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Bentivoglio

E un comune dell'Emilia-Romagna, in provincia di Bologna, con 4.557 abitanti e ha una superficie di 51,1 chilometri quadrati. Sorge a 19 metri sopra il livello del mare.

Storia

Le origini di Bentivoglio sono da ricercarsi in epoche piuttosto remote. Con l'arrivo dei Romani si ebbe la prima bonifica delle terre paludose dell'attuale territorio di Bentivoglio: alcuni resti ritrovati testimoniano l'opera di insediamento di epoca romana e lo sviluppo di numerose installazioni rurali; la zona circostante l'attuale capoluogo era denominata frassineta ed è menzionata in documenti del 1176, anno in cui Bologna la rivendicò a scapito di Sancta Maria in Dunis. A testimonianza della storica localizzazione del territorio bentivogliese esistono documenti del 948 d.C. e del 958 d.C. che attestano l'esistenza delle frazioni di Castagnolo Minore e di San Marino. La storia e lo sviluppo della località di Bentivoglio sono strettamente legate al canale Navile: lungo il suo percorso sorsero numerosi edifici fortificati tra i quali appunto la Rocca di Ponte Poledrano fatta costruire dal Comune di Bologna nel 1390 di fianco al Mulino, anche questo sorto nel 1300 sul percorso del Navile, a difesa del confine verso i marchesi d'Este di Ferrara. Bentivoglio, il più recente tra tutti gli insediamenti del circondario, accrebbe via via la propria influenza; dal 1811 ospita gli uffici comunali, e con il regio decreto del 1 gennaio 1886, fu designato capoluogo: nacque il comune di Bentivoglio, il cui territorio era stato chiamato fino ad allora Santa Maria in Duno. Nel 1817 la famiglia Pizzardi acquistò dal marchese Carlo Bentivoglio d'Aragona il castello di Ponte Poledrano con il mulino, la pila da riso, le terre e le valli limitrofe. I Pizzardi, soprattutto nella figura di Carlo Alberto (1850-1922) intrapresero opere di bonifica che portarono al prosciugamento della palude e alla creazione di un ambiente più igienico, oltre che all'avviamento di un importante centro di produzione risicola e al potenziamento dello storico mulino, che è rimasto attivo fino al 1977.

Da vedere

Piazza Maggiore - su piazza si affacciano inoltre alcune delle più importanti campane cittadine destinate a scandire fin dal medioevo il ritmo degli eventi civili e religiosi. Sulla Torre dell'Arengo di Aristotele Fioravanti viene sistemata nel 1453 la più grossa campana di Bologna per richiamare la cittadinanza in occasione di avvenimenti politici o sociali. Questa specifica arte campanaria 'alla bolognese' si tramanda ancor oggi di padre in figlio.

Basilica San Petronio - preziosi gioielli artistici, quali il coro intarsiato da Agostino de' Marchi tra 1467 e 1479 e i corali miniati composti per la liturgia testimoniano questa ininterrotta attività musicale che si estingue solo alle soglie del '900. Sullo scadere del XVI secolo, l'aggiunta del secondo organo sulla sinistra ad opera di Baldassarre Malamini inaugura musiche concertate a due o più cori.

Palazzo Bentivoglio e Teatro Comunale - di cui è tuttora visibile il modellino ligneo nel foyer centrale del teatro, viene ridimensionato anche per ragioni economiche in seguito alle critiche mosse dagli architetti dell'Accademia Clementina. Numerose elaborazioni intermedie si rendono necessarie prima di approdare alla realizzazione attuale: riduzione del boccascena, delle decorazioni in facciata, della curvatura a campana.

Palazzo dell'Archiginnasio - il prospetto principale presenta un portico di 30 arcate e si articola su due piani intorno a un cortile centrale. Due ampi scaloni conducono al piano superiore che presenta aule scolastiche e due aule magne una per gli Artisti e una per i Legisti. Le pareti delle sale, le volte degli scaloni e dei loggiati sono decorate da iscrizioni e monumenti celebrativi dei maestri dello Studio e da migliaia di stemmi e nomi di studenti. Di fronte all'ingresso si trova la cappella di S. Maria dei Bulgari. Il Teatro Anatomico in legno intagliato, fu costruito da Antonio Levante nel 1637 per l'insegnamento dell'anatomia. Al suo interno si trovano le famose statue degli Spellati di Ercole Lelli.

Palazzo Viviao - per il suo corpo principale in muratura a vista, fu costruito dal Marchese Pizzardi nel 1889 nell'ambito dei lavori curati dal Rubbiani per il complessivo riassetto urbanistico ed edilizio dell'Isola di Bentivoglio. Il Palazzo fu costruito con un lato poggiato sulla sponda del Canale Navile e fu collocato, con la sua facciata nobilitata dal portico a quattro arcate, a chiusura della lunga "piazza" sulla quale prospettavano il mulino e l'edificio attualmente adibito ad albergo, che già all'epoca pare fosse una locanda. Solo in un tempo successivo fu costruito il corpo di fabbrica più basso a pianta trapezoidale, che troviamo raffigurato su una cartolina postale del 1912 adibito a legnaie e granai.

Palazzo Rosso - così denominato per il colore dei mattoni con cui è stato costruito, fu fatto edificare da Luigi Pizzardi nel 1868. L’edificio si sviluppa su tre piani: il piano terra, una volta sede degli uffici; il piano nobile, abitazione del Pizzardi caratterizzato esternamente da ampie finestre ad arco e dall’ampio balcone; il secondo piano, sede delle abitazioni dei dipendenti; infine, nascosto da eleganti decorazioni, si trova un ampio sottotetto, un tempo grande magazzino dove venivano stivati riso e grano dal mulino attiguo. Oggi Palazzo Rosso è sede della Biblioteca Comunale, della Sala del Consiglio Comunale e luogo di attività culturali.

Castello - fu fatto costruire da Giovanni II Bentivoglio fra il 1475 e il 1481 di fianco alla Rocca, quest’ultima fatta costruire nel 1390 dal Comune di Bologna con fini strategici: nel torricino vi erano infatti la campana d’allarme e il braciere per le segnalazioni con Bologna e altri luoghi. Fu adibito da Giovanni II a dimora di svago e di caccia, la Domus Jocunditatis, come si leggeva nella decorazione pittorica della corte, per brevi soggiorni e adatta ai divertimenti della corte bentivolesca. L’edificio è a pianta quadrata, dalle finestre ampie, dal vasto e luminoso cortile, dalle accoglienti stanze con annessi servizi e stalle. Il castello, sotto la proprietà dei Bentivoglio, ospitò personaggi illustri: i duchi di Ferrara Ercole I e Alfonso I, Lucrezia Borgia, il pontefice Giulio II, quest’ultimo ospite l’anno successivo la caduta dei Bentivoglio avvenuta nel 1506. Oggi l’edificio ospita i laboratori di ricerca dell’Istituto di Ricerca Ramazzini e viene utilizzato per diverse attività culturali organizzate dall’Amministrazione Comunale.

Villa Smeraldi - deve il proprio nome alla proprietà, Rigoberdo Smeraldi, che dal 1922 al 1942 vi si stabilì per seguire personalmente l’azienda agricola ad essa collegata. La struttura, composta dalla residenza padronale, la residenza del fattore, la torre, la stalla, la legania, la colombaia, la ghiacciaia, la casa colonica, la porcilaia, la conserva e la "casa dell’Ortolano", venne costruita in diverse fasi: il primo nucleo, costituito dalla Residenza padronale dalla stalla e dalla casa del fattore, risale al XVIII secolo, precisamente attorno al 1873, mentre tutte le altre strutture sono del secolo successivo o del novecento. La villa oggi ospita le esposizioni temporanee del Museo della Civiltà Contadina e gli uffici dell’Istituzione Villa Smeraldi. Al piano superiore si trova lo splendido e affrescato "Salone delle Feste" utilizzato per convegni e concerti.

Come arrivare

In auto: Autostrada Bologna - Padova A13, uscita Bologna - Interporto: si imbocca la trasversale di Pianura direzione San Giovanni in Persiceto per svoltare sulla Saliceto direzione Bentivoglio.

Tipologie