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Majano

Majano conta 5.877 abitanti in provincia di Udine, nella regione Friuli Venezia Giulia. Ha una superficie di 28,1 chilometri quadrati e sorge a 169 metri sopra il livello del mare.

Storia

Il nome di Majano è un toponimo prediale latino. Esso deriva da Fundus Mallianus o Maianus oppure al neutro Praedium Mallianum. I coltivatori dei podere, che avrà la sua villa rustica abitata, sono latini, vista la desinenza del nome dei fondo. I proprietari sono latini, ma i "rustici" sono celti. Il bilinguismo si ridurrà gradatamente fino a che nel secolo IV la romanizzazione della zona sarà compiuta, anche nelle campagne. Quando riappaiono le pergamene medievali, i villaggi escono dalla penembra Villa di Majano nel 1230, ma prima Susans nel 1031 e Pers nel 1265, Tiveriacco nel 1339, preceduto nelle testimonianze da Farla e San Tomaso. Sul finire dei secolo XIV tutte le località abitate dei comune attuale sono attestate. Il secolo attuale vede Majano emergere sempre di più con le sue attività e la sua volontà di crescita sociale e civile. La passione del canto, disciplinata da precisa scuola, vive nel coro cittadino, che con il suo vario repertorio, sacro e profano, anima feste e concerti e dimostra bontà di esecuzione. La lingua materna della popolazione è la lingua ladina friulana, con caratteristiche locali proprie, assai vicine al friulano letterario. Majano, dove l'eccessiva intensità urbanizzatrice non ha alterato l'ambiente, offre stupendi paesaggi, che richiamano la Toscana e l'Umbria per il loro verde, i profili dei colli, boschi cedui e acque correnti.

Da vedere

Castello di Susans - per avere le prime testimonianze scritte di Susans bisogna giungere al 1036 allorchè il Patriarca Poppone donò alle monache di Santa Maria di Aquileia un terreno posto in villa de Suzen. Nella guerra fra il Patriarca Ottobono dei Razzi e i Signori da Camino, alleati dei Conti di Gorizia, Federico di Pers, che si era schierato a fianco del Patriarca aquileiese, si vide attaccare e distruggere il Castello di Pers: lui stesso venne gravemente ferito e riparò in Susans che fu tenacemente difeso ma alla fine dovette capitolare. La pianta, rafforzata agli angoli dalle quattro torri, si dimostrò una figura antisismica di particolare efficacia. Restaurato e riportato al suo antico splendore, ospita oggi al suo interno un ristorante che dispone di sale di varie dimensioni, arredate con mobili, quadri e stampe antiche, tali da renderlo adatto per incontri di particolare prestigio.

Chiesa di San Silvestro - è ristrutturato, nel corso degli anni, attorno a due edifici di grande importanza, sia dal punto di vista architettonico che comunitario. La struttura è scomposta in quattro parti. Il fronte dell'edificio è la parte meno antica, ed era caratterizzato da un portico, coperto a padiglione, crollato a causa delle scosse dei terremoto nel 1976. Sono conservati muretti perimetrali, compreso quello che è stato costruito alla fine dei XIX secolo per tutelare l'ingresso dell'edificio dal vento. L’edificio doveva presentare degli affreschi all'esterno, testimoniati da piccole tracce nella parete dell'aula, in prossimità della copertura, ma i lavori di tinteggiatura nel XVIII secolo hanno cancellato questi decori.

Santuario della Madonna Assunta - ha un'origine diversa da quella di tanti paesi, i quali di solito prima edificavano le case e poi gli abitanti costruivano la chiesa. A Comerzo, ad un certo mornento; sorse una chiesa e parecchio tempo dopo cominciarono a spuntare le case, che oggi formano la frazione e la parrocchia. La prima cappelletta ebbe certamente origine da un atto di devozione; da una grazia ricevuta o per voto di una persona privata. Se nell'atto dei 1305 il devoto donatore si preoccupa della illuminazione all'interno della chiesetta, qualcosa si doveva illuminare e questa non poteva essere che la statua della Madonna, posta in una piccola ancona al centro dell'abside. L’opera di ripristino fu terminata nel 1983 e il parroco volle in seguito eseguire altri lavori, sia pure limitati, affinchè la parrocchia avesse una chiesa completa e degna dei titolo di Santuario.

Come arrivare

In auto: dall’autostrada A23 Udine - Tarvisio uscire al casello autostradale di Gemona del Friuli - Osoppo e quindi seguire le indicazioni per Majano.

In aereo: aeroporto di Ronchi dei Legionari.

Tipologie