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Grotteria

Comune della Calabria, in provincia di Reggio Calabria, con 3.611 abitanti e ha una superficie di 37,9 chilometri quadrati. Confina con i comuni di Galatro, Mammola, Siderno, Marina di Gioiosa Ionica, Gioiosa Ionica, Martone, San Giovanni di Gerace, Fabrizia e con il mare Jonio. Dista 110 km da Reggio di Calabria. Sorge a 317 metri sopra il livello del mare. Il clima aveva favorito in passato l'economia agricola basata prevalentemente sulla produzione di grano, olive, uva, pomodori, e accompagnata da allevamenti di ovini e caprini, nonché quella del baco da seta, oggi praticamente scomparsa.

Storia 

Le origini sono incerte. Sembra sia stata fondata, prima dell'XI secolo a.C. dal greco ldomeneo che costruì in quel luogo un tempio dedicato alla dea Minerva. Per questa ragione il centro fu chiamato Eruma Atenaies. In seguito fu occupato dai Locresi che lo rinominaro Athenaeon forse per la presenza di edifici dove si insegnavano le scienze e le arti. Nel X secolo d.C. i Saraceni invasero le coste calabre costringendo le popolazioni a spostarsi nelle zone più interne. Anche i grotteresi abbandonarono le abitazioni, portandosi sulla cima di una collina, nel tentativo di difendersi dagli attacchi via mare. Contemporaneamente la Calabria fu soggetta al dominio bizantino e Grotteria risentì molto dell'influenza di Costantinopoli. Usi, costumi, riti religiosi e denominazioni si adeguarono alle tradizioni degli invasori. Pochi anni dopo, però, i Normanni si insediarono nella regione e Grotteria fu inserita nella contea di Ruggiero d’Altavilla con giurisdizione sui territori compresi tra Squillace e Reggio Calabra. All’inizio del XII secolo il paese diventò signoria indipendente, acquisendo una notevole importanza. Ma questo momento di prosperità durò poco perché nel 1160 e nel 1184 due violenti terremoti si abbatterono su Grotteria provocando danni e vittime. Con l’arrivo degli Svevi nel XIII secolo il borgo rifiorì e verso il 1458 Grotteria fu a capo di un'importantissima contea, avendo ben 32 casali sotto la sua dipendenza tra cui i centri di Martone, Mammola, Siderno, Gioiosa Jonica e San Giovanni. Raggiunse il suo massimo splendore nel 1507 quando la sua giurisdizione raggiunse la massima estensione. Nel frattempo si diffuse l’uso della lingua volgare e il paese fu denominato Grottarea, poi Grottaria, quindi Grotteria. In seguito ai danni provocati dal terremoto del 1783 si avanzò l'ipotesi di trasferire il Centro Storico altrove ma si scelse invece di ricostruirlo. Il 30 maggio 1806 Napoleone fu acclamato re di Napoli. Col nuovo riordino amministrativo che ne seguì Grotteria diventò circondano con giurisdizione sui territori di Mammola, Gioiosa Jonica, Martone e San Giovanni. Ma ancora una volta la cittadina fu devastata. Il 13 novembre 1855, infatti, un violentissimo temporale distrusse le abitazioni e inondò le campagne riducendo molte famiglie in miseria.

Da vedere

Palazzo de Luna d'Aragona - sorto nel XVI secolo e passato successivamente ai Manso e nel XVII secolo ai Lupis.

Chiesa Arcipretale dell'Assunta - fu eretta probabilmente alla fine del X secolo con il nome di Maria SS. Assunta della Cattolica dei Greci. Distrutta dal terremoto del 1783, fu ricostruita e riaperta al culto il 12 novembre 1926. La facciata presenta un portale in muratura sormontato da un timpano spezzato e da una finestra rettangolare. Più in alto un rosone cieco. Ai lati dell'ingresso, al quale si accede attraverso una scalinata, ci sono due finestre. Sulla chiesa svetta il campanile con l'orologio.
L'interno è a tre navate. Sull'altare in marmi policromi, c'è unatela raffigurante il Crocifisso. Le pareti e la cupola dell'abside sono interamente affrescate. Lungo le navate ci sono due altari con le statue della Madonna Immacolata e di San Giuseppe. Nella chiesa sono anche conservate le statue della Madonna del Rosario e di S. Antonio Abate.

Cappella della Concezione - la cappella, ricavata nelle catacombe della chiesa matrice, fu sistemata tra il XIII e il XIV secolo. Della struttura originaria rimane ancora una arte della pavimentazione e lo scheletro di alcuni gradini che comunicavano con la matrice. I lavori di recupero delle catacombe e di ampliamento della cappella sono stati interrotti per rischio di crollo. All’interno è custodita un’antica statua in marmo raffigurante la Madonna della Concezione con il Bambino (IV secolo d. C.).

Come arrivare

In auto: A3 uscita Rosarno - Strada Grande Comunicazìone Jonio - Tirreno fino al bivio di Gioiosa Ionica - Provinciale 501 fino al bivio per Grotteria.

In treno: FS a lunga percorrenza stazione di Marina di Gioiosa Ionica.

In autobus: da Grotteria Mare, Marina di Gioiosa Jonica, Locri.

In aereo: Reggio di Calabria e Lamezia Terme.

Tipologie