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Lodi

Capoluogo della omonima provincia lombarda, ha poco meno di 45.000 abitanti. Il comune è ai confini con la provincia di Cremona. E situata a 214 m s.l.m. Posta nella parte meridionale della Lombardia lungo il fiume Adda.

Storia

Lodi è nata due volte: prima come villaggio celtico diventato in seguito "municipium" col nome di "Laus Pompeia", e poi come città imperiale fondata il 3 agosto 1158 da Federico I di Svevia, detto il Barbarossa sulla riva destra dell’Adda, in località "colle Eghezzone" nei pressi del porto fluviale di Laus. L’antica Lodi, chiamata "Laus Pompeia" forse in onore del console Cneo Pompeo Strabone che diede ai Galli Cisalpini la cittadinanza latina, sorgeva circa 7 km a nord - ovest dell’attuale Lodi, era un importante nodo stradale e un vivace centro mercantile. Dopo una lunga lotta tra le principali famiglie nobili per il predominio della città, Lodi passò sotto il controllo dei Visconti che vi eressero un castello: dopo la breve signoria di Giovanni Vignati all’inizio del XV secolo, la città e il territorio entrarono a far parte del ducato di Milano in un turbinio di guerre, di assedi e di memorabili battaglie, prima sotto il dominio degli Sforza, poi dei Francesi, degli Spagnoli e, infine, degli Austriaci. Nel 1786 Lodi, centro della migliore agricoltura lombarda e capitale del latte, diventò capoluogo di una provincia che comprendeva il Lodigiano, la Gera d’Adda e - dopo il 1815 - anche il Cremasco, già possedimento veneto. La provincia di Lodi e Crema sarà abolita nel 1859: Lodi ritorna con Milano, il Cremasco e parte della Gera d’Adda si uniranno a Cremona. Così la città entra nell’Italia unita alla cui realizzazione molti patrioti lodigiani hanno comunque dato un notevole contributo. Per questo, soprattutto, molte località nel mondo portano il nome di Lodi e in parecchie città francesi - Parigi in testa - si trovano vie dedicate "au pont de Lodi". Merita una segnalazione anche il lavoro dei battiferro che nell’800 e nel primo ‘900 ornarono la città con una splendida fioritura di cancelli, balconi, grate, decorazioni in ferro battuto: da Alessandro Mazzuccotelli a Rizzarda, da Roncoroni a Raggi e Daiocchi. Infine a Lodi, nel 1945, si cominciò ad estrarre il gas metano e a sperimentarne le applicazioni nel locale centro studi dell’Agip, voluto da Mattei. La città fu la prima in Italia a servirsi del metano per usi domestici e industriali.

Da vedere

Piazza Maggiore - e cuore di Lodi e del Lodigiano. E’ una delle più belle, ampie e vivaci piazze d’Italia; conserva la settecentesca pavimentazione a ciottoli di fiume con trottatoie ai lati e un disegno geometrico a quadrilatero di beole di pietra al centro. Attorno, case a portici irregolari dal XIV al XX secolo: la costruzione più imponente è Palazzo Vistarini, dimora castellata del XIV sec. che nel lato verso corso Vittorio Emanuele si trasforma nel settecentesco Palazzo Barni.

Cattedrale - è un edificio di impianto romanico, tra i più vasti di Lombardia, iniziato nel 1160, portato a compimento nel XVI sec. e completamente restaurato dal 1958 al 1965. Nella facciata sono degni di menzione: il protiro del XII sec. con leoni stilofori e sculture sul portale, l’ampio rosone e le due finestre rinascimentali, il possente campanile. Interno a tre navate con presbiterio rialzato e cripta.

Chiesa di S. Filippo - la facciata è in elegante barocchetto, e l’interno a sala, è affrescato dal Carloni con variopinta fantasia di colori. Di fianco c’è l’antico convento dei Filippini, ora sede del Civico Museo e della Biblioteca Laudense.

Il Museo Civico - dopo l’ingresso con cancello in ferro battuto di Roncoroni e camino rinascimentale, e il cortile - giardino ornato da anfore romane, ospita la bellissima Sezione Ceramica, divisa in due comparti: nel primo ceramiche padane e lodigiane dal XV al XIX secolo, tra cui preziosi manufatti delle fabbriche Rossetti, Coppellotti, Ferretti e Dossena. Interno vastissimo a sala, con gioco estroso di curve. Sopra l’altar maggiore un venerato Crocifisso medievale; affreschi del Carloni e Crocifissione del Fiammenghino. A fianco dell’attuale tempio, resti dell’antica chiesa risalente al XII sec. e costruita nei pressi del porto fluviale di Laus.

Monumento a Vittorio Emanuele II - una bella statua ottocentesca di calcare bianco, eretta in onore di Vittorio Emanuele II, si staglia contro un sontuoso edificio dai notevoli timpani spezzati, tipici del gusto tardo barocco.

Come arrivare

In auto: autostrada A1: da Milano dista Km.30.

In aereo: aeroporto Linate.

Tipologie