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Filogaso

Comune della Calabria, in provincia di Vibo Valentia, con 1.377 abitanti e ha una superficie di 23,7 chilometri quadrati. Sorge a 283 metri sopra il livello del mare.

Storia

Le origini di Filogaso sono antichissime, i primi segni di questo centro risalgono alla magna grecia. Nel 1496 assieme alla  vicina Panajia, che apparteneva alla conte di Arena, fu costituita  come baronia a se ed affidata dagli spagnoli alla famiglia dei Caraffa  del ramo di Nocera. I baroni vi costruirono un palazzo e ne fecero la loro sede  preferita anche quando ebbero la contea di Soriano e il ducato di Nocera. I Carafa  avevano iniziato la loro prestigiosa ascesa nei ranghi feudali e, nello stesso  tempo, nell'alta gerarchia ecclesiastica con Antonio Carafa, meglio noto con il  nomignolo di Malizia per la sua scaltrezza diplomatica impiegata al tempo della  regina Giovanna II di Napoli. Morto Antonio nel 1438, i figli seguirono fedelmente  le orme del padre. Dal duca Ferrante Carafa e donna Eleonora dei Marchesi di Arena nacque, a Filogaso  Tiberio, alto prelato nominato vescovo di Potenza.  Quello di Filogaso fu il primo convento dei cappuccini fabbricato in Calabria,  per opera di Padre Ludovico, primo provinciale nel 1532. Anche nel campo laico si nota un fugace accenno al risveglio culturale dal tardo  medioevo. Elencando i corpi feudali della terra di Filogaso, gli apprezzi  scritti da Antonio Tango rivelano fra l'altro che don Francesco Maria Alfonso,  penultimo barone di Filogaso, oltre a diverse iniziative benefiche, aveva perfino  pensato di impiantare un piccolo teatro, restaurando opportunamente una antica  stalla. Purtroppo l'edificio fu parzialmente distrutto dal forte sisma del 1638,  per cui nel 1650 era in parte rabberciato con tavole e di fatto, inagibile.  II paese fu diroccato dal terremoto del 1638 e fu ricostruito in un luogo più  pianeggiante, accanto a Panajia, suo attuale quartiere. Anche i terremoti del  1659 e del 1783 arrecarono gravi danni, ma non fu mutato più sito.
Mutarono invece, notevolmente, le vicende politiche. ll 28 Aprile 1648 moriva,  senza eredi legittimi, Francesco Maria Domenico Carafa. Del patrimonio artistico e religioso, che era scampato al terremoto del 1638 rimangono  oggi solo pochi ruderi ed alcuni oggetti in mano a privati. Si possono chiamare  in causa gli altri due gravissimi sismi del 1659 e del 1783, ma la responsabilità  maggiore della perdita, in questo ed in altri campi, va soprattutto alla incuria  umana. Durante il periodo francese, nel 1799 e poi di nuovo nel 1807, Filogaso fu costituito  comune autonomo con Panajia come sua frazione; ma nel 1811, in una più  articolata divisione amministrativa, gli stessi francesi elevarono Panajia a rango  di comune e Filogaso fu retrocesso a frazione. Nel 1816 i riportarono le cose  allo stato di prima: Filogaso comune, Panajia sua frazione.

Come arrivare

In auto: per raggiungere Filogaso è necessario percorrere l'A3 in direzione di Salerno, uscire a S.Onofrio ed immettersi sulla Strada Provinciale fino a Filogaso. Distanza da Vibo Valentia 14 km.

In treno: Filogaso è servito dalla stazione ferrovairia di Pizzo che dista 18 km.

In aereo: L'aeroporto più vicino è Lamezia Terme.

Tipologie