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Delianuova

E un comune della Calabria, in provincia di Reggio Calabria con 3.584 abitanti e ha una superficie di 21,0 chilometri quadrati. Sorge a 600 metri sopra il livello del mare. Fa parte del Parco dell'Aspromonte. L'economia è legata principalmente all'agricoltura ed all'allevamento.

Storia

Le origini risalgono al tempo delle incursioni saracene, tra l'ottavo e il decimo secolo. I primi documenti su questi insediamenti risalgono al 1050-1064, quando con il toponimo Dapidalbon, villaggio stalla, viene indicata Pedavoli. Anche il toponimo Paracorio ha chiare origini bizantine. Per quasi duecento anni rimasero villaggi rurali della contea dei Ruffo di Sinopoli; per un breve periodo passarono al feudo di S. Cristina e rimasero sotto il dominio degli Spinelli fino al 1806. Il grande "fracellu" del 1783 distrusse Pedavoli che fu ricostruita, mentre Paracorio rasa al suolo, fu trasferita dal sito originario nell'attuale. Anche a Delianuova l'economia si base sulla coltura dell'ulivo che domina tutto il paesaggio fino ai 650 metri di altitudine. La raccolta delle olive, da novembre a maggio, avviene oramai con l'uso di apposite reti posizionate sotto le piante, mentre in passato veniva effettuata dalle raccoglitrici esclusivamente a mano. Si coltivano con buon profitto legumi, ortaggi e verdure varie. Caratteristica è una varietà di fagiolo bianco detto "pappaluni" già descritto da P. Fiore nel suo testo Della Calabria Illustrata del 1600. Pochi sono i contadini che coltivano ancora il grano, il granoturco e la segala detta grano "jermanu" che da un pane scuro e di ottimo sapore. II comune è sorto il 1° maggio 1878 dalla fusione dei due antichi comuni di Pedavoli e Paracorio che si crede siano stati fondati da una colonia della Magna Grecia, esistendo molte contrade che portano nomi greci, come Mantinea, Maratona, ed altri. I due centri, quali casali di Santa Cristina, furono dapprima possesso dei Conti di Sinopoli e poi (1495-1806) degli Spinelli. Il rovinoso terremoto del 1783 distrusse quasi completamente i due paesi e dove prima sorgeva Paracorio, ora il terreno, ch'era piano è diviso in tre vallate profonde. Delianuova fu danneggiata dal terremoto del 1894. Col tremuoto del 1783 riportò questo villaggio completa rovina, e subì la perdita di 310 abitanti; dei quali, nel numero di 50 furono i maschi e di 140 le femmine, oltre a 120 fanciulli fra l'uno e l'al-tro sesso. Venne rifabbricato altrove, verso la contrada detta di Musurace, in un sito più alto dell'antico, e poco da quello distante. I francesi, per legge 19 gennaio 1807, lo riconoscevano autono-mo, nella giurisdizione del Governo di Oppido. Col successivo riordi-no, decreto 4 maggio 1811, istitutivo di Comuni e Circondari, compre-so tra i primi venne trasferito nella giurisdizione del Circondario di Sinopoli. Per decreto 3 dicembre l847 veniva trasferito in quella di Pedavoli, di nuova istituzione. Era noto per la produzione di castagne, oli e gelsi, e per l'alIevamento del baco da seta. A Paracorio nacque Andrea Cordopatri, matematico (l823-l850). Al Risorgimento partecipò Giuseppe Italiano.

Da vedere

Chiesa parrocchiale di Delianova - dedicata a San Nicola, custodisce un’interessante statua risalente al XVI secolo, che rappresenta la Madonna della Visitazione e una colonnina di marmo alabastrino databile al secolo XIV.

Chiesa dell’Assunta - di stile neo rinascimentale che ospita una statua in marmo dell’Immacolata della fine del XVIII secolo, una scultura lignea raffigurante San Giuseppe ed una tela raffigurante l’Assunzione, data al XVIII secolo.

Nel centro storico si trovano numerosi palazzi nobiliari, caratterizzati da portali monumentali realizzati in pietra verde che testimoniano la grande abilità dei maestri.

Come arrivare

In aereo: aeroporto di Reggio di Calabria dista 60 chilometri.

In auto: A3 uscita Reggio di Calabria.

Tipologie