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Cannitello

E una frazione di Villa San Giovanni, dalla Calabria, in provincia di Reggio Calabria, che si affaccia sullo stretto di Messina con 3.281 abitanti.

Storia

Il nome deriverebbe dal latino "Cannæ Tellum" che vuol dire terra della canna, infatti il territorio abbonda di questo tipo di vegetazione che, sino al terremoto del 1908, costituiva il materiale con cui si erigeva la struttura delle case più umili. Durante il medioevo il territorio compreso fra Cannitello e Catona lungo la costa e sino a San Roberto nell'entroterra, apparteneva alla baronia di Fiumara di Muro, che comiciò ad avere il suo declino già dal XVIII secolo, per poi tramontare definitivamente con l'età napoleonica, quando la riforma amministrativa attuata da Gioacchino Murat soppresse definitivamente i tipi di amministrazione feudale, e tra questi la baronia di Fiumara. Dal Seicento si ebbe una nuova crescita delle attività marittime ed una progressiva ripopolazione delle coste. Possiamo datare alla fine del '500 la formazione dell'odierna Cannitello, prima ancora della nascita di Villa San Giovanni. Nel 1807 Cannitello e Piale si staccarono dal comune di Villa e formarono comune a sè, non riuscendo però a staccare da Villa anche Pezzo. Cannitello fu interamente distrutta dal terribile terremoto del 28 dicembre 1908, in cui trovarono la morte molti abitanti del paese. Nel 1810 Gioacchino Murat, re di Napoli e cognato di Napoleone Bonaparte, per quattro mesi governò il regno dalle alture di Piale. Egli, muovendosi da Napoli per la conquista della Sicilia, giunse a Scilla il 3 giugno 1810 e vi restò sino al 5 luglio, quando fu completato il grande accampamento di Piale. Nel breve periodo di permanenza, Murat fece costruire i tre forti di Torre Cavallo, Altafiumara e Piale, quest'ultimo con torre telegrafica. L'area divenne quindi punto strategico per la difesa dello Stretto, con la costruzione del Forte Beleno nel 1888 circa, per far posto al quale venne abbattuta la Torre del Piraino, con l’annesso Fortino Murattiano. Ciò avveniva in seguito al progetto di fortificazioni del governo italiano per la difesa del territorio nazionale, iniziato fra gli anni '70 e '80 del XIX secolo.

Da vedere

Torre Cavallo - sulle scogliere a strapiombo sul mare dopo Porticello e Altafiumara si erge Torre Cavallo, torre costiera e antica torre d'avvistamento cinquecentesca. Fu costruita a spese dell'università di Scilla intorno al 1559, che pagò un dazio sulla seta alla città di Reggio.
Il promontorio di Torre Cavallo è stato chiamato così per un’abbreviazione popolare dal latino, caput valli. Il termine cavallo è stato attribuito alla presenza di una stalla, adiacente alla torre, dove veniva tenuto un cavallo per la speditezza nelle informazioni agli abitanti. Altra motivazione è attribuita alla presenza di una motta, una fortificazione dove gli abitanti si trasferivano momentaneamente per sfuggire alle incursioni saracene. Venne costruita, a spese dell’Università di Scilla, intorno al 1559. Per la sua costruzione alla città di Reggio venne imposto un dazio sulla seta.

Chiesa di Maria Santissima di Porto Salvo - da fine '500 esisteva a Cannitello una chiesa detta di Santa Maria di Rocca Verdara, con un adiacente ospizio, appartenente all'Ordine Gerosolimitano di Malta. Nel 1690 i padri Gesuiti fondarono a Cannitello, in un terreno ceduto loro dall’Ordine di Malta, una villeggiatura per i convittori del Collegio di Reggio. Costruirono pure una chiesetta dedicata a S. Francesco Saverio, e rimasero a Cannitello sino al 1767, data del loro scioglimento.
I cannitellesi, incoraggiati ed aiutati dai Cavalieri di Malta e dai Gesuiti, nel 1751 chiesero all'Arcivescovo Polou di consentire la costituzione in parrocchia della chiesa di Cannitello.

Parroco Museo di Campo Calabro - si oppose, in quanto pensava che ciò ledesse gli interessi della sua parrocchia, dove i cannitellesi si erano sinora recati per la Santa Messa. Per questo intentò giudizio canonico chiedendo l’abrogazione del decreto, ma il nuovo arcivescovo Testa Piccolomini confermava la parrocchia il 24 ottobre 1761 ed invitava il cantore Morisani a rendere pubblico il decreto di erezione del Vicario Capitolare don Nicola Barletta, il quale fissò i confini della parrocchia ed il 30 ottobre 1761 consacrò solennemente la nuova Chie­sa, dedicata a Maria Santissima di Porto Salvo, alla quale vennero aggregati anche i fedeli di Pezzo e di Piale. Espletato il concorso, il 14 Febbraio 1763 veniva nominato il nuovo parroco, don Michele Giordano.

Tempio a Nettuno - detto “Possidonio”, fu fatto edificare da Antioco e dedicato al dio del mare, protettore di quello stretto pericoloso. L’esistenza di un Tempio a Nettuno può dare l’idea del timore di Ottaviano di affrontare le acque insidiose e la volontà di costruire navi oceaniche tali da non essere facilmente inghiottite dai vortici imperdonabili o danneggiate dal mare.

Colonna Reggina - è una colonna che risale all’epoca di Roma e che serviva ai soldati per raggiungere il luogo di traghettamento per la Sicilia. E’ anche detta Columella Regina. La collocazione della torretta o della colonna che segnalava il sito di traghettamento è dibattuta da lungo tempo e comunque tutti gli storici sembrano d’accordo nell’accettare l’indicazione del luogo d’imbarco, di una torretta a forma di colonna, nota col nome di Colonna Reggina.

Chiesa di Maria Ss. di Porto Salvo - esiste una colonnina adagiata su un’enorme masso quadrangolare che si trova ad una cinquantina di metri, che indica i confini del Mar Tirreno e del Mar Jonio. Sull’oppo­sto versante dello Stretto, esisteva un’altra colonna, detta del “Peloro”. Dai calcoli forniti da Plinio e da Strabone emerge che il tratto più breve dello Stretto anticamente si trovava tra S. Trada e Cannitello e non tra Pezzo e Cannitello. Le persone provenienti da Nord e gli stessi abitanti di Scilla dovevano portarsi a Melia e quindi raggiungere la spiaggia di Cannitello attraverso S. Trada, immettendosi nella zona di Porticello.

Come arrivare

In auto: A3 Salerno - Reggio di Calabria, uscita Villa San Giovanni. Seguire la SS18 direzione Salerno e dopo 3 km si è arrivati a Cannitello.

In treno: treni diretti sia a Reggio di Calabria, fermata Villa San Giovanni. Da qui, si arriva a Cannitello.

In aereo: l'aeroporto di Reggio di Calabria. Altri aeroporti vicini: Lamezia Terme e Catania. 

Tipologie