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Attimis

E un comune di 1.833 abitanti in provincia di Udine, della regione Friuli Venezia Giulia. Ha una superficie di 33,3 chilometri quadrati e sorge a 195 metri sopra il livello del mare.

Storia 

Attimis nacque come Villa sottoposta al Castello dei signori di Attems, di proprietà prima dei marchesi di Moosburg e quindi del vescovo di Salisburgo Bertoldo. Fin dalla prima citazione, il villaggio era sotto la giurisdizione del Capitano di Tricesimo che dipendeva direttamente da Aquileia.
Nel 1294 Raimondo della Torre ordinò al medesimo Artinedo di tenerlo a disposizione sua e dei suoi successori e di abitarvi od abbatterlo. Nel 1377 la famiglia riottenne l’investitura di entrambi i manieri dal patriarca Marquardo di Randek e, come contribuzione, le furono imposti due elmi e due balestre. Nel 1387 la famiglia era alleata, come molte altre, a Gerardo da Camino ed al signore di Carrara. Questa alleanza aveva assoldato il capitano di ventura Bello di Portogallo e i suoi mercenari, il quale, in attesa del compenso, si prese come cauzione la rocca inferiore. Il 10 febbraio 1387, ricevuta la mercede, restituì il castello. Nello stesso anno Udine inviò ad Attimis un cannone e diversi strumenti guerreschi, per la difesa della rocca. Quindi questa fu tra le prime in Friuli a possedere quest’arma da fuoco. La famiglia Attems o Attimis nel 1630 fu elevata la rango di conti del Sacro Romano Impero. Nel 1645 Venezia alienò i territori di Attimis per 2000 denari a vantaggio di alcuni nobili locali i quali diedero impulso alla vita del Comune che ebbe uno sviluppo lento ma tranquillo. Il paese subì poi le sorti degli altri Comuni viciniori sino al momento del passaggio dei territori friulani all’Italia 1866. Particolarmente duri per Attimis furono gli ultimi anni della seconda guerra mondiale, essendosi trovato il paese al centro di molte azioni di rappresaglia tedesche contro i partigiani e la sua popolazione, che contribuì alla lotta di liberazione nazionale.

Da vedere

Chiesetta di S. Osvaldo - costruzione trecentesca nei pressi del castello di Partistagno, il vecchio presbiterio conserva nelle pareti e nel catino affreschi raffiguranti Cristo benedicente e gli apostoli, attribuiti ad un pittore friulano operante nei primi anni del sec. XV: seguace della coeva pittura padovana, corretto nella forma, l'ignoto artista lascia figure gradevoli nella positura e nel colore ma forse un po' snervate.

Chiesetta di S. Silvestro - divenuta sacrestia della nuova parrocchiale, si vede un ciclo a fresco cinquecentesco dovuto a Gian Paolo Thanner. Da notare non solo l'horror vacui che anima - come sempre - le pitture del Thanner, ma anche la bella serie di angioletti musicanti che costituisce per la varietà degli strumenti raffigurati una vera e propria antologia di quelli all'epoca in uso in Friuli.

Chiesa di S. Antonio - scene del Nuovo Testamento databili al XV secolo. Più importante l'altare ligneo del 1701 firmato e datato dall'intagliatore Bartolomeo Ortari di Caporetto, con esuberante decorazione barocca, colori vivaci, impianto architettonico che armonizza e si confonde con le sculture. Buone architetture rurali, nel capoluogo, nelle frazioni - Forame, Porzus - nei borghi.

Chiesetta montana S. Giorgio - in cui si trovano affreschi raffiguranti Apostoli.

Museo - del fossile a Forame in cui sono conservati reperti archeologici, storici e fossili provenienti sia dalla zona che da varie parti del mondo.

Come arrivare

In auto: dall'autostrada A 4 itinerario Udine - Povoletto -  Attimis - Porzus.

In aereo: aeroporto Regionale Friuli Venezia Giulia di Ronchi dei Legionari.

Tipologie