Calcinato
Comune lombardo, in provincia di Brescia, conta 10.646 abitanti e ha una superficie di 33,4 chilometri quadrati per una densità abitativa di 318,74 abitanti per chilometro quadrato. Sorge a 171 metri sopra il livello del mare. Il comune è ai confini con la provincia di Mantova.
Geografia
Il Territorio di Calcinato è situato in quella fetta di terra bresciana incastonata tra le prealpi, l'anfiteatro morenico esterno del lago di Garda, e l'inizio della grande Pianura Padana ad una quota media di 164m s.l.m. Dalla pianeggiante campagna si sollevano due colline, quella a sud, più scoscesa, ospita il nucleo storico del paese, mentre quella a nord è occupata per lo più da terreno agricolo. Ad ovest di queste colline corre il fiume, che separa la frazione di Calcinatello dal capoluogo.
Storia
Le origini sono dell'età romana come testimoniano i ritrovamenti di una lapide ad Apollo, una tomba con suppellettili ed un tesoretto di monete di età imperiale rinvenuti nella zona. Il paese è abitato già a partire dall'età romana anche se il suo nome compare per la prima volta nell' 800 D.C. grazie ad un documento delle monache di S.Giulia. Nel secolo XVIII, grazie all'energia idraulica della Seriola, Calcinato diventa un'importante centro per l'industria della seta. Anche se abitato fin dall’età romana, come testimoniano una lapide ad Apollo, una tomba con suppellettili ed un tesoretto di monete di età imperiale qui rinvenuti in varie epoche, il suo nome compare per la prima volta in un documento dell’ 813 d.C., quando le monache bresciane di Santa Giulia vi acquistarono dei beni. Con l’entrata in funzione a Ponte San Marco del cotonificio Schiannini, l’industria tessile Calcinatese raggiunse il massimo del suo splendore, superato negli ultimi decenni da una moltitudine di imprese di piccole e medie dimensioni specializzate nei più vari settori. Come la stragrande maggioranza dei comuni della provincia, anche Calcinato visse per lo più di riflesso i grandi avvenimenti storici degli ultimi secoli; nel 1706 qui si scontrarono le truppe francesi e imperiali; nel 1797, presso il ponte di San Marco, i partigiani della Repubblica di Venezia opposero un'accanita quanto inutile resistenza contro i rivoluzionari bresciani appoggiati dai francesi. Se le guerre portarono a Calcinato personaggi famosi come Napoleone alla vigilia della battaglia di Lonato e Vittorio Emanuele II prima di quella di San Martino, è necessario ricordare che altre furono le persone che resero illustre il paese, sia perché qui ebbero i natali sia perché lo scelsero come patria d'adozione: Giulia Ferraboschi, promotrice della pubblica istruzione, Antonio Bianchi, agronomo di fama nazionale, don Vincenzo Bertini, educatore dei giovani, Giuseppe Guerzoni, letterato, garibaldino nonché biografo dell'eroe dei due mondi, Arturo Mercanti, pioniere del turismo moderno e dell'aviazione.
Da vedere
La chiesa parrocchiale di S. Vincenzo - sorge in posizione panoramica sulla sommità del colle attorno al quale si abbarbarica il paese, all’interno dell’antico recinto fortificato del borgo. Il progetto venne affidato all’architetto comasco Pietro Antonio Cetti che diresse la demolizione dell’antica chiesa ed i lavori della nuova. Nel 1814 moriva l’arch. Cetti, ad ultimarla venne chiamato l’architetto bresciano Rodolfo Vantini, che vi lavorò dal 1831 al 1846. Notevoli le cinque statue in pietra di Botticino dell'Emanueli sulla facciata; all'interno, pala maggiore di Sante Cattaneo ed il Cristo Risorgente di Paolo Farinati.
La chiesa di S. Maria in Calcinato - nasce attorno all'anno mille come chiesa campestre, per divenire chiesa conventuale dei frati minori di S. Antonio nel 1479. Riedificata attorno alla metà del settecento fu eretta Parrocchia nel 1889. Da segnalare la pala raffigurante la Madonna con S. Francesco e le anime purganti di Antonio Dusi.
Come arrivare
In auto: da Ovest a Est il territorio del comune di Calcinato è attraversato dalla Statale 11, l'autostrada A4.
In treno: la linea ferroviaria Milano - Venezia.