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Grimacco

Comune di Grimacco è situato nella regione Friuli Venezia Giulia in provincia di Udine, con 426 abitanti. Sorge a 253 metri sopra il livello del mare. Confina con la Repubblica di Slovenia.

Storia

L'origine del toponimo Grimacco si può far risalire al vocabolo sloveno grm che, con il suffisso ak assume il significato di "cespuglieto" e fa riferimento al gran numero di macchie di avellana che ricoprono le pendici del monte su cui il paese è arroccato. L'arrivo delle truppe di Napoleone e la conseguente imposizione del sistema amministrativo francese, portò alla soppressone di ogni forma di autonomia locale ed alla suddivisione del territorio in "Comuni" previa abolizione delle "Vicinie" esistenti. Dopo la sconfitta di Napoleone, il Congresso di Vienna assegnò il Regno Lombardo Veneto, e quindi anche le Valli del Natisone in amministrazione all'Austria. Nel 1848, sulla scia delle sollevazioni popolari che stavano scuotendo l'Europa, anche in Benečija si formarono dei gruppi di resistenza che cercarono di ostacolare l'esercito austriaco. Un cippo a ricordo dell'opera di resistenza avvenuta in quel periodo è visibile presso la cima del monte San Martino. Nel 1866, con la firma della Pace di Vienna, il territorio comunale fu consegnato alla Francia che lo cedette al Regno d'Italia. Il territorio del Comune di Grimacco tornò ad interessare la storia per le vicende legate alla prima guerra mondiale. Sulle cime delle montagne della zona passavano infatti le linee arretrate dello schieramento difensivo approntato dalla 2 Armata a protezione della pianura friulana in caso di ripiegamento delle linee combattenti. Il 24 ottobre 1917 i paesi del Comune furono sconvolti dai tragici avvenimenti della battaglia di Caporetto che tanti lutti e danni provocarono in tutto il territorio delle Valli del Natisone.

Da vedere

CHIESA DI SAN MICHELE - e dedicata a San Michele ma, curiosamente, sulla sua facciata fa bella mostra di se un mosaico raffigurante San Cristoforo. Questa chiesa era stata costruita dai paesani con le pietre tratte da cave locali, senza contributi civici o chiesastici. 

CHIESA DI SANTA MARIA ASSUNTA - costruita nel 1830, ci dicono, utilizzando l’abside di una vecchia chiesetta, preesistente, demolita una volta terminata la nuova. Sulla facciata un pregevole mosaico donato dai minatori locali raffigurante Santa Barbara.

CHIESETTA VOTIVA DI S. MATTIA APOSTOLO - e’ una costruzione di fine quattrocento - inzio Cinquecento. La porta della facciata originale era ad arco moresco, come è rimasta quella che era la facciata originale, all’interno del portico. In questa chiesa, la gente del luogo, si ritrovava quattro volte l’anno: verso Pasqua, in maggio, in settembre e vicino Natale. 

CHIESETTA VOTIVA DI SAN MARTINO - probabilmente risalente al milletrecento, è costituita da un’aula rettangolare con travi a vista, porticato rettangolare aggiunto e coperto con tetto a unico spiovente sulla facciata; porta d’entrata con arco a tutto sesto e porticina laterale con cimase agli stipiti e chiave di volta al colmo dell’arco. Nella chiesetta viene portata una volta l’anno la statua del Santo.

MUSEO RUTTAR - preziosa collezione di oggettistica di ogni tipo, raffigurante gli usi ed i costumi della società rurale delle Valli del Natisone di inizio secolo. La collezione, che nasce dalla passione e dall’attenzione alle tradizioni e alla storia locale di Mario Ruttar e di sua moglie è contenuta, seguendo un attento allestimento, in tre ambienti. Un gran numero di strumenti e attrezzi documentano i lavori di coltivazione, l’attività d’allevamento, quella di conduzione della casa e testimoniano la storia d’emigrazione che interessò queste terre. Numerosi sono gli oggetti legati all’ambito domestico ed è stata ricostruita una camera matrimoniale con mobili di inizi Novecento.

Come arrivare

In auto: A23 per Udine - Tarvisio.

In aereo: Aeroporto di Ronchi dei Legionari.

Tipologie