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Comazzo

Comazzo è un comune di 1.468 abitanti della provincia di Lodi, situato all'estremità settentrionale del Lodigiano, presso la sponda destra del fiume Adda. Il comune è ai confini con la provincia di Milano e la provincia di Cremona.

Storia

Menzionata in documenti del IX sec., fu contesa durante le lotte tra Lodi e Milano. Dal 1661 appartenne ai Premoli e poi ai Pertusati. Il nome antico è di origine latina Comatio o Commacium. La ricerca dello storico, più si addentra nel passato e più diventa difficile, vuoi per la scarsità di documenti, vuoi per la difficoltà di capirli, rendendo molto approssimativa la ricostruzione storica. In questo caso, ci ha dato una mano la fortuna, conservandoci dei documenti, che ci parlano, delle terre, con le loro coltivazioni, delle case, delle chiese, dei feudi con i loro proprietari, lasciandoci ben immaginare come si svolgeva la vita sociale nei nostri paesi, nei secoli a cavallo tra l'Alto ed il Basso Medio Evo. Nel XI secolo, Ariberto d'Intimiano Arcivescovo di Milano, in cambio dell'appoggio a Corrado II, per ottenere la corona d'Italia, volle la facoltà di eleggere i Vescovi di Lodi, all'epoca ancora feudatari dell'Imperatore, e di tenerli come suoi vassalli, con lo scopo di controllare Lodi e cosi le principali vie fluviali, come il Lambro, che mettevano in comunicazione Milano, con il Po e l'Adriatico. Alla morte del Vescovo laudense, ci fu pero, il rifiuto dell'Imperatore a mantenere gli accordi, ed anche i Lodigiani, che fino ad allora, erano stati tenuti all'oscuro degli stessi, si ribellarono ad essere assoggettati a Milano.

Economia

Persiste la tradizionale attività agricola, con colture di cereali e foraggi e qualche allevamento bovino. La maggior parte della popolazione trova lavoro nei centri vicini e nel capoluogo lombardo, anche se bisogna segnalare la presenza di un'industria chimico - farmaceutica di medie dimensioni.

Da vedere

Villa Pertusati - caratterizzata da un corpo centrale risalente alla fine del Cinquecento e da due laterali aggiunti nella seconda metà del Settecento.

Chiesa di San Biagio - era quasi sconosciuta, anche agli studiosi. La sua posizione è appartata, in mezzo alle campagne sulla sponda destra dell'Adda, fra Melzo e Paullo, eppure la chiesa è sorprendente perché non è come le altre dei paesi vicini.

Chiesa di Santa Maria delle Grazie - l'edificio sposa l'armonia delle forme con la rudezza della materia. Il suo corpo è scarnificato, senza intonaco. Spicca la vivida cromia del mattone che s'imparenta con le tegole dei tetti. Realizzato in mattoni a vista, è uno splendido impianto con pianta a base quadrata con absidi poligonali e con alto tiburio ottagonale caratterizzato dalla presenza di un occhio sovrastato da una finestra cieca su ogni lato e da un lanternino.

Palazzo Pertusati - costruito alla fine del 1600 ad opera dei Conti Pertusati, presumibilmente sui resti di un castello medioevale. In seguito, nel XIX° secolo diventò residenza dei Marchesi Da Durazzo che distrussero il pregevole giardino all'italiana che il Conte Carlo Pertusati aveva creato di fronte alla facciata del palazzo, il palazzo era, all'epoca dei Pertusati, ricco difontane, viali simmetrici abbelliti da statue di ninfe di fattura neoclassica, cascate e giochi d'acqua.

Come arrivare

In auto: dista 21 chilometri da Lodi, capoluogo della omonima provincia cui il comune appartiene.

Tipologie