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Brignano Gera d'Adda

Brignano Gera d'Adda è un comune di circa 5.300 abitanti in provincia di Bergamo della regione Lombardia. Ha una superficie di 11,8 chilometri quadrati, situato nella pianura bergamasca, nel lembo di terra denominato Gera d'Adda. Sorge a 131 metri sopra il livello del mare.

Storia

Le origini di Brignano Gera d’Adda risalgono molto probabilmente all’insediamento romano nella pianura bergamasca verificatosi nel corso del I° secolo a.C.. La presenza a Brignano di un castrum, ossia di un recinto fortificato difensivo, e di una chiesa al suo interno è attestata da un atto notarile del 1019 con il quale Arduino I, figlio di Giselberto conte Palatino del Comitato Bergomense, e la moglie Wilia promettono al vescovo di Cremona Landolfo e, tramite la sua persona, alla Pieve di Fornovo le decime di Brignano e del contado limitrofo. Il castrum viene eretto molto probabilmente nel corso del X secolo sotto la giurisdizione del comitato bergomense dei conti Gisalbertini, quando, dopo la fine dell’impero carolingio decretata dall’abdicazione di Carlo II il Grosso, il debole regno di Berengario, marchese del Friuli e poi re d’Italia, avversato dai grandi feudatari della penisola, non riesce ad opporsi efficacemente alle invasioni barbariche degli Ungari provenienti dalla Pannonia. Nel 1186 il territorio di Brignano viene ceduto in feudo dall’imperatore Federico I di Svevia, il Barbarossa, ai Visconti di Milano per ricompensarli dell’appoggio politico e militare da loro avuto nel condurre la rappresaglia contro la città di Cremona, rea di aver assalito Crema. Nel 1272, a seguito delle lotte per il possesso del Ducato milanese, Brignano passa ai Torriani, per poi ritornare nel 1310 e restare stabilmente sotto la signoria dei Visconti - tranne che per un breve periodo di dominazione veneta – fino al 1892, quando si è spenta Antonietta Visconti Sauli, l’ultima erede di un ramo cadetto della nobile famiglia milanese. Nel corso del XIV e del XV secolo Brignano assume l’importanza strategica di avamposto in terra di confine tra la Repubblica di Venezia e il Ducato di Milano i cui territori erano allora divisi dal Fosso Bergamasco, che uscendo dall’Adda sotto Capriate si gettava dopo un lungo e tortuoso percorso nell’Oglio tra Calcio e Calcinate: per questa ragione tanto i Visconti quanto i Veneziani durante la loro breve dominazione, durata dal 1437 al 1441, rafforzano ed ampliano il sistema difensivo del borgo di Brignano, munendolo di torri, ponte levatoio e possenti mura. I beni brignanesi passano in eredità nel 1465 ai fratelli Sagramoro II e Pierfrancesco, nipoti del primo Sagramoro, poi ufficialmente investiti nel 1470 del feudo di Brignano e Pagazzano dal duca di Milano Galeazzo Maria Sforza-Visconti. Un particolare richiamo merita nella storia del ramo brignanese dei Visconti Francesco Bernardino Visconti, nato nel 1579, fratello di Galeazzo, feudatario di Brignano Gera d’Adda, nella cui persona lo storico Cesare Cantù e lo stesso Manzoni identificano “l’Innominato” dei Promessi Sposi. Le vicende di Brignano sono prevalentemente legate alla discendenza di Sagramoro II, detentrice del diritto di primogenitura, fino al 1716 quando, alla estinzione di questa con la morte del conte Marcantonio Visconti, vi subentrano i discendenti contemporanei del ramo di Pierfrancesco i fratelli Pirro, Annibale e Luigi, figli di Alfonso Visconti.

Da vedere

Palazzo Visconti - di particolare interesse nel comune è il palazzo visconteo che nella parte conosciuta come Palazzo Vecchio ospita la sede dell'amministrazione comunale, mentre il Palazzo Nuovo ha subito una serie di passaggi di proprietà presso privati. I palazzi sono ampiamente affrescati, tra gli autori ricordiamo i Fratelli Galliari ed il Magnasco. Dalle facciate esterne del palazzo vecchio, si nota la tipica architettura di fine 500 e inizio 600. All'interno, un porticato con pilastri a pianta quadrata. All'interno delle sale a pian terreno. Uno scalone a tre rampe, dalle pareti interamente affrescate, porta al piano nobile. Questo fa supporre che un tempo vi fosse una fortificazione difensiva all'interno dell'area dell'odierno Palazzo Vecchio. Durante i lavori di restauro sono state portate alla luce tracce di strutture fortificate nella zona che collega il Palazzo Vecchio al Palazzo Nuovo. Nel XV secolo la struttura diviene prettamente residenziale, con la serie di interventi che culmineranno poi nel XVII secolo nella completa trasformazione del Castello in Palazzo.

Chiesa del'Assunta - la parrocchiale, è stata costruita tra il 1783 e il 1788. All'interno si trovano un altare dei Fantoni e un'Ultima Cena attribuita al Morazzoni. Le pareti e la volta sono ornate con affreschi di Romeo Rivetta, 1914-1918. L'Altare è molto imponente: largo 6,5m e alto 3m, rivestito di Bardiglio celeste e decorato da cornici bianche. Al centro dell'altare, il tabernacolo, con una porta in lamina a sbalzo che rappresenta la cena di Emmaus.

Chiesa di Sant'Andrea - è un edificio ecclesiale romanico risalente al X-XI secolo. Vi si accede attraverso un portico quattrocentesco. Sono ancora leggibili alcuni affreschi che ornano le pareti interne e l'abside. Nel sottarco absidale sono ancora percepibili otto sante raffigurate a mezzo busto inserite in nicchie.

Chiesa di San Rocco - XVI secolo e presenta al suo intero degli affreschi di particolare bellezza tra i quali si distingue, nell'abside, una Madonna e il Bambino tra i santi Sebastiano e Rocco, del 1576.

Santuario della Madonna dei Campi - si trova nelle immediate vicinanze del centro cittadino, nella campagna tra i comuni di Brignano Gera d'Adda, Castel Rozzone e Treviglio. All'esterno un portico a tre arcate, con archi a tutto sesto. Sotto il portico, accanto al portone, si aprono due basse finestre con inginocchiatoio in pietra. Il campanile, alto 22 metri, conteneva 5 campane, che furono requisite per scopi bellici nel 1942.

Come arrivare

In auto: autostrada A4, uscite a Bergamo.

In aereo: aeroporto di Bergamo - Orio al Serio.

Tipologie