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Melito di Napoli

E un comune della Campania, provincia di Napoli, con 36.547 abitanti e ha una superficie di 3,7 chilometri quadrati. Sorge a 89 metri sopra il livello del mare, nell'agro Napoletano, nella cinta metropolitana. Il territorio comunale confina con quello di Napoli.

Storia

I documenti storici raccolti sembrano dare origine al nome di Melito, quello dell'antica Mellano. Nato come piccolo villaggio e in epoca remota, Melito non poteva lasciare di sé molte notizie storiche; inoltre il Casale era nato a pochi chilometri da Napoli, nell'ombra di questa Città antichissima. Al tempo del Ducato Napoletano e anche prima, come confine territoriale esisteva un "fossato di Napoli" che divideva il terriotorio di Napoli da quello di Capua prima e di Aversa poi. Il luogo è menzionato a partire dal X secolo ma in realtà nei documenti si fa menzione di due centri omonimi e per lo più non è possibile fare distinzione fra di essi. In due documenti, uno del 1112 e l'altro del 1127, si parla di malitu maiore mentre in un documento del 1071 si parla di 'malitum pictulum' posto vicino a carpinianum. L'interpretazione più plausibile è che esistessero due centri omonimi, che per distinzione potremo anche chiamare Melito maggiore o Melito e Melito minore o Melitello l'altro, posti ai due lati del confine fra le terre dominate dai Longobardi e quelle dei Napoletani. Con l'invasione longobarda uno dei due Meliti ricadeva nella parte dominata da Benevento, forse con dipendenza dalla diocesi atellana, mentre l'altro era dipendente da Napoli e dalla diocesi napoletana. Con la fondazione di Aversa da parte dei Normanni, il primo Melito diventa uno dei suoi casali ed è nell'elenco del 1459. Al contrario l'altro Melito è indicato come casale di Napoli nel 1601 mentre non vi è più menzione di Melito come casale di Aversa. Giustiniani riferisce di una carta della Regina Giovanna in cui si legge: Feudum Mileti in parte pertinentiarum civitatis nostre Neapolis in parte pertinentiarum civitatis nostre Averse e ciò avvalora questa interpretazione. Con la costituzione dei comuni in epoca murattiana Melito, o meglio il centro risultante dalla fusione dei due centri omonimi, fu elevato a comune con il nome di Melito che diventa Melito di Napoli. Il centro è riportato nella carta del Rizzi-Zannone del 1793. Primi abitanti dell’Italia meridionale furono i Pelasgi, i quali presero il nome di Siculi e Opicii. I Siculi nelle contese con gli Opicii emigrarono nell’isola che fu detta Sicilia.  Una parte dell’Italia meridionale fu invasa dai Fenici e dai Greci in tempi posteriori, ma l’invasione non confuse i nuovi con i popoli che la possedevano; sicché le terre tenute dagli Osci conservarono le loro tradizioni e i loro costumi. Sul suolo della Campania sorse la città d’Atella con propria autonomia, e sebbene unita a Roma, serbò sempre la sua storia, le sue abitudini, il suo dialetto. Poco distante dall’antica Atella, il casale di Melito, o meglio di Malitum.

Da vedere

Palazzo Comunale - situato in Piazza Santo Stefano. Oltre al pittoresco centro storico di Melito, ricordiamo la chiesa patronale dedicata.

Masseria Monacelli - una delle più antiche del paese, e S. Maria delle Grazie.

Chiesa di S. Maria di Piedigrotta - e la vecchia chiesetta della SS. Trinità.

Come arrivare

In auto: immettresi sulla Napoli - Roma uscire ad Afragola, proseguire sulla Ss 162 in direzione Cardito. Distanza da Napoli 12 km.

In aereo: l'aeroporto più vicino è Napoli Capodichino.

Tipologie