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Caminata

E un comune in provincia di Piacenza, della regione Emilia Romagna con di 320 abitanti. Caminata si trova a poca distanza da Nibbiano, ed è la più orientale vedetta sul Tidone in territorio piacentino.

Storia

Caminata fu abitata in epoca romana, quando era probabilmente un villaggio rurale con proprietà fondiaria. A quell’epoca il borgo dava alloggio ai contadini che dissodavano e disboscavano le terre limitrofe, rendendole produttive proprietà fondiarie del Monastero. Con il dominio Visconteo, Gian Galeazzo consegnò queste terre al suo Consigliere e Capitano Jacopo Dal Verme, già proprietario di Pianello, della Rocca d’Olgisio e di Bobbio. Nacque così lo Stato Vermesco, oggetto di incursioni dei Farnese. Durante il feudalesimo, la struttura del borgo, caposaldo dei Dal Verme, assunse un aspetto fortificato: infatti, dalla seconda metà del Quattrocento, fu appellato La Caminata, derivandone il nome da quello delle torri dotate di camino, usate per le segnalazioni fin dall’epoca romana. Con la Pace di Aquisgrana (1748), Caminata passò ai Savoia, divenendo barriera doganale tra il Ducato di Parma, Piacenza e Guastalla e lo Stato Sabaudo la Casa dei Preposti, in Via dei Portici, era adibita alla riscossione dei pedaggi e alla funzione di dogana. Nel 1928, i due centri pavesi di Trebecco e di Caminata furono inclusi nella circoscrizione comunale di Nibbiano. Caminata divenne Comune autonomo della provincia di Piacenza nel 1950.

Da vedere

Casa dei Preposti - in Via dei Portici, passa in Via Vittorio Emanuele attraverso il Municipio e, si snoda tra le abitazioni per tornare in Via dei Portici, dove una viuzza consente la fuga in campagna.

Via degli Olmi - arrivando vicino al Tidone tramite i passaggi tra le case.

Case-torri - due sono le caminate oggi identificabili con sicurezza, entrambe sulla sinistra arrivando dal basso: una è in Via Vittorio Emanuele II, l’altra è in Piazza Maggiore. La prima è una casa-torre dalle solide mura in pietra che reca la data “1622” su una parete. La seconda è una torre accanto alla quale fu successivamente edificata l’abitazione; nello scantinato ci sono tracce di un camminamento.

Chiesa - all’interno del recinto murario, per salvaguardare i fedeli. Lo spazio era esiguo e forse furono abbattute alcune abitazioni. L’edificio sacro aveva pianta rettangolare e, dalla fine del Quattrocento, fu titolato a San Timoteo e San Sinforiano. Ai primi del XIX secolo coesistevano, l’una accanto all’altra, due chiese: quella diroccata e quella in costruzione. L’attuale chiesa, dichiarata monumento nazionale, fu edificata in Piazza Maggiore su progetto dell’architetto Pittaluga. L’altare neoclassico proviene dalla Fabbrica del Duomo di Milano, mentre il paliotto in arenaria dell’altare dedicato a San Giuseppe, decorato con motivi floreali e arabeschi che incorniciano San Giuseppe col Bambino, proviene forse, insieme a qualche altro pezzo, dalla chiesa più vecchia. La statua lignea che rappresenta la Madonna del Carmine è attribuita a Jan Geernart; interessanti anche i lavori in ferro battuto. Il campanile del 1776 - una slanciata torre barocca con guglia arrotondata, posta davanti alla chiesa - fu purtroppo distrutto nel 1932.

Come arrivare

In auto: Autostrada A21 Brescia - Piacenza. Da Piacenza prendere per Borgonovo e successivamente per Caminata, a circa 300. mt.

Tipologie