Comune della Calabria, in provincia di Reggio Calabria, con 11.313 abitanti e ha una superficie di 35,3 chilometri quadrati. Sorge a 28 metri sopra il livello del mare. E' uno dei centri più abitati della costa Jonica, a solo 20 km da Reggio di Calabria.
La località era sicuramente abitata in epoca tardo-romana, anche se la conferma di tale assunto è data solamente dal ritrovamento nella parte più antica di una necropoli del V-VI secolo d.C. si Si suppone inoltre che in tale periodo il posto fosse una stazione di scambio e riposo per chi viaggiava da Reggio Calabria a Locri. La sua costruzione fu promossa da Don Domenico Alberti, marchese di Pentedattilo da cui dipendeva il feudo di Melito. Ciò indusse gli Alberti a promuovere lo spostamento dei coloni da Pentedattilo lungo la fascia più pianeggiante e produttiva, così la zona iniziò a popolarsi. Il territorio di Melito costituiva nel 743 a. C. parte integrante della colonia greca di Reggio.In seguito si stabilirono i Romani che rimasero fino alla caduta dell’Impero: lo testimoniano le pietre miliari, ora conservate nel Museo della Magna Grecia di Reggio Calabria, ritrovate lungo l’antico percorso della via consolare Costantina - Licina e la localizzazione di un Decastadium, presso l’attuale Annà. Durante la dominazione bizantina si sviluppò Pentidattilo, centro di notevole importanza storica, politica e culturale che accolse i monaci basiliani divenendo Università. Nel XI secolo, il borgo, commercialmente attivo nei traffici marittimi e terrestri, prosperò notevolmente e le sue marine si ripopolarono, grazie alla stabilità politica ed amministrativa dell’età normanna e sveva. Nell’800 il territorio subì una profonda trasformazione con l’introduzione di colture pregiate e la costruzione di case coloniche dei nuovi proprietari terrieri, i Marchesi Ramirez. Melito iniziò la sua vita amministrativa con gli ordinamenti disposti dai Francesi e nel 1811 divenne capoluogo di un governo su Pentidattilo, che terminò la sua funzione di Università e si trasformò in frazione. Nel 1818 Melito fu elevato a ruolo di Comune, gli furono aggregati i villaggi di Prunella e di Pilati e nello stesso periodo vennero in esso trasferite le istituzioni religiose e civili. Melito fu teatro degli storici sbarchi di Garibaldi con i Mille, avvenuti nel 1860 e nel 1862. Il terremoto del 1908 causò al paese forti perdite umane e ingenti danni materiali e il successivo sviluppo urbano fu caratterizzato dal recupero delle case distrutte e da espansioni edilizie successive. Melito visse anche gli eventi legati ai due conflitti mondiali pagando il suo contributo di vite umane.
Santuario di Santa Maria di Porto Salvo - del 500 e rimaneggiato nei secoli, costruito dai marinai dove la costa offriva un rifugio sicuro alle imbarcazioni.
Palazzo Comunale - i lavori di costruzione furono iniziati nel 1914, su progetto dell’ingegnere Giuseppe De Nava. Negli anni ’60 fu ampliato e successivamente è stato sopraelevato. Recentemente è stato ristrutturato.
La suggestiva manifestazione “Cinque Giornate del Paese Vecchio” - che si svolge la prima decade di agosto, con la mostra internazionale di murales, con rappresentazioni folcloristiche e stand gastronomici.
In auto: dall’ autostrada A3 proseguire in direzione Taranto sulla SS 106 jonica, fino a Melito di Porto Salvo.
In aereo: l'aeroporto più vicino è a Reggio di Calabria.