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Gropparello

Il territorio del Comune di Gropparello si trova in provincia di Piacenza, della regione Emilia Romagna con 2.369 abitanti. È situato a 28km da Piacenza in direzione sud. Tutto il territorio compreso tra la Val Riglio e la Val Chero.

Storia

Le prime tracce di insediamenti umani scoperti nel territorio del Comune di Gropparello risalgono all'età del ferro. Successivamente la zona venne colonizzata in età romana, contemporaneamente alla fondazione del Municipio di Veleia. Originariamente la località era denominata Cagnano, nome di radice latina, mentre il toponimo Gropparello è di sicura etimologia longobarda. Dopo gli anni bui del periodo altomedievale le prime notizie che si possono raccogliere risalgono alla fine del secolo VIII in quest'epoca il territorio di Gropparello passa sotto il controllo del Monastero di Val Tolla, al quale Enrico II, nel 1014, cede anche la località di Sariano. Il Monastero reggerà questa zona fino al 1535, anno in cui Papa Paolo III, preso atto della soppressione dell'Abbazia, la cederà agli Sforza. Agli Sforza subentrarono nel secolo XVII gli Anguissola che governarono queste terre per circa duecento anni. Il vescovo Filippo Fulgosio attorno al 1300 lasciò il castello ai propri eredi, i quali, quando nel 1335 Piacenza ed il suo territorio passarono ad Alberto Scoto e l'egemonia guelfa terminò, dovettero abbandonare la città e ritirarsi a Gropparello. I Fulgosio tennero il castello fino al 1464 quando Francesco Sforza, duca di Milano, lo cedette a Galeazzo Campofregoso. Da qui in poi il fortilizio vide l'alternanza di numerosi proprietari, tra i quali gli Anguissola, che lo tennero per circa due secoli, fino a che pervenne, nel 1869, al conte Ludovico Marazzani Visconti il quale lo fece restaurare, nelle forme che attualmente si possono ammirare. All’epoca delle lotte tra Guelfi e Ghibellini. Nel 1599 Ranuccio I Farnese, signore di Parma e Piacenza, rientrato in possesso del feudo di Gropparello, ne investe con il titolo ereditario di conte di Gropparello, Marcantonio Anguissola, suo uomo di fiducia, che aveva tra l'altro ricoperto la carica di governatore della val di Taro. Nel 1848, con la morte di Gaetano Anguissola, si estingue questo ramo della famiglia. Viene acquistato nel 1869 dal conte Ludovico Marazzani Visconti Terzi, che incarica un famoso architetto piacentino del tempo, Camillo Guidotti, di un completo restauro dell’antico edificio. Con il '900 il castello passa in mano a vari proprietari, e, dopo un lungo periodo di abbandono, viene acquistato nel 1974 dagli attuali, che hanno fatto la propria abitazione, promuovendovi però anche numerose iniziative affinché tutti coloro che amano la storia e l'arte possano godere del fatto che un edificio di questa importanza torni a "vivere".

Da vedere

Museo della Rosa Nascente - in questo luogo magico, dove le rose canine e le orchidee selvatiche vivono dall’epoca delle Fate è iniziato un nuovo cammino che ci accompagna nel mondo affascinante delle rose. Attraverso il linguaggio meraviglioso delle rose potremo indagare sui misteri di cui, da sempre, questo fiore è messaggero. Nasce per volontà di Rita Trecci Gibelli che, da sempre innamorata di questo magnifico fiore, ha deciso di creare un percorso di profondo significato alchemico, che accompagna ogni singola persona alla scoperta della perfezione interiore attraverso l’evoluzione di colori, profumi, luci e simboli.

Gole del Vezzeno - il castello è circondato da una tenuta di 20 ettari, suddivisa in parco secolare, boschi selvaggi, vallate, vigneti, e strapiombi su roccia viva. Dalla torre del castello si può notare come quest’ultimo domini l'incredibile ed unico paesaggio caratterizzato dalla massa scura dell'ofiolite, sormontata dal bosco di conifere, e lo strapiombo su cui il castello si erge.

Scheda tecnica delle Gole del Vezzeno - l’era Mesozoica si divide in tre periodi: Triassico, Giurassico e Cretaceo, e con essa inizia il ciclo che scientificamente si definisce orogenesi alpina ed appenninica, ovvero questo è il periodo in cui nell’attuale Italia “nascono” le Alpi e gli Appennini.

Castello di Gropparello - è una rocca fortificata della provincia di Piacenza. Posto su un picco di rocce ofiolitiche sovrasta un orrido sul cui fondo scorre il torrente Vezzeno. Il castello è stato edificato sulla sede di un castrum romano, posto a difesa della via per Velleia, nel 808 Carlo Magno assegna la giurisdizione sui terreni posti fra il Chero, il Riglio e il Vezzeno al vescovo Giuliano II di Piacenza. Pur se composto di parti risalenti a epoche diverse ha l'aspetto compatto della roccaforte con doppia cinta muraria merlata, cortile, torri, torrione d'ingresso con ponte levatoio, mastio, camminamenti di ronda scavati nella roccia.

Come arrivare

In auto: da Milano autostrada A1 uscita Piacenza sud,imboccare la  tangenziale per lo stadio quindi proseguire per San Giorgio Piacentino da qui seguire i cartelli Carpaneto e Gropparello. Circa 80 Km da milano.

In aereo: Aeroporto di Parma.

Tipologie