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Borghetto Lodigiano

Comune lombardo, in provincia di Lodi, con più di 4.750 abitanti. Il comune è a pochi chilometri da Lodi.

Economia

L´economia locale è rappresentata per buona parte ancora dall´agricoltura. Assai numerose sono infatti le aziende, per lo più a conduzione familiare, che si occupano di allevamento e della coltura di cereali e foraggi. Nel territorio operano anche alcune industrie, tra cui spicca la laminazione dell´alluminio. Tuttavia è presente il pendolarismo su Lodi e Milano.

Storia

In passato i due nuclei che ora compongono l´abitato, Fossato Alto e Borghetto, avevano vita autonoma. Nel 1359, Bernabò Visconti donò le proprietà possedute a Borghetto agli ospedali milanesi che lui stesso aveva fondato. Tali beni, poi, nel 1458 dovevano passare in proprietà all’Ospedale Maggiore. Il primo, feudo del capitolo milanese, fu al centro di aspre lotte tra i Torriani e i Visconti, appartenne ai Rho nel 1481, ma nel 1633 era ancora libero comune Il nome significa "piccolo borgo". Anche Borghetto dovette fiorire anticamente, essendo, come Fossadolto, piantato sulla riva del Sillaro, ed a breve distanza dalla strada Romea che da Piacenza conduceva a Lodi Vecchio. Posto sulla via che collega Lodi alle colline di San Colombano e al Pavese, Borghetto diventa nel XVIII secolo un ricco insediamento agricolo che conta più di 4000 abitanti, raccolti, un terzo nel centro del paese e i restanti due terzi nelle frazioni più grandi e nelle cascine. Nel XIX secolo l’agricoltura, unica risorsa del paese, compie passi avanti: si estende l’irrigazione, si dà più ampio impulso alla distribuzione delle acque e al livello delle marcite. Nel 1848, 31 Marzo, i Borghettini fanno una ostile, ma coperta, accoglienza all’esercito piemontese, comandato dal principe Vittorio Emanuele, inondando di acqua i campi che i soldati dovevano occupare. Il generale Della Rocca minaccia di incendiare il Borgo. Verso la fine dell’800 la comparsa di industrie sul territorio ha profonde ripercussioni, oltre che sulla vita economica, anche sulle condizioni dei lavoratori, dando luogo ai primi movimenti operai; così nel 1883 nasce a Borghetto “La Società di Mutuo Soccorso” con queste finalità: pagare l’indennità agli operai durante la loro malattia, dare in caso di inabilità o di morte, un sussidio alle famiglie, favorire il lavoro dei giovani. Borghetto conosce anni di grande fermento religioso, sociale ed artistico sotto la guida del parroco Mons. Rolla dotato di bontà, intelligenza ed intraprendenza veramente eccezionali. Nel 1933 verrà consacrato vescovo di Forlì. Nel periodo dell’ultima guerra mondiale, il paese soffre per i soldati lontani, per la fame, per la sofferenza degli sfollati e per mille altre difficoltà. Invaso dai tedeschi, subisce numerosi atti di violenza, fino all’uccisione di un giovane borghettino Aldo Quartieri. Nel dopoguerra la ripresa è lenta, sono numerosissime le famiglie in condizione di grave povertà: il lavoro nei campi, nelle piccole imprese edili o nelle fabbriche, soprattutto nel periodo invernale, è scarso e mal pagato; le abitazioni sono misere, la mortalità infantile ancora alta. Grazie però, all’indomabile voglia di migliorare dei borghettini, si lavora intensamente e si va verso un periodo di benessere economico e sociale. Borghetto perde abitanti e numerose piccole attività artigianali, sono invece pochi gli insediamenti industriali locali. Ancor oggi, il suo vasto territorio rimane suddiviso fra numerose aziende agricole a conduzione quasi prettamente familiare, mentre il grosso della popolazione lavora fuori paese.

Da vedere

Palazzo Rho - costruzione tardogotica in cotto, attuale sede del Comune. A fianco sorge la parrocchiale di San Bartolomeo, trasformata dal restauro ottocentesco. Da ricordare ancora la villa Rho - Confalonieri - Belgioioso e la villa Ghisalberti Rocca a Vigarolo.

Chiesa Parrocchiale San Bartolomeo - è divisa da gruppi di colonne quadrate, il palazzo Rho, la Villa dei Rho eretta nel 1627, la Villa Ghisalberti - Nocca edificata nel XVIII caratterizzata da una serie di semicolonne. Per avere informazioni sul comune come chiese, musei, luoghi da visitare escursioni, itinerari o altre attrattive contatta gli enti sotto indicati.

Come arrivare

In auto: dista 12 chilometri da Lodi, capoluogo della omonima provincia cui il comune appartiene.

Tipologie