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Bobbio

Bobbio è un comune italiano in provincia di Piacenza, della regione della Emilia Romagna con 3.701 abitanti. Il territorio a sud confina con il comune di Corte Brugnatella; ad ovest e nord-ovest segue il confine regionale con la Lombardia e la provincia di Pavia in cima alle valle del Bobbio, dopo il Passo Scaparina, il monte Penice, il Passo del Penice, i Sassi Neri e il Passo Crocetta; a nord con i comuni di Pecorara, Piozzano e Travo, in alto dopo Pietra Parcellara, Pietra Marcia ed in basso sulla statale dopo Cassolo e Bertuzzi; ad est a metà valle con il comune di Coli.

Storia

Il nome della città viene dal saltus Boielis, toponimo di origine celtico-ligure. Il primo nucleo risale al periodo della romanizzazione del IV secolo. I Longobardi scendono in Italia nella seconda metà del VI secolo, riuscendo a conquistare Pavia, poi loro capitale, nel 572. Durante l'Alto Medioevo Bobbio, al pari di Montecassino, fu un importante centro culturale rinomato per la sua biblioteca o scriptorium, collegata con i vari monasteri sparsi in Italia e all'estero. Nel 774 Pavia cade con l'avvento dei Franchi, ma la città rimase autonoma sotto le dipendenze del monastero fino a Carlo Magno e nel 834 come abate venne nominato suo cugino ed influente consigliere Wala, allontanato dalla corte per dissapori con il nuovo imperatore. L'abate Agilulfo inizia la costruzione nel 883 del nuovo monastero dove si trova attualmente; nel decimo secolo iniziò la prima decadenza anche per l'affievolirsi della protezione imperiale e papale e molti feudi passarono direttamente agli Obertenghi e poi ai vari rami famigliari. Sede vescovile già nel 1014 con il titolo di Città, con l'abate Pietroaldo; Contea nel 1028 con il vescovo-conte Sigefredo; successivamente con il tradimento del vescovo Guarnerio, poi scomunicato, inizia la seconda e più imponente decadenza di Bobbio. Nel 1133 la diocesi di Bobbio fino allora diocesi esente o prelatura territoriale, diventò diocesi suffraganea alla nuova sede metropolita di Genova. La Contea di Bobbio è ridotta alla Val Trebbia fino a Torriglia, alla Val d'Aveto fino a Santo Stefano d'Aveto, all'Oltrepò, alla Val Tidone e alla Val Curone; gli altri feudi sono persi e dati agli Obertenghi e ciò verra confermato anche dall'imperatore Federico il Barbarossa nel 1164, che toglierà altri territori alla Contea a vantaggio dei Malaspina discendenti dagli Obertenghi. Nel 1516 Bobbio diviene Marchesato sotto i Dal Verme e comprende varie contee, nel 1593 Voghera diventa autonomo sotto un altra signoria ma sempre sotto il Marchesato. Nel 1743 Bobbio diviene Provincia di Bobbio, fino al 1861 e passa ai Savoia; nel 1770 il Marchesato ormai superato è abolito. Nel 1797 con l'abolizione dei feudi imperiali da parte di Napoleone e il riordinamento dei territori Bobbio diviene Circondario. Dal 1805 la città è sede del Circondario autonomo ed aggregato alla Repubblica Ligure, ma nel 1815 caduto l'Impero Napoleonico divenne nuovamente Provincia ligure. Nel 1859 con il riordinamento del Regno d'Italia Bobbio passa sotto Pavia, il passaggio è effettivo dal 1861, quando viene retrocesso a Circondario. Fece parte dello stato milanese, dello stato sabaudo e, nel regno d'Italia, della Liguria, e della provincia di Pavia fino al 1923, quando perse ogni autonomia circondariale che aveva dal governo abaziale del 614 con la chiusura del Tribunale mandamentale e delle carceri, ed aggregata con varie separazioni di territorio alla provincia di Piacenza.

Da vedere

Abbazia di San Colombano - la costruzione incominciò verso la fine del IX secolo quando l'abate Agilulfo prese la decisione di trasportare l'intero complesso cenobitico - il primo nucleo si era sviluppato intorno alla basilica di San Pietro dove oggi è il Castello. L'attuale complesso risale al periodo 1456-1522 e solo in parte è stata risparmiata la struttura dell'antica basilica protoromanica di cui sono visibili un breve tratto dell'abside circolare e parte della torre campanaria.

Castello Malaspina - fu edificato a partire dal 1304 per volere di Corradino Malaspina e per tutta la durata della sua signoria fu una roccaforte della politica ghibellina. Oggi del Castello originario rimane il mastio centrale a pianta rettangolare. Dal suo cortile interno si gode di una stupenda visuale della città e delle montagne intorno a Bobbio.

Palazzo Trecentesco - grazioso palazzetto del trecento, gioiello dell'architettura bobbiese, è con tutta probabilità da identificarsi col palazzo della famiglia Alcarini, da tempo scomparsa, da cui il nome della contrada su cui s'affaccia l'edificio.

Palazzo Olmi - costruito dall'unione di preesistenti abitazioni di epoca tre-quattrocentesca, il palazzo fu ampiamente ristrutturato verso la fine del'700. In tale occasione vennero realizzate le ampie sale del primo piano alle quali si diede accesso con l'elegante scalone in arenaria opera dello scultore pavese Carlo Giuseppe Calderara, datato 1791.

Chiesa di San Lorenzo - la prima notizia relativa risale al 1144, ma è ignoto il costruttore e lo scopo dlla sua costruzione. La prima notizia relativa alla chiesa di S. Lorenzo risale al 1144, ma è ignoto il costruttore e lo scopo della sua costruzione. La primitiva chiesa si può ancora in parte vedere sul lato sinistro dell'attuale facciata. Essa fu abbandonata nel 1609, in seguito venne ampliata e consacrata nel 1694, dopo aver abbattuto gran parte della precedente costruzione. L'interno è a una sola navata: il coro ligneo appartiene al XVII secolo.

Duomo - edificato nell' XI secolo, presenta una decorazione moderna nelle tre navate e una settecentesca nel presbiterio e nella cupola del transetto. Nella cappella di San Giovanni, cui si accede dal transetto di destra, si può ammirare uno stupendo affresco della seconda metà del quattrocento, raffigurante l'Annunciazione. La primitiva struttura risale al 1075 ma la facciata come la vediamo oggi fu modificata nel 1463. All'edificio si accede scendendo una scalinata , risultato della sopraelevazione della piazza effettuata per difendere l'edificio dall'irruenza dell'acqua piovana, esso ha una pianta a croce latina con cappelle perimetrali, coperte da volte a crociera.

Come arrivare

In auto: dalla A1 e dalla E35 Milano - Bologna l’uscita è quella di Piacenza Sud per poi seguire la Tangenziale in direzione Bobbio SS45; dalla A7 e dalla E62 Milano - Genova cambio A21, E70 a Tortona in direzione Piacenza. L’uscita è Piacenza Ovest; proseguire per Piacenza Est, seguire la Tangenziale in direzione Bobbio S.S. 45.

Tipologie