Napoli. Il comune è a pochi chilometri da  Napoli. Fa parte del Parco del Vesuvio.

Storia

Circa le sue origini, poco note, Dionigi d'Alicarnasso la voleva fondata da Eracle e, quindi, al di là d'ogni implicazione leggendaria, la riteneva d'origine greca, mentre Strabone - poco attendibilmente - la riteneva una città osca in seguito conquistata dagli Etruschi e dai Pelasgi e quindi dai Sanniti, prima di diventare cittadina romana. Incerto è il ruolo svolto da Ercolano nella seconda guerra sannitica; sappiamo, invece, che partecipò alla guerra sociale, ma che fu vinta ed espugnata nell'89 a.C. da un legato di Silla, Tito Didio, divenendo municipio romano. Col trascorrere del tempo, la memoria dell'esistenza della città antica si perse, e fu dimenticata per molti secoli. Finché, nel XVIII secolo, per puro caso, se ne riscoprì l'esistenza durante i lavori per un pozzo, infatti, vennero alla luce diversi oggetti d'epoca romana. Iniziarono così i lavori di scavo, ancora oggi in corso, e resi difficili dallo sviluppo della cittadina moderna, sotto cui probabilmente ci sono ancora importanti reperti. Da allora, comunque, Ercolano ha regalato agli archeologi grandi scoperte. Solo nella seconda metà degli anni '60, il nome Resina, dato alla nuova città, fu sostituito da quello antico, italianizzato, tornando ad essere chiamata Ercolano. Nel 1997, l'area archeologica di Ercolano fa parte dei Patrimoni dell'umanità dell'UNESCO.

Da vedere

Piazza Fontana - questa piazza triangolare posta tra l'inizio di Via Pugliano e l'inizio di Via Mare, era nota in passato come Piazza dei colli mozzi perché in epoca borbonica essa ospitava un’arcata su cui erano collocate quattro statue senza testa di origine romana. L’arcata dei colli mozzi fu rimossa per fare spazio ad una fontana che raccoglieva le acque del sottosuolo. Anche questa fontana fu poi abbattuta, non si sa perché, in periodo borbonico. Una iscrizione posta dietro la roccia, sorreggeva una sirena di marmo di grandi dimensioni ai lati della quale vi erano dei puttini di marmo da cui sgorgava l’acqua della fontana.

Basilica di Santa Maria a Pugliano - era nota già in epoca medievale per due sarcofagi di epoca romana che furono riportati alla luce durante lo scavo per la costruzione della chiesa e che sono attualmente conservati nella Cappella di Sant'Antonio all'interno della Basilica. Intorno all'anno mille i romani pontefici arricchirono il santuario di indulegenze e quando queste furono trascritte e depositate presso la Curia Vescovile nel 1375, molti fedeli vennero a Pugliano per pregare secondo gli insegnamenti del Papa e ricevere l'indulgenza Plenaria. Esternamente la Basilica si presenta come un insieme di edifici di epoche diverse, mentre internamente essa è composta da 14 cappelle disposte lungo le arcate laterali.

Piazzetta Santa Croce a Pugliano - ospita il famoso Mercato dell'usato, tra un intrico di vicoli e piazzette, vi è Piazzetta Santa Croce dove è posta una croce eretta all'indomani dello scontro a Resina tra i giacobini ed i sanfedisti, le bande dell'Esercito della Santa Fede organizzate del cardinale Ruffo per reprimere i moti giacobini contro la Repubblica Partenopea nel 1799.

Chiesa di Sant'Agostino - è un edificio che risale al 1613. Fu edificato dagli Eremitani Scalzi dell'ordine di Sant'Agostino, che avevano ricevuto in dono dal Conte Scipione de Curtis il fondo rustico su cui si erge l'edificio. La chiesa è costituita da una navata con la volta affrescata da dipinti incorniciati da decorazioni a stucco di colore bianco o dorato. Sui due lati della navata si aprono quattro cappelle che contengono i dipinti descritti in precedenza. L’altare maggiore, realizzato in marmo, è del ‘700  ed ospita un trono su cui è collocata una copia del seicento di un dipinto di epoca bizantina su tela raffigurante la Madonna della Consolazione, da cui la chiesa prende il nome. Purtroppo nel mese di Aprile 2002, la chiesa è stata derubata e sono stati portati via parecchi oggetti di valore del '700.

Piazza Colonna - situata lungo il Corso Resina, questa piazza è chiamata così perché, il 21 ottobre 1861, vi era stato eretto un monumento in occasione del primo anniversario del voto con cui le province meridionali si erano unite al Regno d'Italia. La piazza divenne nota nel corso del ‘700 perché era il luogo di partenza del famoso corricolo, un calesse trainato da cavalli che faceva la spola tra i paesi della provincia e Napoli. Il calesse che sostava ai Granili e al Ponte della Maddalena, dove i cavalli si davano il cambio, terminava la sua corsa nella Piazza Mercato di Napoli, nelle vicinanze della Chiesa del Carmine.

Villa Battista - posizionata proprio di fronte alla Villa Favorita, deve il suo nome al farmacista Onorato Battista che aveva ricevuto una medaglia d'oro a Londra in una esposizione del 1904. Anche questa villa ospitava i villeggianti che venivano da ogni dove perché il luogo era molto salubre e gli stabilimenti balneari erano tra i più belli. Fu perfino aperto un teatro in uno degli stabilimenti vicino via Cecere.

Chiesetta di S. Vito - e'una piccola chiesa barocca, situata in località San Vito, che fu circondata dalla lava nel 1767, senza subire alcun danno. presso questa chiesetta, il primo fine settimana di ottobre di ogni anno, viene festeggiato il Martire San Vito con il tradizionale "Volo degli Angeli" e gare pirotecniche a conclusione dei festeggiamenti che durano due giorni.

Chiesa del Salvatore - questa chiesetta edificata nel 1600, è posta nelle vicinanze dell'Osservatorio Vesuviano, a poca distanza dal cratere. Essa era il luogo dove il martedì dopo la pentecoste tutti i devoti e i bevitori della zona vesuviana si riunivano per dare vita ad una festa popolare di cui erano piene le cronache del tempo. Tali feste passavano tranquillamente dal religioso alle orge bacchiche. Questa tradizione si è mantenuta fino agli anni sessanta quando la statua di San Gennaro veniva portata in spalla fino ai quartieri della città.

Come arrivare

In treno: FF.SS. Trenitalia, dalla stazione di Portici - Ercolano.

In auto: l'autostrada Napoli - Salerno, uscita Ercolano.

In aereo: l'aeroporto più vicino è Napoli Capodichino.

Tipologie