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Giffoni Sei Casali

Giffoni Sei Casali appartiene alla provincia di Salerno conta 4.172 abitanti e ha una superficie di 34,4 chilometri quadrati per una densità abitativa di 121,28 abitanti per chilometro quadrato. Sorge a 225 metri sopra il livello del mare.

Storia

La frazione capoluogo sorse all'epoca della sconfitta dei Romani sui Picentini, quando gli abitanti della distrutta Picenza abbandonarono la pianura per ritirarsi sulle pendici delle montagne. Qui formarono un nucleo abitativo intorno al tempio eretto da Silla al Dio Giove, al fianco del quale furono poste le teste delle statue di Giano e Giunone, mozzate in segno di spregio dai legionari romani. Nel tempo delle guerre Puniche i Picentini si schierano con Annibale per contenere il predominio Romano nutrendo nei confronti di questi un profondo odio. Ma una volta che Annibale fu chiamato in patria per combattere Scipione lasciò i Picentini a lottare contro Silla. Questi impartì una tremenda sconfitta ai Picentini e fece in modo che fossero sottomessi e costretti, per rendere più umiliante la loro sconfitta, a decapitare le statue di Giunone e Giano intorno al cui tempio sorgeva il maggior centro urbano. Nel luogo, intorno al tempio, dove fu collocata la testa di Giano mozzata sorse un importante centro agricolo e commerciale che assunse il proprio nome da quest'avvenimento. All'epoca caput Iano divenne uno dei paesi più belli come luogo e posizione della vallata del Picentino. I picentini sconfitti furono costretti a vivere in piccoli gruppi costituendo così 36 villaggi o vichi che in seguito furono chiamati "casali", e tali casali si riunirono nello Stato di Giffoni. In epoca angioina appartenne al conte Andria, quindi a Giacomo di Brussone e Giacomo D'Acuino. Poi fu concesso da Ladislao a sua madre Caterina di Durazzo e poi al marchese del vasto; nel 1508 a Ferdinando d'Avalos d'Aquino, marchese di Pescara. Nel 1602 fu concesso a Matteo Capua, principe di Conza e in seguito pervenne nel 1700 ai Doria, principi di Menfi. Lo stato di Giffoni si disgregò nel 1808 e Giffoni Sei Casali divenne Comune a se. Per motivi politici il 31 Gennaio del 1928 con Decreto Reale n.144, il comune di Giffoni Sei Casali venne sopresso. La storia recente di Giffoni Sei Casali inizia il 10 Agosto 1944 quando ne venne sancita la ricostituzione con Decreto Luogotenenziale n.172 del Principe di Piemonte Umberto di Savoia, Re d'Italia.

Da vedere

Chiesa di San Nicola - edificata intorno all’anno 1100 e completamente rifatta nel XVI secolo.

Torre di corte baronale - della famiglia Viscido (X-XI sec.) e il chiostro di S. Antonio del XVI sec.

Pineta di S. Anna - alla cui sommità si erge il santuario della Madonna delle Grazie.

Borgo di Sieti - la fondazione di Sieti e degli altri paesi più alti della Valle risale ad epoca successiva, cioè al periodo delle invasioni barbariche.

Come arrivare

In auto: l'autostrda A3, con uscita al casello di Pontecagnano Faiano e proseguendo per la S.P.25.

In treno: la Stazione FS più vicina è quella di Pontecagnano Faiano

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