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Cagliari

La provincia di Cagliari nella Sardegna ha 71 comuni e conta 557.679 abitanti su una superficie di 4.596 chilometri quadri, con capoluogo a Cagliari. A nord confina con la Provincia di Nuoro e la Provincia di Oristano, ed a sud, est ed ovest e bagnata dal Mar Mediterraneo. Dal 2001 la Provincia di Cagliari ha perso 23 comuni che hanno costituito la Provincia di Carbonia-Iglesias, 28 comuni che hanno costituito la Provincia del Medio Campidano ed ha acquistato 13 comuni dalla Provincia di Nuoro.

Storia

Dai ritrovamenti archeologici si deduce che il territorio era abitato sin dal Paleolitico inferiore. Nell'antichità, la popolazione era formata dai allevatori di bestiame, agricoltori, cacciatori e pescatori, suddivisa in piccoli nuclei tribali. Costruirono villaggi, tombe megalitiche e torri nuragiche, commerciavano con i Fenici e gli Etruschi ed erano gli unici abitatori del isola fino al 500 a.C. I Greci li chiamavano Tirsenoy, cioè costruttori di torri. Dopo la sconfitta da Cartagine e Roma, l'isola si è divisa in due, nelle valli e sulla costa rimanendo i vincitori e nella montagna e nelle zone difficile da percorrere (zona Barbagica, mai romanizzata) rimanendo la cultura nuragica. Tra il X e il VIII secolo a.C, nell'isola arrivarono i Fenici, per commerciare non come invasori. Loro si stanziarono e stabilirono colonie provvisorie che servivano come magazzini di raccolta delle materie prime. Nel circa 535 a.C. arrivarono i cartaginesi a conquistare l'isola, ma senza riuscire. Comunque alla fine del secolo, l'isola si trovava sotto l'egemonia cartaginese e le città costiere tra i maggiori centri urbani del Mediterraneo occidentale, uno di essi fu Karalis (Cagliari). Nel 214 a.C. i Romani erano in possesso dell'isola convivendo con i sardo-punici, romanizzando i centri fenici e punici, così Karalis diventa la capitale della provincia, costruendo monumenti e strade. Sotto l'impero romano, il territorio prospera e l'isola diventa uno dei granai di Roma. Dopo la caduta dell'Impero romano, i Vandali occupano l'isola e mantengono qui un contingente militare fino all'arrivo dei bizantini nel 534 d.C. Dal VIII dopo la caduta dell'Impero Bizantino, l'isola viene divisa in quattro Giudicati, cioè entità statali autonome, indipendenti fra di loro e dall'esterno. Il Giudicato di Calari (Cagliari) amministrava il territorio, che si chiamava logu, suddiviso in curatorie formate da villaggi. Il Regno Sardo inizia nel 1297 quando Papa Bonifacio VIII lo istituisce per porre fine alle dispute tra Angioini e Aragonesi. Nel periodo rinascimentale, l'isola viene occupata dai Aragonesi, un periodo considerato come il peggiore della storia per le continue guerre contro il Regno di Arborea e per il monopolio di potere instaurato a favore dei Catalano-Aragonesi e dopo dei spagnoli. Dopo la guerra di successione spagnola, tra il 1713 e il 1718 l'isola passa agli Asburgi che la cedèrono al Vittorio Amadeo II, duca di Savoia. Il Regno Sardo si unisce con gli stati della terraferma tra il 1847 ed il 1861, l'anno della proclamazione del Regno d'Italia. Dopo la seconda guerra mondiale viene dichiarato la Statuto di autonomia della nuova Regione sarda, ma il territorio conosce fallimenti socio-economici a quale si accompagna il fenomeno migratorio e il banditismo. Negli ultimi anni, grazie ai collegamenti con la terraferma, specie aerei, si attenua lo svantaggio dell'insularità, diventando una zona turistica conosciuta anche a livello internazionale.

Da vedere

I Siti UNESCO - complesso nuragico Su Nuraxi di Barumini

I Parchi -Parco Regionale Molentargius-Saline, la Riserva Naturale marina Capo Carbonara, le aree protette Domo Andesitico di Acquafredda, Le Colonne, la Riserva di Monte Arcosu, Stagno di Cagliari, Stagno di Molentargius.

I Musei -  a Cagliari: Museo Archeologico Nazionale, Collezione Ingrao, Collezione Sarda L.Pilono, Galleria Comunale d'Arte, Museo Capitolare, Pinacoteca Nazionale di Cagliari, Museo Sardo di Antropologia ed Etnografia, Museo della Fotografia, Museo Ferroviario Sardo, Museo di Bonaria, Museo di Mineralogia, Museo Sardo di Geologia e Paleontologia, Raccolta Cere Anatomiche;a Pula: Museo Archeologico; a Monserrato: Museo di Fisica di Sardegna; a Senorbì: Civico Museo Archeologico Sa Domu Nosta.

Come arrivare

In auto: le strade statali SS130, SS131, SS126

In treno:  rete ferroviaria sarda

In aereo: aeroporto di Cagliari

In nave: il porto di Cagliari.

Tipologie