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Coli

Coli è un comune in provincia di Piacenza, della regione Emilia Romagna con 1.028 abitanti e ha una superficie di 72,2 chilometri quadrati. E un comune con produzione di formaggi, salumi e vini. Sorge a 638 metri sopra il livello del mare. Gran parte della popolazione si concentra a Coli e nella frazione di Perino, posta lungo la Statale e quindi soggetta a un grosso flusso di lavoratori e studenti pendolari.

Storia

Con la fondazione del monastero, Coli divenne una fiorente cella monastica, tanto che nel 615 lo stesso San Colombano vi si trasferisce nell'Eremo di S. Michele nella Curiasca di Coli detta la Spelonca. Fu tappa lungo la via degli Abati, il cammino che gli abati di Bobbio percorrevano per recarsi a Roma attraverso la val Nure, la valle del Ceno, la val di Taro e Pontremoli. Nel X secolo, dopo la soggezione a Pieve di Montarsolo, diventa plebana, ma sempre unita a Bobbio. A partire dal XIII secolo fu sotto la dominazione della famiglia dei Grassi e della famiglia Peveri; nel 1441 appartenne ai Nicelli tutti feudatari di Bobbio. Dopo il 1436 diventa feudo della famiglia Dal Verme e segue le sorti del comune di Bobbio fino al 1923, quando diventa comune della val Trebbia sotto la provincia di Piacenza. Nell’epoca medievale fu feudo prima della famiglia Nicelli, poi dei Visconti e successivamente dei Dal Verme. E’ solo dal 1923 territorio piacentino, fino allora rimase aggregato alla provincia di Pavia. Accoglieva sino a poco tempo fa l’unico ostello della gioventù della provincia, molto frequentato da numerosi giovani italiani e stranieri, oggi, però, purtroppo chiuso. La zona comunque maggiormante frequentata è la frazione di Perino, a metà strada tra Bobbio e Travo, che ha registrato un forte sviluppo del turismo residenziale. Le escursioni portano all’Oratorio di Sant’Agostino, a 1000 metri tra pinete e sorgenti di acqua cristallina o a Peli alla Sella dei Generali, e verso destra al Monte Aserei per scendere a Mareto o a Pradovera, sulle pendici del Monte Osero, quindi a Farini in Val Nure.

Da vedere

Chiesa antica - ad una sola navata è andata distrutta nel XVIII secolo, di quella attuale si incominciò la costruzione nel 1775 e venne ultimata solo nel 1825, la navata di sinistra con la torre campanaria furono aggiunte dopo il 1855 e la decorazione interna risale al 1908. Sul piazzale, davanti alla chiesa, è stata posta la croce di S. Michele, recuperata nel 1860, quando rovinò la chiesa di S. Michele della Spelonca.

Santuario di S.Agostino - è in località S. Agostino, e fu costruito da parte del vescovo di Bobbio Abbiati, il disegno era molto più ampio, ma ne fu solo ultimata una parte. La prima pietra fu posta il 28 agosto 1622, festa di Sant'Agostino, che passò di qui. quando venne in Italia. Nel 1624 giunse la statua del santo. La nuova facciata con statua in marmo è del 1968. Ancora oggi perdura la consuetudine di celebrare sul posto la festa annuale del santo patrono.

Come arrivare

In auto: Piccolo centro montano dell'Appennino Ligure posto ai piedi del monte S.Agostino, in una vallata isolata dalla SS45 e quindi molto tranquilla.

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